Siete già stati a Mosca e a San Pietroburgo? Ecco altre dieci mete in Russia da non perdervi

Turismo
ALEKSANDRA GUZEVA
Vi diciamo come arrivarci, quando è meglio andarci, dove mangiare e dormire, e persino dove scattare la foto simbolo per il vostro profilo Instagram. Cosa volete di più? Correte a fare il visto!

1. Suzdal

Bastano un paio d’ore di viaggio da Mosca per immergervi in un’atmosfera da antica Rus’. Viuzze, case di legno, e tutto è estremamente accogliente e simpatico. A ogni passo vi imbatterete in una vecchia chiesa, e la città è così piccola (ha 9.600 abitanti) che potete attraversarla a piedi. Suzdal fa parte del cosiddetto “Anello d’oro”, l’insieme di centri di grande importanza storico-architettonica a nordest di Mosca. Se avete tempo, vi consigliamo di proseguire il tour visitando Jaroslavl, Kostromà, Uglich, Vladimir, Sergiev Posad, Rostov Velikij (non fate confusione con Rostov sul Don!) e Pereslavl-Zalesskij.

La foto simbolo: Il Cremlino di Suzdal

Come raggiungerla da Mosca: Potete arrivare fino a Vladimir in treno dalla stazione Kurskij (2 ore) e proseguire in autobus (45 minuti/1 ora). Ci sono anche degli autobus diretti dalla stazione dei bus Shchelkovskij della capitale (circa 4 ore)

Quando andare: L’ideale è d’inverno, prima di Capodanno, oppure per Maslenitsa (nel 2020 sarà nella settimana dal 24 febbraio al 1º marzo). Qui vengono organizzate feste popolari, fiere e danze, e potrete provare dell’ottimo street food russo. Ovviamente dovrete fare una bella scorpacciata di bliny! Vestitevi pesante, e se avrete comunque freddo, per riscaldarvi vi offriranno un po’ di medovukha, una bibita a base di miele, leggermente alcolica. E se siete astemi, potrete virare sullo sbiten o su un bel tè caldo

Quando NON andare: I primi dieci giorni di gennaio e i primi dieci giorni di maggio. Questi periodi in Russia sono di festa e quindi qui gli alberghi sono quasi tutti esauriti e i prezzi schizzano alle stelle

Cosa vedere: Il Museo dell’Architettura lignea, il Cremlino di Suzdal, i Torgovye rjady (edificio del mercato coperto di inizio Ottocento), piazza Voskresenskaja (della Resurrezione) con l’omonima chiesa, Monastero di Sant’Eutimio

Dove pernottare: In qualche isba privata o in un albergo, per esempio il 4 stelle “Pushkarskaya Sloboda”

Dove mangiare: Al ristorante Ulej (è consigliabile prenotare in anticipo)

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2. Nizhnij Novgorod

La città, che sorge sulla pittoresca confluenza dei fiumi Volga e Okà, è un’insolita combinazione di antico, sotto forma di casette di legno mezzo cadenti (alcune delle quali ora abbellite grazie a un progetto di street art), e moderno: bar e ristoranti alla moda e palazzi di architettura contemporanea. Ah, Nizhnij Novgorod è la città natale dello scrittore Maksim Gorkij (di cui ha portato il nome dal 1932 al 1990) e qui ci sono ben tre musei a lui dedicati.

La foto simbolo: La confluenza dell’Okà nel Volga

Come raggiungerla da Mosca: Con i treni veloci “Lastochka” o “Strizh” dalla stazione Kurskij (3 ore 35 minuti/4 ore) o con treni normali dalla stazione Jaroslavskij (6 ore e mezzo)

Quando andare: Da aprile a ottobre

Cosa vedere: Il Cremlino di Nizhnij Novgorod (e il Museo d’arte contemporanea “Arsenàl” che si trova al suo interno), la Scalinata di Chkalov, il Lungofiume cittadino, le vie pedonali Rozhdestvenskaja e Bolshaja Pokrovskaja, la funivia sul Volga e, d’estate, la spiaggia del Canale Grebnoj

Dove pernottare: Non distante dal Cremlino, per esempio all’hotel “Pokrovskij Posad”

Dove mangiare: Al gastropub “Gorkovskaja Pivovarnja”

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3. Kazan

La Russia è un Paese dalle molte etnie e dalle molte confessioni religiose, e la Repubblica del Tatarstan è un posto speciale per godersi l’atmosfera orientale islamica.

La foto simbolo: Il simbolo cittadino; il drago (o viverna) Zilant, con il Cremlino sullo sfondo

Come raggiungerla da Mosca: Con un volo di un’ora e mezzo o con 14 ore di treno dalla stazione Kazanskij

Quando andare: Da aprile a ottobre

Cosa vedere: Il Cremlino di Kazan (e la Moschea Qol-Şärif che sorge al suo interno), il Lungofiume del Cremlino, il Museo “Tatarskaja slobodà”, la via pedonale Bauman, il Lungofiume sul Canale Bulak

Dove pernottare: All’hotel Stadium presso la Kazan Arena, impianto sportivo utilizzato anche per il Mondiale 2018

Dove mangiare: Scegliete un ristorante con cucina tatara e, a fine pasto, non mancate di provare il dolce tradizionale: il chak-chak 

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4. Volgograd

Se questo nome non vi dice molto, di sicuro conoscerete questa città per il suo vecchio nome: Stalingrado. Centro di gloria bellica, qui si è tenuta una delle battaglie più importanti e cruente della Seconda guerra mondiale. Andate subito a Mamaev Kurgan, la collina dove sorge la gigantesca statua “La Madre Patria chiama!”. Dopo questa gita avrete sicuramente voglia di vedere qualche film sulla Battaglia di Stalingrado: eccone un elenco. 

La foto simbolo: L’impressionante monumento “La Madre Patria chiama!”, alto 85 metri

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (un’ora e 45 minuti/ due ore). O in treno (dalle 18 alle 24 ore)

Quando NON andare: Il 9 maggio. Qui, ovviamente, il Giorno della Vittoria è celebrato con il massimo risalto e la folla è oceanica. D’estate considerate che qui fa molto caldo

Cosa vedere: La collina di Mamaev Kurgan con il monumento “La Madre Patria chiama!”, il Museo diorama della Battaglia di Stalingrado, la Casa di Pavlov e il Lungofiume sul Volga

Dove pernottare: All’hotel “Volgograd”

Dove mangiare: Ai ristoranti “Marusia” i “Knjagininskij dvor” o alla gastronomia “Schastje est”

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5. Ekaterinburg

Qui potrete farvi una foto vicino all’obelisco “Europa-Asia” che segna il confine tra i continenti, sebbene molti geografi siano critici sulla correttezza del suo posizionamento. La città è interessante dal punto di vista architettonico: si può imbattersi in pregevoli esempi di costruttivismo sovietico e in edifici in stile eclettico e barocco. Ma più di tutto Ekaterinburg è tristemente famosa per il fatto che qui, nel 1918, venne fucilata la famiglia imperiale Romanov

La foto simbolo: La Casa Sevastjanov (nota anche, in epoca sovietica, come Dom Profsojuzov; la Casa dei sindacati)

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (due ore e 20 minuti). In treno servono tra le 26 e le 32 ore

Quando andare: Da maggio a settembre

Cosa vedere: La Chiesa sul Sangue in onore di tutti i santi risplendenti nella Terra Russa, che sorge sul posto in cui un tempo c’era la Casa Ipatjev, dove venne fucilato lo zar e la sua famiglia, lo Eltsin Centre, la Casa Sevastjanov, il Parco Literaturnyj Kvartal, gli edifici costruttivisti della Cittadella dei cekisti, e, fuori città, il Monastero Ganina Jama

Dove pernottare: All’hotel “Vysotsky”, un cinque stelle al quarantesimo piano dell’omonima torre, intitolata al bardo sovietico Vladimir Vysotskij

Dove mangiare: Ai ristoranti “Troekuror”, “Stroganov grill” e “Pashtet”

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6. Perm

Nell’ultimo decennio la città si è guadagnata la fama di capitale culturale degli Urali. Qui ha sede il Museo di arte contemporanea PERMM, creatura del celebre gallerista Marat Gelman, mentre al Teatr-Teatr si può assistere a interessanti messe in scena sperimentali. Il motto della città è “Schastje ne za gorami” (alla lettera: “La felicità non è al di là delle montagne”, ossia “non è lontana”; “non è irraggiungibile”). La scritta è anche un oggetto artistico ideale per i selfie sul Lungofiume sulla Kama. 

La foto simbolo: Il monumento con la scritta “Schastje ne za gorami”

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (due ore e 5 minuti) o in treno (tra le 20 e le 26 ore)

Quando andare: Da maggio a settembre

Cosa vedere: Il Lungofiume sulla Kama, il Museo PERMM, Il Museo delle Antichità di Perm, il Museo della Repressione politica “Perm-36”, la Moschea centrale, la Cattedrale della Trinità, la via Permskaja, il bizzarro monumento delle Orecchie salate. Ecco la nostra guida alla città e alla sua regione 

Dove pernottare: Agli hotel “Marmelad” o “Prikamie”

Dove mangiare: Alla “Pelmennaja №2” o da “Permskaja kukhnja

Provate i pelmeni, i posikunchiki e il manzo alla Stroganoff

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7. Krasnojarsk

In questa città potrete sentire tutta la grandiosa potenza della Siberia. Gigantesche distese, il possente fiume Enisej, che lascia a bocca aperta per la sua ampiezza, l’incredibile natura. D’inverno qui la temperatura può scendere a -30 ºC e oltre, ma l’aria è molto secca, per cui soffrirete meno il freddo rispetto a -15 ºC a Mosca o a San Pietroburgo. A proposito, in centro potete trovare bancarelle che vendono guanti e calzini caldi. Possono essere un acquisto utile!

La foto simbolo: Il Kommunalnyj most; il grande ponte sullo Enisej

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (quattro ore e 40 minuti) o con la Transiberiana (almeno due giorni e mezzo di treno)

Quando andare: Da maggio a settembre. Oppure, se amate sciare, andate a farvi una settimana bianca a Sheregesh (a soli… 905 chilometri da qui), da dicembre ad aprile

Cosa vedere: Il Kommunalnyj most (il grande ponte sullo Enisej), il Museo etnografico di Krasnojarsk, il Lungofiume sullo Enisej, il Prospekt Mira (Corso della Pace), il Centro museale “Ploshchad Mira”. Fuori città: la grande Diga di Krasnokjarsk, lo stupendo Parco naturale dei Krasnojarskie stolbì (con i suoi fantastici speroni di roccia)

Dove pernottare: Agli hotel “Okjabrskaja” o “Sibir”

Dove mangiare: Al ristorante “Khozjain Tajgì”, o al river bar “Balkon”

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8. Vladivostok

Sentirsi alla fine del mondo e guardare in faccia l’oceano non ha prezzo. Vladivostok vi accoglierà con la sua cucina di pesce e frutti di mare freschissimi, con grandi navi attraccate in porto e con fantastici ponti. In tutto qui traspare l’Asia, dallo street food, dove abbondano i pyanse, alle macchine importate dal Giappone (con il volante a destra), ai negozi di prodotti di bellezza coreani.

La foto simbolo: Il Faro Tokarevskij

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (otto ore e mezzo) o con la Transiberiana (oltre sei giorni di viaggio)

Quando andare: Da maggio a ottobre 

Cosa vedere: La fantastica baia del Corno d’Oro, via Svetlanskaja, l’Arco trionfale di Nicola II, la via Ammiraglio Fokin, la Spiaggia Jubilejnyj (del Giubileo), il Faro Tokarevskij, il Museo V.K. Arsenev, l’Acquario sull’Isola Russkij

Dove pernottare: Agli hotel “Astoria” o “Azimut”

Dove mangiare: Ai ristoranti “Zuma” o “Pjatyj Okean”. Prendete del Granchio gigante di Kamchatka  e non ve ne pentirete

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9. Kislovodsk

Qui si può rimettersi in salute con le terme (la marca più popolare di acqua minerale di questa città e la “Narzan”), fare belle passeggiate sui sentieri di montagna del Caucaso e rilassarsi nell’atmosfera unica di un sanatorio sovietico. Potete anche non limitarvi alla sola Kislovodsk e proseguire per la vicina (45 chilometri) Pjatigorsk (dove perse la vita in un duello il grande poeta Mikhail Lermontov) e a Essentuki, patria di un’altra notissima acqua minerale.

La foto simbolo: La Narzannaja Galereja, la “Galleria di Narzan”, edificio neogotico con le fontanelle dell’acqua termale

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (due ore e 20 minuti) fino all’aeroporto della città di Mineralnye Vody (“Acque minerali”) e da lì in treno (un’ora e mezzo) o in taxi. Direttamente in treno dalla capitale, sono invece tra le 24 e le 36 ore di viaggio

Quando andare: Da giugno a settembre

Cosa vedere: La Narzannaja Galereja, il Kurortnyj Boulevard, la funivia, la Scalinata della cascata, la dacia di Shaljapin, il calendario floreale, i sentieri “Terrenkury” per delle belle passeggiate

Dove pernottare: In un sanatorio a scelta

Dove mangiare: Qui bisogna assolutamente provare la cucina caucasica. I posti migliori? “Shashlyk-Mashlyk”, “Ogonjok”, “Barashka”

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10. Sochi

Sochi è un posto davvero unico, dove si può e fare il bagno in mare e sciare in montagna. Ovviamente, non nello stesso periodo dell’anno. Le belle spiagge si susseguono per molti chilometri, per cui non dovete per forza fermarvi vicino al centro cittadino, ma potete partire all’esplorazione del litorale, e magari arrivare fino a Tuapsè o Lazarevskoe, un centinaio di chilometri più a nord.

La foto simbolo: Il villaggio olimpico (qui si sono tenute le Olimpiadi invernali nel 2014)

Come raggiungerla da Mosca: In aereo (due ore e 20 minuti) o con il treno per Adler (dalle 23 ore in su)

Quando andare: Da maggio a settembre se volete andare al mare, da dicembre a marzo se venite qui per la settimana bianca

Cosa vedere: Il Villaggio olimpico, la pista di Formula 1, la funivia, l’Arboreto (Giardino botanico), la dacia di Stalin, lo Sky Park, il Roza hall, il Lungofiume Lavanda a Roza Khutor

Dove pernottare: Negli alberghi “Tsitrus”, “Zhemchuzhina” o allo “Swissôtel Resort Sochi Kamelia”

Dove mangiare: Qui si solito si mangiano molto pesce, molti shashlyk e altri piatti caucasici, come per esempio i chebureki. Quali ristoranti provare? “Promenad”, “Red buffet”, “Krasnaja Poljana kafè” “Vysotà 2320” (il nome è dovuto ai metri sul livello del mare a cui si trova).

E comunque non preoccupatevi se non siete ancora mai stati a Mosca e a San Pietroburgo, ma ora avete una voglia matta di andare in una delle dieci località che vi abbiamo presentato! Visto che comunque dovrete volare inizialmente nella capitale, prendetevi il secondo aereo un paio di giorno dopo e partite all’esplorazione. Ecco le nostre guide “Mosca in 24 o 48 ore” e “San Pietroburgo in 24 o 48 ore”

Se Mosca e San Pietroburgo non sono la Russia, allora cos’è la “vera Russia”?