Così è cambiata Perm nell’arco di tre secoli (FOTO)

Legion Media
Fondata trecento anni fa come serie di alloggi per gli operai di un impianto per la fusione del rame, oggi è la capitale industriale e culturale degli Urali e ha più di un milione di abitanti

1 / Una veduta di Perm

La città di Perm, sul fiume Kama, negli Urali, festeggia i suoi primi 300 anni. La sua storia inizia con la costruzione della fabbrica Egoshikhinskij (dal nome del fiume Egoshicha) per la fusione di rame, avviata il 15 maggio 1723 (4 maggio secondo il vecchio calendario). La fabbrica restò in attività soltanto per sessant’anni, poi chiuse a causa dell’esaurimento del giacimento di materia prima, ma i borghi attorno allo stabilimento, dove abitavano gli operai, ormai avevano costituito il nucleo della città moderna. Alla metà del XIX secolo a Perm abitavano 20mila persone; oggi sono più di un milione. 

2 / Panorama

Già nella prima metà dell’Ottocento, Perm era un importante centro logistico. Attraverso le rotte fluviali, che passavano lungo i fiumi Chusovaja e Kama, venivano trasportati nella parte europea dell’Impero Russo prodotti siderurgici e metalli vari. Tuttavia, il prodotto principale era il sale, che veniva estratto in grandi quantità; lo dimostrano persino i nomi di città come Usole e Solikamsk (in russo “sale” si dice “sol”). 

3 / Il ponte sul fiume Kama

Nel 1899 a Perm fu inaugurato questo ponte che attraversa il fiume Kama, che era il primo (e anche il più lungo: 840 metri) ponte ferroviario negli Urali. In quel periodo si effettuava il servizio ferroviario tra Perm e la città di Kotlas, nella regione di Arkhangelsk (quasi 900 km!). Danneggiato nel corso della Guerra civile, il ponte fu ricostruito negli anni Venti e poi negli Ottanta del Novecento, ed è tuttora in servizio.

4 / Motovilikha

Una delle principali aziende di Perm è lo stabilimento di Motovilikha (Motovilikhinskie zavody), costruito nel 1736. Proprio in questo sito, per la prima volta nella regione, si cominciò a usare un forno Martin-Siemens. Qui si costruivano anche i cannoni per l’artiglieria dell’esercito dell’Impero Russo.

Durante il periodo sovietico, lo stabilimento di Motovilikha produceva non solo i cannoni (un quarto di tutti i sistemi d’artiglieria usati dall’Armata Rossa durante la Grande guerra Patriottica; la Seconda Guerra Mondiale), ma anche macchinari agricoli. Oggi qui si producono attrezzature per il settore petrolifero (a Perm si trova una delle più grandi raffinerie del Paese).

5 / Vista dal fiume Kama

Negli anni della Grande guerra Patriottica a Perm furono trasferite più di 120 fabbriche. La città diventò così un dei più grandi centri industriali dell’Urss. 

Nonostante la vocazione industriale, Perm, da sempre, è anche una capitale culturale degli Urali.

6 / Teatro dell’opera e del balletto Chajkovskij

Il Teatro dell’opera e del balletto, fondato negli anni Settanta dell’Ottocento, è intitolato al compositore Pjotr Chajkovskij. È l’unico teatro della Russia ad aver messo in scena tutte e dieci le opere liriche di Chajkovskij e i suoi tre balletti. Durante la guerra, al teatro di Perm si esibiva la compagnia del Teatro Mariinskij, evacuato da Leningrado. Oggi il teatro propone un repertorio classico. 

7 / Casa di Meshkov

Gli edifici storici in questa città abbondano! Questo maestoso palazzo in via Monastyrskaja, costruito negli anni Ottanta dell’Ottocento in stile classico, oggi è il Museo civico della città. Nelle sale del palazzo si svolgono numerosi eventi musicali.

8 / Galleria d’arte

La Galleria d’arte di Perm occupa l’edificio della Cattedrale di Trasfigurazione, costruito alla metà del XVIII secolo. L’edificio della cattedrale fu passato agli artisti nel 1922, quando i bolscevichi cominciarono la loro campagna antireligiosa. Nella Galleria di Perm si può vedere una singolare collezione di sculture in legno dei santi ortodossi.

9 / Corso Komsomolskij

Nel 1940 la città fu ribattezzata Molotov in onore del dirigente comunista Vjacheslav Molotov, come “regalo” per i suoi 50 anni. Il nome storico venne restituito a Perm nel 1957, sulla scia delle divergenze tra Molotov e Khrushchev. 

10 / Lungofiume

Il posto più amato dagli abitanti e dai turisti è, con ogni probabilità, l’argine del fiume Kama, con un lungofiume panoramico di quasi quattro chilometri. Può essere raggiunto partendo dalla stazione fluviale, dalla piazza Sobornaja (delle Cattedrali) e dal ponte Kommunalnyj. L’oggetto più fotografato è l’enorme scritta “La felicità non è al di là dei monti” (“Счастье не за горами”), installata nel 2009; art-object dell’artista Boris Matrosov. Le fa eco un’altra scritta – “La felicità non è al di là del mare” – che si trova sul fiume Dvina, ad Arkhangelsk. Ma questa è un’altra storia.

LEGGI ANCHE: Dieci cose da fare assolutamente sugli Urali 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie