Il Monastero della grotta di Kostomarovo.
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Nonostante le cupole con le mezzelune musulmane e le croci cristiane che affollano il tetto, il “Tempio universale” non era stato pensato per essere un luogo in cui persone di religioni differenti potessero pregare insieme.
Ildar Khanov, un artista e filantropo di Kazan, costruì il tempio nella speranza che i conflitti religiosi avessero i giorni contati e che un monoteismo universale regnasse su tutti i popoli della terra. Qui pertanto non si svolgono funzioni di nessun tipo. Dalla morte dell’artista, avvenuta nel 2013, questo curioso spazio è diventato un’importante attrazione turistica, mantenuta da sponsor privati.
Fonte: Lori/Legion-Media
Questo castello neogotico a due piani costruito nel villaggio di Bykovo a 40 chilometri da Mosca non ha niente di diverso rispetto alle tipiche chiesette di campagna. La sua costruzione fu ordinata alla fine del Settecento dal generale Mikhail Izmailov, proprietario della tenuta di Bykovo, che affidò il progetto a Vasilij Bazhenov caduto in disgrazia presso l’imperatrice Caterina II per colpa del progetto della residenza moscovita di Tsaritsyno. Negli anni Trenta del Novecento la Chiesa fu sconsacrata e dopo essere stata saccheggiata venne usata come magazzino. In seguito ospitò una falegnameria. Dopo il restauro del 1989 venne riaperta ai fedeli e ora al suo interno si svolgono funzioni di sabato e di domenica.
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Il principe Boris Golitsyn, sostenitore del futuro imperatore Pietro I, fece costruire la Chiesa di Nostra Signora del Segno nel 1703 a Dubrovitsy, in una delle sue residenze nei pressi di Mosca (a 60 chilometri dalla capitale). Ai primi del Novecento la chiesa, fondata negli stessi anni della città di San Pietroburgo, venne trasformata in un museo, sopravvisse all’ondata di demolizioni degli anni Trenta, ma non riaprì i battenti per oltre 60 anni.
Fonte: RIA Novosti/Ilya Pitalev
Gli storici non hanno ancora stabilito chi abbia scavato le grotte e abbia costruito questi luoghi di culto all’interno delle rocce di gesso dell’oblast di Voronezh (800 chilometri da Mosca): potrebbero essere stati alcuni monaci eremiti locali nel Seicento o i cristiani che vennero qui da Bisanzio nell’epoca dell’iconoclastia, nel 700 Dc. Il monastero di Kostomarovo è uno dei più antichi baluardi della cristianità nella Russia moderna. Dopo la rivoluzione del 1917 il convento fu chiuso, ma molti eremiti continuarono a vivere di nascosto nelle grotte. Venticinque anni dopo la Seconda guerra mondiale travolse il monastero: l’area circostante venne occupata nel 1942-1943 e gli abitanti della zona cercarono rifugio tra le sue mura. Nel 1997 il convento ha ripreso i suoi servizi religiosi: in estate la messa si svolge nella Chiesa del Salvatore, mentre in inverno si celebra sopra, nella Chiesa della Santissima Madre di Dio.
Fonte: Wikipedia.org
L’insolita architettura di questa chiesa settecentesca non è dovuta ai capricci del progettista, ma fu richiesta dal committente, il principe Aleksandr Vjazemskij. Formato da una chiesa e da un campanile, il complesso imita le forme di due piatti tipici russi: la pashka, un dolce al tvorog di forma piramidale e il kulich, il dolce pasquale a impasto dolce e di forma simile al panettone italiano. Si tratta di pietanze cucinate una volta all’anno, appunto in tempo pasquale.
Fonte: mitrofanova-m.livejournal.com
Nella gola di Tash-Air, su un pendio montuoso vicino alla città mineraria di Kachi Kalyon in Crimea (1.500 chilometri da Mosca), sta abbarbicato, lontano da occhi indiscreti, il piccolo convento di Sant’Anastasia di Sirmio. Per raggiungerlo basta risalire per 15 minuti il pendio lungo un sentierino ricoperto di vecchi pneumatici e spessi arbusti a ridosso di un precipizio.
Nel periodo sovietico ebbe, come molte chiese, una triste sorte e venne demolito nel 1932. Il restauro è iniziato nel 2005. Nel vano d’ingresso, trascurato per decenni, l’aria era molto umida e rischiava di danneggiare in modo permanente i dipinti sui muri. Per questo motivo i monaci hanno decorato il tempio nella grotta con migliaia di perline incastonate e singolari pietre multicolore.
A partire dall’ottavo secolo in Crimea ci sono stati molti cambi di potere e di governo, ma la Chiesa di Sant’Anastasia è riuscita a sopravvivere a tutto. Era motivo di vanto tra i viaggiatori dell’Ottocento e ancora oggi è ammirata dagli esploratori della penisola.
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