Le dieci principali città della zona degli Urali (FOTO)

Andrej Chizh/Getty Images
I Monti Urali segnano in geografia il confine tra Europa e Asia. Qui ci sono molte risorse naturali e stabilimenti industriali moderni. E sempre qui si trovano ben quattro città russe che contano più di un milione di abitanti!

1 / Ekaterinburg (1,54 milioni ab.)

La città è considerata la “capitale degli Urali”. Fu fondata nel 1723 con decreto di Pietro il Grande e prese il nome in onore di sua moglie, l’imperatrice Caterina I. Fino alla fine del XIX secolo qui venivano coniate la maggior parte delle monete dell’Impero russo.

Oggi Ekaterinburg è una città di industria pesante. Il suo aspetto architettonico è formato principalmente da edifici nello stile Costruttivismo sovietico. E nel 1991 qui è stata aperta l’unica metropolitana degli Urali.

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2 / Cheljabinsk (1,18 milioni ab.)

Anche questa città, fondata nel 1736, divenne un centro industriale molto importante del Paese. Ma Cheljabinsk è interessante anche per la sua caratteristica geografica: si trova a cavallo tra gli Urali e la Siberia. Attraverso il suo centro passa il fiume Mjass: la sua riva sinistra è nella regione degli Urali e la sua riva destra è in Siberia! Il fatto che le due sponde appartengano a strutture geologiche diverse è visibile anche ad occhio nudo.

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Inoltre a Cheljabinsk vive un vero supereroe che fa la pulizia nei parchi, nascondendo il suo volto sotto la maschera di Chistoman (Uomo-pulizia).

3 / Ufa (1,16 milioni ab.)

La capitale della Repubblica di Baschiria (Bashkortostan), Ufá, è una delle città più verdi degli Urali. Qui ci sono decine di piccoli parchi comunali, oltre a diversi parchi forestali, arboreti, un giardino botanico e persino un agrumeto, dove viene coltivata un’ampia varietà di agrumi.

La città fu fondata ancora nel XVI secolo. Oggi la base della sua economia è considerata l’industria petrolchimica.

4 / Perm (1,03 milioni ab.)

La storia della città iniziò con la costruzione di una fonderia di rame nel 1723. Già nella prima metà del XIX secolo Perm divenne un importante nodo logistico. Il prodotto principale era il sale, che qui veniva estratto in grandi quantità (anche i nomi delle città vicine indicano le radici saline: Usolje, Solikamsk). 

Durante la Grande Guerra Patriottica, più di 120 imprese industriali furono evacuate a Perm (e nelle città circostanti), facendola diventare uno dei centri industriali chiave dell’Urss.

Oggi la città è anche uno dei centri culturali della Russia. Il Teatro dell’Opera e del Balletto di Perm è l’unico in Russia dove sono state messe in scena tutte e dieci le opere liriche e i tre balletti di Pjotr Сhajkovskij. Nella locale Galleria d’arte si possono vedere sculture in legno uniche del nord della Russia, e c’è anche il Museo di arte contemporanea PERMM.

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5 / Izhevsk (621 mila ab.)

Cosa pensate che abbiano in comune la capitale della Russia e la capitale dell’Udmurtia? Esatto: entrambe le città hanno la Piazza Rossa! Solo che la piazza Izhevsk si chiamava Mikhailovskaja, perché nelle sue vicinanze si trovava la Cattedrale Mikhailovskij (di San Michele). Ma già nel 1918 fu ribattezzata Krasnaja (Rossa) e pochi anni dopo ci fu eretto un monumento ai soldati dell’Armata Rossa. All’inizio degli anni Duemila, sulla piazza è stata ricostruita a Cattedrale di San Michele, demolita dai bolscevichi.

Izhevsk, fondata nel 1760, è conosciuta come la “capitale delle armi” della Russia, principalmente a causa del fatto che qui sorge la fabbrica Kalashnikov.

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6 / Orenburg (539 mila ab.) 

Gli scialli di lanugine di capra lavorati a maglia a Orenburg sono considerati uno dei simboli della Russia, insieme alla matrioska e alla balalajka. Pesano pochissimo ma sono estremamente caldi. La ragione è la razza locale di capre, allevata solo in questa regione. La loro lanugine è la più sottile al mondo, ma è molto resistente. Tuttavia, Orenburg è anche un centro industriale degli Urali: qui si trovano le imprese di produzione e lavorazione del gas.

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7 / Magnitogorsk (411 mila ab.)

Magnitogorsk è la seconda città più grande della regione di Cheljabinsk. Questo è un centro della siderurgia. Nel 1931, Magnitogorsk divenne una delle prime città socialiste del Paese ad essere costruita presso grandi imprese industriali. I quartieri urbani dovevano non solo risolvere rapidamente il problema degli alloggi per i lavoratori, ma diventare anche un modello di un nuovo stile di vita proletario. All’origine del progetto edilizio fu il famoso architetto tedesco Ernst May.

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8 / Nizhnij Tagil (333 mila ab.)

È la seconda città più grande della regione di Sverdlovsk (dopo Ekaterinburg). Deve la sua origine a giacimenti di minerale di rame e ferro scoperti all’inizio del XVIII secolo. Oltre a vari tipi di prodotti della siderurgia, qui vengono prodotte armi per l’esercito russo e vagoni per il trasporto merci.

9 / Kurgan (306 mila ab.) 

Secondo la storia ufficiale, Kurgan fu fondata nel 1679 dal contadino Timofej Nevezhin e nel 1782 Caterina la Grande le conferì lo status di città.

Kurgan è il centro amministrativo della regione omonima. Qui si trova il centro di traumatologia e ortopedia famoso in tutto il mondo di Gavriil Ilizarov (1921-1992), un accademico che ha inventato uno speciale dispositivo per curare le fratture ossee.

10 / Sterlitamak (277 mila ab.)

Nel XVIII secolo Sterlitamak iniziò a svilupparsi rapidamente grazie alla costruzione del “molo del sale”: di lì passavano le carovane commerciali con il sale. Il fatto che la città sia stata ricca è testimoniato dalle antiche case mercantili sopravvissute fino ai nostri giorni.

La seconda città più grande della Repubblica di Baschiria è oggi, come Ufa, un centro dell’industria chimica.

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