Quali sono gli scrittori russi e sovietici con più adattamenti cinematografici in tutto il mondo?

PLANET PHOTOS/Global Look Press
Spesso si dice che da un grande libro non nasca necessariamente un grande film, perché le due forme d’arte sono troppo differenti. Tuttavia, ci sono così tanti bei romanzi e racconti russi che sceneggiatori e registi non riescono a resistere alla tentazione di provarci e riprovarci… Ecco la Top 10 degli autori più trasposti

10 / Ilja Ilf e Evgenij Petrov: 36 adattamenti

Fermo immagine dal film “Le 12 sedie” del 1976, con Andrej Mironov nei panni di Ostap Bender

Ilf e Petrov sono probabilmente gli scrittori sovietici dalla satira più brillante. Molte loro citazioni sono entrate saldamente nel lessico comune dei russi. Ma la fama degli scrittori arrivò grazie a un azzardo andato a buon fine. I due, infatti, riuscirono a convincere la censura che Ostap Bender, l’affascinante truffatore protagonista dei loro romanzi picareschi “Le dodici sedie” e “Il vitello d’oro” era un personaggio del tutto negativo, un mero rimasuglio di quel vecchio mondo borghese mandato in mille pezzi dalla Rivoluzione d’Ottobre. I lettori, però, compresero tutto correttamente e iniziarono ad amare con sincerità Bender per la sua mente acuta, la sua intraprendenza e la sua nobiltà interiore.

Il poster di “Una su 13” (“12+1

Il romanzo “Le dodici sedie” è stato adattato più di venti volte tra Urss, Stati Uniti, Germania, Australia e tanti altri Paesi. Nel corso degli anni Bender è stato interpretato da molti attori diversi, tra cui Andrej Mironov, Tobias Moretti (star della serie “Il commissario Rex”), Frank Langella e perfino dall’attrice Sharon Tate.

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9 / Aleksej Tolstoj: 38 adattamenti

Fermo immagine da “Aelita”, grande classico della fantascienza sovietica e mondiale

Il “conte sovietico” Aleksej Tolstoj, lontano parente del celebre Lev, scrisse opere secondo i canoni di diversi generi della letteratura sovietica e per questo godette dell’interesse costante dei cineasti dell’Urss. Aleksej Tolstoj scrisse innanzitutto romanzi storici epici, come “Pietro il Grande” e “Via al Calvario” che tratta della Guerra civile russa. In secondo luogo, Aleksej diventò uno dei primi autori popolari di fantascienza: “Aelita”, il primo film fantascientifico sovietico, è basato proprio sui suoi romanzi e anche il suo “L’iperboloide dell'ingegnere Garin" ha avuto due adattamenti sul grande schermo. Infine, Aleksej Tolstoj fu uno scrittore per bambini e gran parte delle trasposizioni di sue opere al cinema, sia cartoni animati che film, è basata sul suo “Buratino”, una libera reinterpretazione in chiave socialista di “Pinocchio” (in Italia fu pubblicato con il titolo “Il compagno Pinocchio”).

8 / Mikhail Bulgakov: 57 adattamenti

Fermo immagine da “Cuore di cane”, con Evgenij Evstingneev nei panni del professor Preobrazhenskij (a sinistra) e Vladimir Tolokonnikov in quelli di  Polygraph Polygraphovich Sharikov, il cane diventato uomo

Neanche Bulgakov fu estraneo al genere fantascientifico e fantastico. L’adattamento cinematografico del 1988 del racconto “Cuore di cane”, che parla di uno scienziato che riesce a trasformare un cane meticcio in un uomo, è una fonte costante di meme per l’internet russo, mentre “Ivan Vasilevich menjaet professiju” (traducibile come “Ivan Vasilevich cambia mestiere”), viaggio nel tempo di Leonid Gajdaj basata sulla pièce teatrale di Bulgakov, è una delle commedie russe più famose della storia. Anche la prosa storica di Bulgakov sulla Guerra civile, come quella del romanzo “La guardia bianca” o della pièce “I giorni dei Turbin”, è stata spesso riadattata sul grande schermo.

Tuttavia, l’interesse maggiore dei cineasti è rivolto ovviamente al suo romanzo “Il maestro e Margherita”, che racconta dell’arrivo del diavolo nella Mosca sovietica. Nessun adattamento cinematografico, però, è finora riuscito ad essere pienamente convincente. Nel mondo del cinema si dà la colpa alla “maledizione” di questo libro. In ogni caso i registi continuano a provarci.

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7 / Sergej Mikhalkov: 65 adattamenti

Fermo immagine dal cartone animato “Djadja Stjopa – militsioner”, ossia “Zio Stjopa il poliziotto”

Mikhalkov, autore del testo degli inni sovietico e russo, fu un letterato estremamente attivo. Scriveva principalmente per i bambini, per i quali adattava anche molti generi più “da adulti”. Da una sua pièce, ad esempio, è tratto “Dorogoj Malchik” (letteralmente “Caro ragazzo”) del 1974, film di satira antioccidentale d’avventura che racconta di una epidemia di rapimenti in Occidente di cui il figlio di un diplomatico sovietico cade vittima. Tuttavia, Mikhalkov è entrato in questa speciale classifica sugli scrittori con più trasposizioni grazie all’animazione: dalle sue favole e dalle sue poesie sono state tratte decine di cartoni animati, di cui il più famoso è quello su Djadja Stjopa (Zio Stjopa), poliziotto sovietico modello.

6 / Ivan Turgenev: 131 adattamenti

Fermo immagine dal film “Otsý i deti” (“Padri e figli”) tratto dal romanzo di Ivan Turgenev

Fu con Turgenev, che visse a lungo in Europa, che la letteratura russa iniziò a essere conosciuta in Occidente. Era amico di Gustave Flaubert e George Sand ed era lui stesso abbastanza popolare come scrittore, ma fece anche molto per promuovere i suoi colleghi. Nonostante alla fine sia stato oscurato da Tolstoj e Dostoevskij, Turgenev rimane uno degli autori russi più famosi in patria e all’estero. I suoi romanzi e racconti sono costantemente trasposti su schermo. Ad esempio, il libro “Mumù”, che racconta la tragica amicizia tra un cane e il servo sordomuto Gerasim, è stato trasposto quattro volte, mentre “Padri e figli”, romanzo sull’eterno conflitto tra generazioni, ha avuto ben 13 adattamenti cinematografici.

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5 / Aleksandr Pushkin: 196 adattamenti

Fermo immagine da “La donna di picche” (titolo  originale inglese: “The Queen of Spades”), film del 1949 diretto da Thorold Dickinson, basato sull'omonimo racconto di Aleksandr Pushkin

Il più importante poeta russo diceva che nei momenti in cui perdeva l’ispirazione scriveva prosa. Praticamente tutte le sue opere drammatiche e in prosa sono state trasposte su schermo almeno una volta, dal dramma storico “Boris Godunov” (ispirato ai drammi storici shakespeariani) al romanzo “La figlia del capitano” e fino alla raccolta “I racconti del defunto Ivan Petrovich Belkin”. Molto amata dai cineasti è stata soprattutto “La dama di picche”, che sin dai tempi del cinema muto fu trasposta come film horror e conta ben 21 adattamenti. In particolare, uno dei migliori è quello del 1949 diretto dal britannico Thorold Dickinson. Tuttavia, Pushkin è uno scrittore con tantissimi adattamenti su schermo grazie soprattutto ai suoi racconti in versi, come “Skazka o rybake i rybke” (letteralmente “Il racconto del pescatore e del pesce”), “La fiaba dello zar Saltan” e il poema “Ruslan e Ljudmila”.

4 / Nikolaj Gogol: 210 adattamenti

Fermo immagine dal film del 1963 “I tre volti della paura” del maestro italiano dell’horror Mario Bava (che lo firmò con lo pseudonimo John Old). Nei Paesi di lingua inglese fu distribuito come “Black Sabbath” (proprio da questo film ha preso il nome l’omonima hard rock band inglese)

“L’ispettore generale” di Gogol, che racconta di un sempliciotto appena giunto in una città di provincia che tutti prendono per un ispettore generale arrivato dalla capitale, continua ad avere successo nei teatri e nei cinema. Contando anche la televisione, è stato trasposto almeno 17 volte. L’ultimo adattamento è “Den Duraká” (traducibile come “Pesce d’aprile”) del 2014, ambientato nei giorni nostri. Anche altre pièce di Gogol sono trasposte, seppur meno frequentemente, come “Igroki” e “Zhenitba” (letteralmente “I giocatori d’azzardo” e “Il matrimonio”).

Tra le opere in prosa di Gogol sono famosi, per ovvie ragioni, i suoi racconti di paura, tra cui soprattutto “Vij”. Dei dieci adattamenti, quello del 1967 in particolare, è considerato tutt’oggi l’unico esempio di successo di horror russo. Inoltre, basandosi su “Vij”, anche se molto vagamente, il maestro dell’orrore italiano Mario Bava realizzò uno dei suoi migliori film, “La maschera del demonio”, nel 1960. Tim Burton ha poi dichiarato che proprio questa pellicola ha influenzato le atmosfere del suo film “Il mistero di Sleepy Hollow”.

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3 / Lev Tolstoj: 235 adattamenti

Fermo immagine dal film “Anna Karenina” del 1935 con Greta Garbo protagonista. La Garbo aveva già rivestito i panni dell’eroina tolstojana nel 1927 nel film “Love”

L’autorità di Lev Tolstoj è innegabile e indiscutibile. Tuttavia, gli adattamenti cinematografici delle sue opere più importanti sono poche per un semplice motivo: ha scritto storie epiche e lunghissime che sono difficili da trasformare senza perdite non solo in un singolo film, ma anche in varie puntate o in una intera serie tv.

Alcuni tentativi coraggiosi, però, ovviamente ci sono stati, come ad esempio l’adattamento americano del 1956 con Audrey Hepburn di “Guerra e pace” (il più famoso dei nove realizzati) o quello sovietico del 1965 che ha vinto un premio Oscar. “Anna Karenina”, invece, ha avuto 22 trasposizioni, la più recente delle quali è la serie tv messicana “Volver a caer”, uscita nel 2023. La tragica storia di amore e tradimento di “Anna Karenina” è stata molto spesso adattata per lo schermo in Russia, Gran Bretagna e Stati Uniti, ma non mancano trasposizioni in Australia, Egitto, India e altri Paesi.

2 / Fjodor Dostoevskij: 308 adattamenti

Fermi immagine dal film britannico “Il sosia - The Double”

Dostoevskij ha superato di gran lunga Tolstoj in questa classifica per una serie di ragioni. Innanzitutto, i suoi romanzi spesso sono più brevi. In secondo luogo, sono di più (otto contro i tre classici di Tolstoj), senza parlare poi dei racconti. Infine, le trame di Dostoevskij non sono così legate all’epoca in cui sono ambientate e sono per questo più facili da trasporre ai giorni nostri e nella realtà di altri Paesi. Alcuni esempi sono il thriller “Il sosia – The Double” del 2013 con Jesse Eisenberg e Mia Wasikowska, basato su “Il sosia”, e il dramma romantico “Two Lovers” del 2008 con protagonisti Joaquin Phoenix e Gwyneth Paltrow, basato su “Le notti bianche”.

Proprio “Le notti bianche” è tra le opere di Dostoevskij con più adattamenti (se ne contano almeno 25), ma ovviamente non può in alcun modo competere con il romanzo “Delitto e castigo”, che annovera 60 tra film, serie tv e persino cartoni animati. Forse, la trasposizione considerata più riuscita è quella cinematografica del 1959 di Robert Bresson, intitolata “Diario di un ladro” e ambientata in Francia. Christopher Nolan ha dichiarato di aver studiato, mentre lavorava a “Dunkirk”, il modo in cui Bresson crea tensione nel film. 

1 / Anton Chekhov: 631 adattamenti

Fermo immagine da “Sussurri e grida” (titolo originale svedese: “Viskningar och rop”), film del 1972 scritto e diretto da Ingmar Bergman

Le opere teatrali classiche si prestano sempre meglio al passaggio su schermo rispetto a qualsiasi altro testo. Per questo, non c’è da stupirsi se Chekhov è tra gli scrittori con più trasposizioni al mondo. Le sue grandi pièce, come “Il gabbiano”, “Zio Vanja”, “Il giardino dei ciliegi” e altre, hanno decine, se non centinaia, di adattamenti cinematografici. Molti registi hanno ripreso Chekhov, tra cui Ingmar Bergman (autore del capolavoro “Sussurri e grida”, ispirato a “Le tre sorelle”), Louis Malle (autore di “Vanya sulla 42esima strada”, basato su “Zio Vanja”) e Sidney Lumet (che ha trasposto “Il gabbiano”). Tuttavia, il drammaturgo russo è ancora lontano dal record mondiale di Shakespeare, che rimane inarrivabile con i suoi oltre 1.600 adattamenti.

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