Dieci grandi film sovietici degli anni Venti da vedere (VIDEO)

Fermo immagine dal film di Sergej Ejzenshtejn “La corazzata Potjomkin”

Fermo immagine dal film di Sergej Ejzenshtejn “La corazzata Potjomkin”

Sergej Ejzenshtein/Goskino, 1925
Il cinema era un’arte nuova non solo nella Russia sovietica, ma in tutto il mondo. Quel decennio in Urss trascorse all’insegna della sperimentazione. E i soggetti principali delle pellicole furono i rivoluzionari e… la fantascienza

I principali registi dei primi film sovietici erano Sergej Ejzenshtejn, Jakov Protazanov e Dziga Vertov. Le loro opere influenzarono il cinema mondiale. 

1 / “La presa del Palazzo d’Inverno”, 1920

Questo film (in russo: “Взятие Зимнего дворца”; “Vzjatie Zimnevo dvortsá”) del regista Konstantin Derzhavin sull’evento chiave della Rivoluzione d’Ottobre del 1917 è molto breve, ma rimane comunque una parte essenziale della cinematografia mondiale. Circa diecimila comparse parteciparono all’“assalto” filmato che “rovesciò” il governo provvisorio e il potere della borghesia. Lo spettacolo di massa fece un’enorme impressione su diverse generazioni di spettatori che immaginarono la presa del Palazzo d’Inverno esattamente in quel modo.

In realtà, i fatti storici andarono diversamente. Nel 1917 il palazzo era occupato da un ospedale che curava i feriti della Prima Guerra Mondiale, e il Governo Provvisorio aveva lì solo un paio di uffici. L’edificio non era strettamente sorvegliato e un gruppo di rivoluzionari (tra i 9 e i 12, secondo varie fonti) passò semplicemente dalla porta d’ingresso. 

2 / “Aelita”, 1924

Uscito nel 1924, “Aelita” (“Аэлита”) è basato su un romanzo di Aleksej Tolstoj che racconta un volo su Marte e i piani dei protagonisti di fare una rivoluzione lì. “Aelita” è stato uno dei primi film di fantascienza al mondo ed è tuttora considerato un capolavoro del cinema muto.

Il regista, Jakov Protazanov (1881-1945), aveva realizzato circa venti film prima della Rivoluzione del 1917, per lo più basati su opere di classici russi, la maggior parte dei quali aveva avuto successo commerciale. “Aelita” non fece eccezione. A Mosca, il film guidò le classifiche per circa dieci settimane dopo la sua prima proiezione. A proposito, al 58° minuto del film si può vedere la Piazza Rossa senza il Mausoleo di Lenin.

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3 / “Le straordinarie avventure di Mr. West nel Paese dei bolscevichi”, 1924

La commedia di Lev Kuleshov (1899-1970) racconta del viaggio di un americano in Unione Sovietica. Il signor John West, presidente della American Young Men’s Christian Society, sta per visitare la Russia sovietica. La sua famiglia e i suoi amici cercano di dissuaderlo, credendo che sia un errore. Per non aver troppa paura durante il viaggio, West porta con sé il cowboy Jeddy.

Il film mostra tutte quelle che oggi in Russia vengono definite in gergo “kljukva”, ossia gli stereotipi degli americani nei film sulla Russia. Ci sono teppisti moscoviti e sparatorie nei vicoli. Tuttavia, la visione di Mosca sotto i bolscevichi impressiona West e gli suscita molta simpatia per il giovane Paese. Il titolo del film in russo è “Необычайные приключения мистера Веста в стране большевиков” (“Neobychejnye prikljuchenija mistera Vesta v strané bolshevikov”).

4 / “Il cineocchio”, 1924

Pur realizzando documentari sulla vita in Urss, Dziga Vertov (1896-1954) era un vero regista d’avanguardia. Anche gli eventi ufficiali li riprendeva in maniera originale: un’auto in movimento, una fabbrica, un tono da sotto le ruote, con una telecamera nascosta… Nessuno l’aveva mai fatto prima!

“Il cineocchio” (in russo: “Кино-глаз”; “Kino-Glaz”) è il suo lavoro più famoso sulla vita dei cittadini sovietici. Mostra un manicomio, lezioni di fisica e pionieri nelle tende.

5 / “Sciopero!”, 1924

Il film (in russo: “Cтачка”; “Stachka”) di Sergej Ejzenshtejn (1898-1948) mostra la dura vita degli operai di una fabbrica, sottoposti a condizioni di lavoro insopportabili. L’azione, ovviamente, si svolge prima della Rivoluzione, quando ancora non esisteva la giornata lavorativa di 8 ore.

Il motivo dello sciopero è il suicidio di un operaio, accusato ingiustamente di aver rubato un attrezzo. Ejzenshtejn mostra gli orrori del capitalismo e anche la brutale repressione poliziesca delle proteste.

6 / “La sigaraia del Mosselprom”, 1924

Questa commedia di Jurij Zheljabuzhskij (1888-1955) prende in giro la vita quotidiana della generazione della Nep e la cultura del consumo. Tutti i personaggi principali del film sono innamorati di una venditrice di sigarette. Uno è un non fumatore, ma compra un pacchetto di sigarette da lei ogni mattina. Un altro la “promuove” a diventare attrice cinematografica.

E poi arriva in Urss un venditore americano. Chi sceglierà? Intrigo. Il titolo in russo è “Папиросница от Моссельпрома” (“Papirosnitsa ot Mosselproma”).

7 / La corazzata Potjomkin, 1925

Il film storico di Sergej Ejzenshtejn racconta l’ammutinamento della corazzata Potjomkin nel luglio 1905. I marinai della flotta del Mar Nero scatenano una rivolta per la carne piena di vermi, che si trasforma in una protesta contro il regime imperiale.

Il giovane regista realizzò questo film per l’anniversario della rivoluzione del 1905, e il film stesso era pieno di soluzioni rivoluzionare. Già la sola bandiera sovietica, dipinta di rosso a mano nel film muto in bianco e nero, fece scalpore. Il film compare regolarmente nelle liste dei migliori capolavori cinematografici del mondo. È presente anche nella classifica dell’autorevole rivista britannica Sight&Sound “100 Best Films”

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8 / “Il sarto di Torzhok”, 1925

Jakov Protazanov avrebbe dovuto girare un film pubblicitario sui prestiti statali, ma si lasciò trasportare e girò un altro capolavoro sulla vita quotidiana degli anni Venti e sul tempo della Nep.

La commedia (in russo: “Закройщик из Торжка”; “Zakrojshchik iz Torzhka”; “zakrojshchik” in russo è il “tagliatore di sartoria”) racconta di un lavoratore di un laboratorio di cucito nella città di provincia di Torzhok, nella regione di Tver. Per sbaglio acquista un’obbligazione di Stato e ne ricava un grosso guadagno. E poi perde tutto. Che choc! Come andrà a finire? Guardate voi.

9 / “La madre”, 1926

Il film dell’attore e regista Vsevolod Pudovkin (1893-1953) è tratto dall’omonimo di Maksim Gorkij, in russo “Мать” (“Mat”). La pellicola racconta il destino di una famiglia in cui si scontrano le diverse opinioni politiche di un figlio rivoluzionario e di sua madre.

Si tratta della prima parte della trilogia rivoluzionaria del regista, seguita da “La fine di San Pietroburgo” (“Конец Санкт-Петербурга”; “Konets Sankt-Peterburga”, 1927) e “Tempeste sull’Asia” (titolo originale russo: “Потомок Чингис-Хана”; “Potomok Chingis-Khana”; ossia “Il discendente di Gengis Khan”, 1928). 

10 / “Ottobre”, 1927

Questo film (in russo: “Октябрь”; “Oktjabr”) di Sergej Ejzenshtejn e Grigorij Aleksandrov è noto anche come “I dieci giorni che sconvolsero il mondo” ed è dedicato all’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre.

La storia copre il periodo tra la Rivoluzione di febbraio e la Rivoluzione d’ottobre del 1917. Il film inizia con i disordini di Pietrogrado: la gente non ha nulla da mangiare e la Prima Guerra Mondiale è ancora in corso. Lenin arriva in città e guida la rivolta.


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