Stupenda all’esterno, all’interno questa chiesa è ancora più impressionante. Le sue pareti sono ricoperte da sette chilometri quadrati di mosaici. L’edificio sacro è stato costruito sul punto nel quale nel 1881 fu ferito a morte l’imperatore Alessandro II.
L’Isola di Kizhi, in Carelia, si trova 765 chilometri a nord di Mosca e qui si sono conservate le più antiche chiese lignee della Russia. La Chiesa della Resurrezione di Lazzaro, per esempio, data alla fine del XIV secolo
L’altezza del Monte Bermamyt è di 2.592 metri sul livello del mare. È la “Trolltunga russa” (Trolltunga è la celebre roccia sporgente norvegese, sospesa a 700 metri sul lago Ringedalsvatnet). Da qui si gode la migliore vista sull’Elbrus, la montagna più alta d’Europa. È uno dei dieci posti selvaggi in Russia per chi vuole davvero stare da solo nella natura.
Aj-Petri è una delle cime montane più famose della Crimea, e questi ponti sospesi all’altezza di 1.234 metri sono una delle attrazioni più spaventose e impressionanti della Penisola.
Questo villaggio a 220 chilometri da Mosca è diventato un luogo cult per l’arte contemporanea all’aria aperta. Tutto grazie alle grandi sculture e istallazioni create dagli artisti proprio per questo posto: un enorme parco con le opere disseminate tra campi, prati e fiumi; un paradiso della Land Art.
Il Nido di Rondine, un castello su una scogliera di 40 metri a strapiombo sul mare, poco fuori Jalta, sembra una fortezza medievale, anche se in verità è apparso solo nel XX secolo, grazie al magnate tedesco del petrolio von Steingel, che lo fece costruire per sé tra il 1911 e il 1912, al posto di un preesistente cottage di legno. Ecco qui altri gioielli architettonici sul Mar Nero.
Questo edificio simbolo della Prospettiva Nevskij apparve all’inizio del XX secolo come sede russa della nota ditta americana di macchine da cucire Singer. Oggi al suo interno c’è il quartier generale del più grande social network russo: Vkontakte.
Si tratta di sette giganteschi monoliti, alti tra i 30 e i 42 metri, scolpiti dal vento nel corso di 200 milioni di anni. Sono lontanissimi da raggiungere, si può arrivare qui con un trekking di diversi giorni o in elicottero. Ma è una delle dieci esperienze da non mancare se siete nella zona degli Urali.
Attiva dal 1955 al 2001, questa ex miniera di diamanti è così grande che gli elicotteri evitano di volare sullo spazio aereo sopra di lei, per non rischiare di essere risucchiati dal flusso d’aria. È la seconda miniera a cielo aperto più grande del mondo: con i suoi 525 metri di profondità e 1.200 di diametro.
Uno dei lavori dello studio di Zaha Hadid a Mosca (e il primo progetto in Russia dell’archistar di origini irachene scomparsa nel 2016), questo edificio futurista dal bianco accecante che sorge in una zona industriale, è un business centre. E il bello è nascosto all’interno. Lo studio di Zaha Hadid continua a lavorare in Russia.
Questa residenza estiva dei monarchi russi di trova a 47 chilometri dal centro di San Pietroburgo. Fontane dorate, palazzi, padiglioni e parchi e giardini sconfinati che danno sul Golfo di Finlandia, rendono il tutto meraviglioso. Non per niente si tratta del monumento russo più visitato dai turisti.
Probabilmente è il deserto più strano (e bello) al mondo. Perché questa zona sabbiosa in Siberia è circondata da fiumi, laghi e ghiacciai. Per saperne di più, leggete qui.
Il Museo, che ha una delle collezioni d’arte più ricche al mondo, è di per se stesso un monumento di prim’ordine. L’edificio principale è infatti il Palazzo d’Inverno, l’ex residenza degli imperatori russi.
Questa lussureggiante e antica foresta di tassi e bossi di 300 ettari a 20 chilometri da Sochi è un relitto del passato, e appare oggi come doveva apparire 30 milioni di anni fa. È una delle gite fuori porta da non perdere.
Questi giganteschi pilastri di pietra che fanno da argine al fiume Lena e superano l’altezza di cento metri, sono nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
“L’Atlantide russa” sul fiume Volga si trova nella regione di Tversk (circa 200 chilometri a nord di Mosca). Anticamente questo campanile era parte del monastero di Kaljazin, frequentato anche dagli zar russi. In seguito all’allagamento della zona per la costruzione di un bacino idroelettrico edificato nel Dopoguerra, è rimasta in superficie solo la torre campanaria, trasformata dai sovietici in faro.
Qui non ci sono né città né villaggi, e l’unico modo di arrivare in questa perla dell’Artico russo è via mare, con un viaggio organizzato, spendendo qualche migliaio di dollari. In questo arcipelago c’è una tra le dieci isole disabitate più affascinanti della Russia.
Principale immagine da cartolina di Mosca, questa è sicuramente la più famosa chiesa russa. A ben guardare, si tratta di ben nove chiese in una, e, secondo una diffusa leggenda, i suoi architetti, Barma e Pòstnik, furono accecati da Ivan il Terribile alla conclusione dei lavori, per impedire loro di progettare qualcosa di più bello. Se volete saperne di più sui suoi segreti, leggete qui. Qui, invece, trovate la storia dell’uomo che la salvò dalla distruzione ai tempi di Stalin.
Questo tempio a cento chilometri dal Lago Bajkal e a circa 20 dalla capitale della Repubblica di Buriazia, Ulan Udè, è il principale centro spirituale buddista della Russia, nel quale sono anche conservati i corpi immortali dei lama, che vengono considerati ancora vivi. Ecco altri templi buddisti russi.
Costruita in memoria del primo presidente della Repubblica di Cecenia (e padre dell’attuale), la Moschea intitolata ad Akhmat Kadyrov è una delle più grandi d’Europa. I suoi minareti sono alti 63 metri e all’interno può ospitare 10 mila persone. Se volete visitare la Cecenia, ecco sette cose da sapere.
Questo duomo gotico era la chiesa più importante della città prussiana di Königsberg, che dopo la Seconda guerra mondiale è diventata la russa Kaliningrad. Dal XIV secolo qui furono tumulati principi ed eminenti professori della locale università. L’ultimo ad aver avuto questo onore fu, nel 1804, Immanuel Kant. Dopo i danni della guerra, la Cattedrale è stata ricostruita solo negli anni Novanta. Ospita un museo, una sala concerti e due piccole cappelle da venti posti: una luterana e una ortodossa.
La lingua di terra al termine della quale sorge questo faro viene convenzionalmente ritenuto il punto in cui inizia l’Oceano Pacifico. Il faro ha 150 anni ed è un simbolo molto noto della città dell’Estremo Oriente russo. A proposito, una visita di tre giorni a Vladivostok è uno dei pochi modi per poter entrare in Russia senza visto: ecco come.
Le montagne, i laghi e le verdi praterie degli Altaj sono spesso paragonati alle Alpi. E nonostante la grande distanza dalle principali città russe, qui arrivano sempre più stranieri. Se anche voi progettate un viaggio, ecco qualche consiglio.
A 1.800 chilometri da Mosca ci sono delle miniere di sale che a prima vista potrebbero essere prese per dei lavori di Van Gogh o per le pareti psichedeliche di qualche discoteca alla moda di Mosca. Ma tutti questi fantastici disegni non sono che un fenomeno naturale, formatosi 280 milioni di anni fa per le reazioni chimiche sotterranee. Per saperne di più, date un’occhiata qui.
Quasi sicuramente, questa è la banja russa più famosa in assoluto, anche se, con i suoi marmi e i suoi ori, i soffitti a volta e le statue, sembra più un palazzo imperiale. In passato sono venuti qui a rilassarsi Tolstoj, Pushkin e Chekhov, e anche oggi sarete in buona compagnia. Ma prima leggete il nostro manuale su come ci si comporta alla banja.
Questa minuscola chiesetta (13 metri in tutto), in posizione pittoresca in una vallata montana del Caucaso, è uno degli edifici più antichi della Russia: risale al X secolo.
Questo massiccio vulcanico (formato da un vulcano non più attivo) coperto di boschi, laghi e cascate è un paradiso naturalistico. Si estende per 250 mila chilometri quadrati (è grande, insomma, come la Gran Bretagna). Ecco alcune immagini postate su Instagram.
Il retaggio dell’antica Rus’ medievale e il più antico cremlino del Paese si sono conservati nella città di Velikij Novgorod, 570 chilometri a nordovest di Mosca. Le prime testimonianze scritte dell’esistenza di questa fortezza risalgono al 1044. Quindi è una delle città più antiche della Russia.
È una delle più costose destinazioni turistiche della Russia. Qui ci sono ben 300 vulcani (29 dei quali attivi), un sacco di orsi, la valle dei geyser e molto altro, tra cui ottime onde per fare surfing.
Sulle facciate di vetro di un modernissimo centro di uffici si rispecchia il bianco candido della Chiesa di Nicola, un edificio religioso dei Vecchi Credenti. I contrasti di Mosca sono spesso stupefacenti (e qui ne avrete una prova tangibile ed esteticamente piacevole).
La città meridionale di Volgograd ha visto una delle più sanguinose battaglie della storia umana, che portò alla morte di almeno un milione e mezzo di persone, quando ancora si chiamava Stalingrado. A eterna memoria di quanto accaduto, è stata costruita sulla cima della collina di Mamaev Kurgan la gigantesca statua “La Madre Patria Chiama!”.
L’arte ufficiale sovietica amava molto i mosaici. Se ne possono trovare negli androni dei palazzi, nelle strade, sulle pareti delle fabbriche e praticamente ovunque dove c’era posto per un gigantesco poster fatto di tante tessere. Per esempio nella stazione della metropolitana “Avtovo” di San Pietroburgo.
La leggendaria Camera d’ambra del Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selò era uno dei tesori dei Romanov, ma l’originale è misteriosamente scomparso durante la Seconda guerra mondiale (alcuni pezzi trafugati sono stati ritrovati in varie parti del mondo, e specialmente in Germania). Nel 2003, dopo anni di lavori, è stata inaugurata la sua ricostruzione completa.
La tenuta è a 36 chilometri dalla capitale russa e fu creata su ordine del boiardo russo e istitutore di Pietro il Grande, Boris Golitsyn. Oggi è un luogo popolare per i matrimoni e qui c’è tutto il necessario: sia l’ufficio del registro civile che la chiesa.
La sua superficie è immota per la grandissima quantità di sale presente nelle sue acque, per cui il lago sembra un grande specchio. Si trova vicino al confine di Stato con il Kazakistan ed era adorato, per le sue proprietà curative, dagli zar.
Fino a qualche anno fa questo quartiere di grattacieli nel centro della capitale russa era un ambiziosissimo progetto che deteneva molti record: di altezza in Europa e di costo al metro quadro. Finché però non è apparso il Lakhta Centre (vedi sotto) che l’ha surclassato. In ogni caso Moscow City resta una visita obbligata.
Il grattacielo di 462 metri del quartier generale di Gazprom è il più alto d’Europa e il suo costo è stimato in 2,5 miliardi di dollari. L’intero complesso è ancora in fase di completamento.
Questo antico aul (un villaggio tipico del Caucaso) in rovina nella Repubblica del Daghestan gode della fama di “città fantasma”. È arroccato su un cocuzzolo montano e fu spopolato dal colera nel XX secolo. Non vedete l’ora di visitarlo? Ecco cinque cose che dovete sapere prima di partire per il Daghestan.
Oltre ai tanti vulcani, nella Penisola di Kamchatka ci sono 90 geyser che sparano acqua bollente e vapori in una verde vallata. Sì, la Kamchatka è davvero il Paese delle meraviglie.
È il lago più antico del mondo (ha 25-35 milioni di anni) e il più profondo (1.642 metri nel punto massimo). Si trova in Siberia, tra le città di Irkutsk e Ulan Udè, e subito a nord della Mongolia. D’inverno affascina per il suo trasparentissimo ghiaccio, spesso almeno un metro e per le enormi stalattiti e stalagmiti gelate che si formano sulle rive e nelle grotte.
Il Taj Mahal dei tatari sorge nell’antica città di Bolgar, un posto di enorme importanza per i musulmani del Tatarstan, che sorge sulle rive del Volga a 83 chilometri dalla capitale Kazan. Qui viene anche conservata la copia del Corano più grande del mondo, che pesa 800 chili. Ecco cosa visitare.
La Carelia è un posto unico, nella quale si possono trovare almeno 60 mila sbalorditivi laghi. Fermatevi solo un secondo a pensare alla cifra: 60 mila! La vecchia cava dove si estraeva marmo si è allagata e trasformata in uno di questi laghi (in parte a cielo aperto, in parte in grotta). Artificiale sì, ma bellissimo!
I Palazzi di Tsarskoe Selò sono oggi parte della cittadina che prende il nome dal poeta Pushkin, una trentina di chilometri a sud di San Pietroburgo. Qui vedrete alcuni degli esempi più stravaganti della pomposità imperiale russa.
Una reggia, o un museo sotterraneo in cui gli abitanti della capitale russa hanno la fortuna di poter scendere ogni giorno. Questo rappresenta la monumentale metropolitana di Mosca, dove si sta persino sperimentando un sistema di audioguide che spiegano le opere principali. Ecco sei errori incredibili da evitare nella metropolitana di Mosca
Queste torri di difesa medievale, costruite sui picchi montani, in passato erano collegate tra loro da ponti sospesi. Ancora oggi sono uno spettacolo favoloso e severo sullo sfondo del Caucaso, in Inguscezia.
Ogni anno la superficie di questo lago pochi chilometri fuori Vladivostok si ricopre completamente di fiori di loto rosa, il che contrasta incredibilmente con il grigio sfondo degli impianti industriali e delle giganti ciminiere che lo circondano.
Questo parco accanto al Cremlino, con il suo incredibile ponte sospeso, la filarmonica, la grotta di ghiaccio e una vista imperdibile sul Cremlino è il più giovane della capitale. E nel 2018 è entrato nella lista di “Time” dei posti da visitare assolutamente.
La taiga è il secondo bioma al mondo per estensione dopo l’oceano, ed è uno dei tesori naturalistici della Russia. Troppo grande e troppo bella per non rientrare in questa nostra lista. Ed è fantastico anche vedersela scorrere accanto dal finestrino della Transiberiana.
Un paesaggio alieno su una montagna di salgemma. Stringendo, si tratta di una gigantesca saliera dalla superficie di circa 500 chilometri quadrati al confine con il Kazakistan. La profondità del lago è di appena 10-30 centimetri.
Questo lago acido si trova nel cratere di un vulcano attivo, molto molto in alto. L’unico modo di vederlo è dall’elicottero. Quando fu scoperto era verde scuro, poi verso la fine degli anni Settanta divenne turchese e dal 2008 è celeste-grigio. Le sue acque contengono una grande quantità di acido fluoridrico.
Decine di ossa di mandibola di balena della Groenlandia, piantate seguendo un preciso ordine geometrico formano uno spettacolo inquietante sulla disabitata Isola di Ittygran, nello Stretto di Bering. La struttura risale al XIV secolo ed è opera degli eschimesi. Ma quale significato aveva? È uno dei quattro posti più misteriosi delle antiche civiltà native della Russia.
Questo sbarramento artificiale sul fiume Enisej è la diga più grande di tutta la Russia (e la nona maggiore al mondo). Sale all’improvviso a chiudere la valle come un miraggio enorme. Nel 2009 è avvenuto qui un grave incidente, con 75 morti.
Un capolavoro di arte calligrafica di Pokras Lampas sul tetto dell’ex fabbrica di cioccolatini “Krasnyj oktjabr” (“Ottobre rosso”), oggi centro ricreativo con ristoranti e locali alla moda, è l’opera del suo genere più grande al mondo: una scritta alta come un palazzo di 22 piani. Ma chi è Pokras Lampas? Scopritelo qui.
Questo punto energetico dei buriati si trova nel villaggio di Khuzhir, il più grande centro dell’Isola di Olkhon, sul Bajkal. Questi pilastri non possono essere né divelti, né bruciati, né spostati. L’unica cosa che ha il diritto di distruggerli, è il tempo che passa.
L’acqua del torrente montano Bezumenka cade da un’altezza di 25,5 metri, ma la sua profondità qui è di solo due metri. Raggiungere questa cascata dal centro di Sochi è semplice, così come non è difficile raggiungere altre fantastiche mete nella natura poco fuori città.
Nel mondo non sono tanti i laghi rosa, è il Sasyk-Sivash, in Crimea, è uno di questi. Ha questo colore particolare solo tra luglio e agosto, grazie a delle microalghe presenti nelle sue acque.
No, non siamo in Groenlandia. Questo scenario mozzafiato si apre alla vista in Kamchatka, guardando la baia che dà sull’Oceano Pacifico. Il simbolo più riconoscibile sono tre faraglioni, chiamati “I tre fratelli”, per i quali naturalmente c’è una bella leggenda.
Non potete perdervi questo edificio in mattoni rossi in stile neo-russo (o pseudo-russo), mentre andate sulla Piazza Rossa.
L’Isola Grande Diomede è russa, quella di fronte, la Piccola Diomede, è statunitense. Così corre qui, per mare, il confine tra i due Paesi. E non solo, anche la linea del cambio di data. Un posto pacifico, ma del tutto fuori mano. Ecco la testimonianza di chi c’è stato.
Questa tenuta a sud di Mosca è quella dove l’imperatrice Caterina la Grande amava passare il tempo in compagnia dei suoi tanti amanti e del suo favorito. Fu costruita come dimostrazione di grandezza dell’Impero russo. È uno dei posti più amati e consigliati dagli expat.
Questo parco tecnologico poco fuori Mosca è stato pensato per essere la Silicon Valley russa. L’architetto britannico David Adjaye si è ispirato al suprematismo di Kazimir Malevich per progettare la scuola del campus.
Questo giardino botanico sul declivio della montagna apparve nel 1892 e qui hanno passeggiato Fedor Shaljapin, Anton Chekhov e molti altri personaggi famosi del passato.
La più grande isola della Russia si trova alla fine del Paese e del mondo, e là la natura è rimasta selvaggia. È un posto dove si possono vedere le balene grigie e dei laghi dal colore così azzurro da sembrare finti.
Questo hotel e spa, disegnato dall’architetto britannico Norman Foster, autore anche del Millennium Bridge di Londra, si trova a 25 chilometri da Jalta. Ha la forma di un fiore di loto e nel 2016 si è aggiudicato il titolo di miglior complesso alberghiero d’Europa e nel 2017 di Miglior resort del mondo.
Questo faro a energia atomica (alimentato da un generatore a radioisotopi) fu costruito da un architetto giapponese, ma negli anni Novanta, con la crisi seguita al crollo dell’Urss, finirono anche i soldi per mantenerlo. Versa in abbandono, ma resta incredibilmente pieno di fascino.
Il più famoso teatro russo non ha bisogno di presentazioni. Ecco come riuscire a entrare senza svenarvi per acquistare il biglietto.
Le dimensioni di queste paludi nella Siberia sudoccidentale lasciano a bocca aperta. Occupano un’area grande come la Svizzera e continuano a crescere, anno dopo anno. E sono protette dall’Unesco.
Questo ponte alto 323 metri è stato inaugurato nel 2012, diventando il secondo più alto al mondo, dopo il Viadotto di Millau, in Francia (343 metri). Collega Vladivostok con l’Isola Russkij. Volete saperne di più della città dove finisce la Transiberiana? Leggete qua.
Le più alte dune di sabbia di tutta l’Europa si trovano all’interno del più piccolo Parco nazionale, sulla Penisola di Neringa. Da una parte il mare (il Baltico) dall’altro il golfo. La stretta lingua di terra è divisa a metà tra la Russia e la Lituania. E già che siete qui, andate a dare un’occhiata al bosco danzante.
È la replica esatta della chiesa abbattuta (dai bolscevichi nel 1931. Dopo la Seconda guerra mondiale e fino agli anni Novanta, al suo posto c’era una grande piscina all’aperto, molto amata dai moscoviti.
Principale cremlino del Paese; qui lavora il presidente russo. È sopravvissuto a più di una calamità nella sua lunga storia: fu quasi dato alle fiamme, è stato occupato e le sue cattedrali furono trasformate in stalle per i cavalli. E non fu sempre rosso come adesso. Ci fu un’epoca in cui le sue mura erano bianche. Volete approfondire l’argomento? Qui trovate molte curiosità.
Il Monte Vaza-Kokh, con le sue pareti pressoché verticali, è visibile da qualsiasi punto del parco nazionale dell’Alania. Molti, per la sua forma, lo paragonano a una zanna.
È la foresta subtropicale più a nord del pianeta, coperta di liane. Questa giungla del Daghestan è così fitta che si può inoltrarvisi come Tarzan, senza toccare terra. Sì, in Daghestan la natura ipnotizza.
È una delle famose Sette sorelle di Stalin, e la più riconoscibile. Edificata tra il 1949 e il 1953, con la guglia arriva a 240 metri.
Uno dei teatri imperiali del XVIII secolo; qui si dava appuntamento la crema della società e non mancavano di farsi vedere spesso gli stessi membri della famiglia Romanov. Oggi è uno dei principali palcoscenici mondiali per quanto riguarda l’opera e il balletto.
Questo arcipelago nel Mar Bianco, a nordovest della Russia, nel XV secolo ospitava il più grande monastero del Paese, e in seguito è stato sede di uno dei più grandi gulag. Adesso è allo stesso tempo una meta turistica e spirituale. Guardate il documentario realizzato da Russia Beyond.
Un tempo fu la più grande esposizione agricola dei popoli dell’Unione Sovietica. In seguito è diventata l’Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale, e oggi è uno dei principali parchi della capitale russa, con i suoi padiglioni e le sue fontane recentemente restaurati. Inoltre è uno dei punti al mondo più popolari come geolocalizzazione su Instagram.
In questa penisola a settentrione del Circolo Polare Artico, le persone vivono senza vedere la luce del sole per ben 40 giorni. Ma in compenso possono godere di uno degli spettacoli naturali più belli al mondo: l’aurora boreale.
Per la popolazione buddista dei calmucchi, questo luogo è il più sacro in assoluto. La montagna è di colore rosso per via del terreno argilloso, e a causa della friabilità della superficie è vietato fare escursioni. I monaci credono che questo posto sacro possa far sprofondare i miscredenti.
Vetta più alta d’Europa (5.642 metri), è stata formata da un vulcano. Alle pendici dell’Elbrùs c’è una delle stazioni sciistiche più belle della Russia: Cheget.
Come si può immaginare dal nome, la bellezza di questo posto è ingannatrice. Il panorama insolito ed extraterrestre attrae, ma il posto è saturo di vari gas, che fuoriescono dalla mofete. Le vittime più frequenti sono uccelli e animali, visto che alle persone l’accesso è vietato, e possono gustarsi lo spettacolo solo a debita distanza. Ecco come vederla e tornare per raccontarlo.
Il monumento, che è uno dei simboli più riconoscibili dell’era sovietica (appare anche all’inizio di tanti film russi, perché è stato scelto come logo dalla casa di produzione Mosfilm), fu inizialmente creato per l’Expo di Parigi del 1937 dalla scultrice Vera Mukhina. Riscosse un incredibile successo, ma nella sua storia ha avuto anche molti problemi.
Moschea principale del Tatarstan e una delle più belle, sorge all’interno del Cremlino di Kazan sul luogo di un’antica moschea che fu distrutta nel 1552 dalle truppe di Ivan il Terribile, al momento della conquista della città.
È la più antica fortezza sul territorio dell’attuale Russia, e difende la città di Derbent dal VI secolo, ovvero molti secoli prima che qui arrivassero i russi. Entrò in possesso dei russi (i precedenti inquilini erano i persiani) solo nel 1796.
Il mondo è venuto a conoscenza dell’esistenza di questo villaggio solo dopo il successo mondiale del film di Andrej Zvjagintsev ‘Leviathan” (2014), che si ambienta qui. Adesso le ossa di balena e le barche semidistrutte sono il suo biglietto da visita. E i turisti arrivano numerosi.
È un villaggio di montagna strapieno di ottimi ristoranti, alberghi e spa. Ma la cosa davvero bella è il panorama che si apre delle finestre.
Gli ampi panorami e la libertà della vita nomade nel sud degli Altaj ricordano certi paesaggi dell’Arizona. Con l’estate, questi terreni incolti si trasformano in un quadro impressionista dai mille colori. E il Chujskij trakt, la strada statale che attraversa la zona è una delle esperienze on the roadda non perdersi.
Questo posto simbolo della capitale, con vista sul Teatro Bolshoj, ha una lunga storia e un altrettanto lungo elenco di ospiti illustri: da Sofia di Grecia regina di Spagna, a Kim Jong-il, da Sharon Stone a David Bowie, a Michael Jackson. Alla domenica ci sono persino escursioni turistiche. E, ovviamente, non mancano le leggende.
Questa antica città russa (fondata nell’XI secolo) incarna tutto quello che ci si può aspettare da un centro ideale della provincia russa: un Cremlino con molti secoli di storia, chiese, un villaggio tipico, fiumi, prati. Suzdal è come se fosse rimasta ferma al passato, ed è una perla del cosiddetto Anello d’oro.
Questa insolita emersione in superficie di pomice (roccia magmatica dall’elevatissima porosità) si trova a 4 chilometri dal Lago Kurilskij. L’altezza che raggiungono le pareti rocciose è di 100 metri.
La più estesa grotta acquatica della Russia e di tutta l’Europa si trova sotto gli Urali orientali. Mecca per gli appassionati di immersione in grotta, si estende sott’acqua per 4.600 metri.
Non lontano da qui, una volta c’era una discarica, e questo tratto della costa non era certo popolare tra la gente del posto. Nel corso degli anni, le maree hanno scolpito e lucidato il vetro delle bottiglie e le hanno trasformate in questa meraviglia. E ora la spiaggia è uno dei cinque posti più amati dagli abitanti di Vladivostok.
Questo vulcano nel vulcano (ha un doppio cono, uno antico e uno giovane) si trova sull’Isola Kunashir. L’ultima grande eruzione risale al 1973 e l’ultima in assoluto al 1981. Il posto è bello ma pericoloso: dal cratere possono uscire vapori velenosi e alle pendici spesso si aggirano gli orsi.
Questa antichissima necropoli sulle montagne dell’Ossezia settentrionale, con i resti di circa diecimila persone, attira un gran numero di turisti ogni anno.
Non è noto chi abbia deciso per primo di scavare una cappella in una montagna di gesso: se dei monaci eremiti o dei cristiani in fuga dalle persecuzioni dopo la caduta di Bisanzio. Di sicuro è una delle chiese più insolite di tutta la Russia. Una lunga scalinata permette di arrivare sulla collina retrostante e di godere dello splendido panorama sulla steppa.
Il nome, tradotto, significa “Ponte pittoresco”. Ha un vistoso arco rosso e scavalca la Moscova in una verde zona boschiva a nordovest di Mosca, chiamata Serebriannyj bor. Nella parte più alta dell’arco c’è una capsula che, inizialmente (il ponte è stato inaugurato nel 2007) doveva essere un ristorante. Per la difficoltà di collegare le utenze si è pensato di trasformarlo in Sala dei matrimoni, ma altre difficoltà tecniche hanno rallentato i lavori. Rientra nella top ten dei dieci ponti più belli della Russia.
Vedendolo in una ripresa dal drone, si può innamorare di questo campo in mezzo al bosco (nel Parco Meshcherskij della città di Pushkino, 35 chilometri a nordest di Mosca), anche chi non ha intenzione di arrivare fin qui per giocare una partita di calcio.
Questa rupe bianca dalle pareti a strapiombo attrae da sempre le troupe cinematografiche. In effetti, una location simile potrebbe essere in qualche isola tropicale.
Antica città fondata dai greci sulla costa sudoccidentale della Crimea. Le rovine ne mostrano tutta la bellezza, anche a distanza di duemila anni.
Otto fusi orari, due continenti, 87 città, 9.289 chilometri di lunghezza: un viaggio su questa linea ferroviaria rappresenta un’avventura che resta per tutta la vita. Il costo di questa esperienza è dover stare una settimana intera in treno. Ma, a quanto pare, ne vale proprio la pena.
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