Cosa si vede dal finestrino del treno durante il percorso della Transiberiana?

Quasi sette giorni di viaggio, 9.300 chilometri sui binari e 145 fermate. La ferrovia più lunga del mondo attraversa tutta la Russia, ma cosa vede, guardando fuori, un passeggero che va da Mosca a Vladivostok?

Infinite foreste

Le foreste costituiscono gran parte del panorama del viaggio. Spesso una fila infinita di alberi fuori dal finestrino può non interrompersi per ore. Molti passeggeri trovano questo una sorta di rilassante meditazione, specie perché accompagnata dal suono ritmico delle ruote del treno.

Tuttavia, le foreste non sono le stesse ovunque. Il primo giorno del viaggio, un bosco di latifoglie con betulle lascia il passo a massicci abeti rossi. E il secondo giorno, il treno si inerpica nella regione dei Monti Urali e fuori dal finestrino compaiono bassi pini, che crescono nelle gole delle catene montuose.

“Le sponde del fiume Vishera, che cadono a picco nell’acqua, per i miei gusti, sono il paesaggio più bello che abbiamo visto in sei giorni”, scrive il giornalista Jurij Lepskij.

Nella Siberia orientale e nell’Estremo Oriente il grosso del panorama è fatto di taiga di conifere. E sicuramente là nascosti da qualche parte ci sono gli orsi bruni e le tigri dell’Amur. Tuttavia, è pressoché impossibile vederli dal finestrino del treno.

La steppa

La steppa nella Regione di Omsk

Alla fine del secondo giorno, quando il treno attraversa la dorsale degli Urali ed entra nella parte asiatica della Russia, corre vicino al confine con il Kazakistan. Le foreste, già più rare, scompaiono all’improvviso, e fuori dal finestrino appare qualcosa di molto simile a un deserto. La steppa piatta non muta per almeno un’ora e mezzo di viaggio. Inizia così la Siberia occidentale.

La Siberia

Il ponte del

Transiberiana. Il nome della ferrovia parla da solo: “attraversa la Siberia”. E questo avviene per la gran parte del viaggio: perché la Siberia è sterminata. Tuttavia, è tutt’altro che solo taiga e neve. Ci sono grandi città, qui, montagne e molto altro. “La Siberia è colorata: le betulle sono beige, i campi arati sono marroni, i treni russi sono rossi, i prati sono verdi, il cielo è azzurro, le porte e i tetti delle auto sono blu”, questo è ciò che il fotografo Todd Selby, che ha viaggiato lungo il “Grande Via Siberiana”, ha detto durante il viaggio da Parigi a Shanghai.

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I grandi fiumi

Il fiume Enisej

Attraversando tutto il Paese, il treno oltrepassa tutti i principali fiumi. Kama, Ob, Enisej, Amur… e molti altri più piccoli. Il treno attraversa i ponti lentamente, e così gli ampi fiumi possono essere visti in tutto il loro splendore.

A proposito, fino non molto tempo fa, a Krasnojarsk il percorso della Transiberiana passava lungo il ponte ferroviario sullo Enisej, che vinse la medaglia d’oro all’Esposizione mondiale di Parigi del 1900. La giuria era presieduta da Gustave Eiffel in persona! In epoca sovietica, sono stati costruiti due nuovi ponti per aumentare la capacità e nel 2007 il vecchio ponte di epoca zarista è stato smantellato.

Ponte ferroviario sul fiume Enisej a Krasnojarsk

“Mi sono piaciuti molto i tramonti sui grandi fiumi: Volga e Amur. Sono incredibilmente belli!”, ha detto il fotografo austriaco Georg Wallner, che ha viaggiato lungo la Transiberiana nel 2019.

Tante stazioni ferroviarie

La stazione ferroviaria di Slyudyanka

Per chi ama i treni e le ferrovie, questo viaggio è un vero paradiso. È difficile immaginare dove altro si possano vedere così tante diverse grandi stazioni ferroviarie, scali merci e stazioncine. Gli infiniti binari, costruiti alla fine dell’ottocento, si allungano sul territorio russo  e i treni corrono verso l’orizzonte. Nelle grandi stazioni, il viaggiatore inesperto può essere stupito dal numero di binari principali e di raccordo, nonché dagli infiniti vagoni, treni merci con carbone, cisterne e un’ampia varietà di merci. E, naturalmente, dai treni passeggeri di ogni tipo e dai passeggeri provenienti da diverse parti del Paese.

Una fermata della Transiberiana

Alcune stazioni sono davvero belle: alcune stupiscono per l’eleganza e il monumentalismo sovietici, molte altre sono state costruite in epoca zarista. E la stazione di Sljudjanka, per esempio, è tutta in marmo! Nelle grandi città, il treno si ferma a lungo, a volte per un’ora (la fermata più lunga, a Khabarovsk, è di 70 minuti!), quindi le stazioni si possono visitare in lungo e in largo. 

Il Lago Bajkal

Lago Bajkal

Alla fine del terzo giorno di viaggio, il treno esce improvvisamente da un tunnel e sbuca sul Lago Bajkal. La ferrovia Circum-Bajkalica offre al viaggiatore la felicità di osservare uno dei laghi più grandi del mondo per più di due ore. Non perdete questo momento: dalla già citata stazione di Sljudjanka alla stazione di Mysovaja.

Il lago Bajkal visto dal finestrino di un treno che percorre la Transiberiana

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Le montagne

La ferrovia Circum-Bajkalica

Le montagne iniziano dopo Perm, quando il treno attraversa lo “spartiacque” della Russia: i Monti Urali. Poi si dirige a sud, dove le cime dei monti Saiani attendono il viaggiatore. A sud del Lago Bajkal, il passeggero vedrà la catena montuosa del Khamar-Daban, con il treno che corre lungo le montagne per qualche tempo.Alcune vette possono essere viste anche mentre si avanza da Ulan-Ude, capitale della Buriazia, a Chita, capoluogo del Territorio della Transbajkalia. In Estremo Oriente, nella Regione dell’Amur e nella Regione Autonoma Ebraica, il treno attraversa la catena montuosa del Khingan e attraversa sette tunnel Khingan, alcuni dei quali lunghi diversi km. Nella sezione Ussuriiskij della ferrovia attraverso i territori di Khabarovsk e del Litorale, fuori dal finestrino si può vedere la catena montuosa Sikhote-Alin. Qui il confine con la Cina è molto vicino.

Le città

Ulan-Ude

La ferrovia transiberiana passa per 90 città della Russia. Da Mosca il treno attraversa:

– le antiche Jaroslavl e Kostroma

– le principali città degli Urali: Perm ed Ekaterinburg

– le metropoli siberiane di Novosibirsk e Krasnojarsk, che hanno oltre un milione di abitanti;

Irkutsk, dove i ribelli decabristi furono esiliati in epoca zarista,

– la capitale della regione buddista della Buriazia, Ulan-Ude;

– Birobidzhan, la capitale della Regione Autonoma Ebraica;

– E. infine, il percorso termina nelle città più orientali della Russia: Khabarovsk e Vladivostok.  

Se attraverserete tutte queste città, potrete accorgervi di quanto sia vario il Paese più grande del mondo. Soprattutto se scenderete dal treno e ne visiterete almeno qualcuna.

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Ma a parte queste grandi città, dal finestrino del treno si vedono casette di legno, paesini abbandonati, vecchie chiese… E poi i russi che vivono lungo la ferrovia, che lavorano qui e si muovono lungo di essa…

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