Questi ragazzacci sono stati recentemente accusati dell’incidente alla scala mobile della metropolitana di Roma, sostenendo che saltavano (anche se dai video non parrebbe). E nel 2016 misero a soqquadro Marsiglia in occasione del Campionato europeo, lanciando fumogeni e nascondendosi bottiglie di alcol nelle mutande. Alcuni furono persino arrestati.
Sì, gli hooligan russi esistono davvero. Ma non è così facile incontrarli. Per esempio ai tanti stranieri arrivati in Russia per i Mondiali 2018 non è stato torto un capello. I tifosi russi invece di risse o cori offensivi li hanno accolti con grandi abbracci, tanti selfie e birre a volontà. Può essere che gli ultrà si diano appuntamento per menarsi in mezzo ai boschi (non scherziamo; è successo davvero: preferiscono farlo lontano dagli occhi della polizia). Ma in città non li incontrerete tanto spesso, neanche se andate allo stadio. Però ormai sono stati girati troppi film e documentari allarmistici su di loro e su quanto sono terribili, per ammettere che si è esagerato sulla loro pericolosità sociale.
Provate a immaginare la situazione: è venerdì notte, uscite fuori dal pub per fumarvi una sigaretta, voltate l’angolo e chi c’è là? Un orso. Segue scena tipo “Revenant - Redivivo” con Leonardo DiCaprio. Insomma, una serata abituale in Russia…
In verità, spesso è tutto molto più noioso. Durante il vostro picnic arriva un orso, vi si siede vicino come fosse un cane e guarda con voi il panorama.
Oppure vi distrae mentre seguite la vostra serie preferita in tv, fissandovi dalla finestra in cerca di cibo.
Gli attacchi all’uomo sono una rarità. In ogni caso leggete la nostra guida su come sopravvivere a un incontro ravvicinato con un orso.
Forse sono la cosa russa più spaventosa in assoluto. Perché ti trovano, anche se non sei mai stato in Russia né avresti mai intenzione di andarci. Hanno hackerato migliaia di siti in giro per il mondo, rubato le password di 10 milioni di utenti dei siti di incontri, messo in vendita il Cremlino di Mosca per 30 rubli… Gli hacker hanno persino hackerato il gioco sugli hacker, e tutto pur di giocarlo con una ragazza nuda.
In effetti i russi sono molto bravi a programmare e ad hackerare, ma a volte, per come sono descritti, sembra che i The Avengers abbiano avuto un bambino che ancora non sa come controllare i suoi superpoteri. Comunque, ecco qualche consiglio per difendersi.
Grazie al fatto che quasi su ogni auto russa c’è una dash cam, tutto il mondo è diventato testimone della pazzia degli automobilisti russi. YouTube è pieno di epici video con incidenti, esplosioni e inseguimenti.
La fama di russo al volante pericolo costante è ormai così diffusa che gli stranieri sono sempre pronti al peggio. “Ho prenotato un taxi con Uber. Siamo partiti, e dopo cinque minuti l’autista mi ha detto: ‘Esci dalla macchina!’. Per usare un eufemismo, me la sono fatta sotto, perché andavamo veloci. Pensavo che se fossi saltato fuori, sarei morto”, racconta il londinese Poyet. Quindi ha estratto il telefono e, usando un programma di traduzione, ha chiesto perché mai sarebbe dovuto saltare fuori dalla macchina in corsa. L’autista, con grande calma, anche lui usando il traduttore, ha risposto a Poyet che il motore si era surriscaldato e che presto avrebbe dovuto prendere un altro taxi, non appena arrivati nel punto concordato con un collega. Quell’imperativo ‘Esci dalla macchina!’ era solo dovuto alle sue scarse competenze con l’inglese, evidentemente. E non aveva mai pensato di farlo saltare giù come in action movie di Hollywood. Comunque, se volete guidare in Russia, ecco un corso di sopravvivenza.
La taiga in Siberia è un buco nero. Un’enormità fatta di alberi, con tanto di montagne e paludi. Copre 3.900.000 chilometri quadrati; una superficie pari a quasi 13 volte l’Italia. Un uomo senza cibo né acqua si è aggirato per la taiga per due settimane. Per sopravvivere, gli è toccato mangiare topi e rane. E una bambina di appena quattro anni è riuscita a resistere 12 giorni!
Avventurarsi nel fitto della foresta è pericoloso, eppure i russi non sembrano aspettare di meglio, e non appena inizia il periodo dei funghi, il Ministero della Situazioni di emergenza, la polizia e speciali squadre i volontari, come Liza Alert, sono impegnati quotidianamente a battere i boschi in cerca delle persone scomparse. Pare che sia uno sport nazionale.
Sono pericolose, pericolosissime, perché belle (per Putin possono competere solo con le italiane): sempre vestite bene, con i tacchi (anche d’inverno), e pronte a incontrare il loro “destino”. L’aspetto fisico attrae, ma se vi innamorate… è peggio che perdersi nella taiga! Guardatevi dalle russe! Se una di loro vi mette gli occhi addosso, non mollerà più l’osso. Avete forse bisogno del fiato sul collo di un maniaco? Pensiamo proprio di no. Ma se proprio vi è capitato di innamorarvi di una russa, seguite le nostre istruzioni per gestire la spinosa questione della suocera.
I gopnik, gli sbandati russi, i coatti da strada, hanno il loro habitat principale nei quartieri dormitorio delle città. Si possono riconoscere dall’abbigliamento, sono sempre in tuta da ginnastica, specie Adidas, e da altri tratti peculiari.
Incrociare sulla propria strada uno di questi ragazzi/uomini poco educati senza grosse prospettive esistenziali è sempre una noia: attaccherà bottone e non gli andrà bene nessuna delle vostre risposte. Tutto inizia di solito con “Ce l’hai il telefono per fare una chiamata? o con “Hai soldi, amico?”. L’obiettivo è, ovviamente, soffiarvi l’uno e/o gli altri. Alla risposta “no”, segue un minaccioso “E se li trovo?”. La scelta a questo punto è ristretta: correre via veloce o fare a botte (dipende dalla disciplina olimpica nella quale vi sentite più sicuri).
Sognano di veder resuscitare l’Unione Sovietica, non vogliono che sia tolta la mummia di Lenin dalla Piazza Rossa e hanno nostalgia per Stalin. I comunisti esistono ancora in Russia, ma non sono poi così tanti: ad avere la tessera del Partito Comunista della Federazione russa sono solo 160 mila persone. Quindi non capita tanto spesso di incontrare un comunista. Ma se ve lo trovate davanti, evitate le battute su Lenin e non dite che secondo voi sarebbe meglio toglierlo dal Mausoleo e dargli cristiana sepoltura.
All’arma climatica russa non hanno retto né l’esercito svedese nel 1709 né quello napoleonico nel 1812. I russi con il gran freddo hanno fatto pace da tempo: costruiscono città persino dove c’è il permafrost, e vanno a lavoro e mandano i bambini a scuola anche a -50 gradi. Una cosa che spaventa tutti gli altri popoli. E voi?
Mettiamo alla prova gli stereotipi sulla Russia: la guida definitiva
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