Fonte: Grigorij Avoyan
Il meteorite caduto nei cieli di Chelyabinsk (1.500 chilometri a est di Mosca) il 15 febbraio 2013 ha avuto un’impressionante copertura mediatica fin dai primi istanti. L’enorme palla di fuoco è infatti stata immortalata sopra la città da decine e decine di automobilisti che hanno casualmente ripreso l’evento con le telecamere installate sul cruscotto della propria auto e hanno pubblicato i video online.
Nonostante siano stati girati da diverse angolature, questi video amatoriali sembrano tutti uguali: si vede infatti una palla di fuoco che illumina il cielo, seguita da vari attoniti testimoni.
Da quel momento la “passione” dei russi per le telecamere installate sul cruscotto delle automobili ha attirato l’attenzione di migliaia di utenti in tutto il mondo. Gli stranieri si stupiscono infatti del gran numero di video girati al volante, all’incrocio di qualche strada o durante il sorpasso di qualche camion. Da qui la domanda sorge spontanea: gli automobilisti russi sono obbligati a installare delle piccole telecamere sulla parte anteriore dell’auto? No, non lo sono. Tuttavia, questa pratica è molto diffusa. Vi spieghiamo perché.Basta fare una semplice ricerca su YouTube per rendersi conto che in rete esistono migliaia di video dal titolo “video russi girati in auto” o “automobilisti russi”. In uno di questi si assiste a un signore che, dopo aver discusso con il conduttore di un autobus, sferra un forte colpo al mezzo con la propria valigia. In un altro filmato, sempre girato dal cruscotto di un’auto, si vede un detenuto che scappa dalla macchina della polizia appena il veicolo frena. O ancora, un poliziotto che salta a bordo di un’auto ordinando all’ignaro conduttore di seguire un veicolo che ha appena commesso un’infrazione.
Ovviamente l’elenco è ancora lungo, e comprende moltissimi casi di incidenti autostradali ripresi per caso proprio con le telecamere dei cruscotti delle auto.
I commenti sotto ai video sono tra i più svariati. “La gente in Russia guida come se fosse immortale”, scrive un utente; e ancora: “I video girati con le telecamere dei cruscotti delle auto russe sono meglio dei film di Hollywood”.
Ciò ovviamente non significa che sulle strade russe esistano solo violenza e atrocità. Sono moltissimi infatti i filmati che mostrano scene positive e commuoventi, girati proprio a bordo di qualche auto di passaggio: un motociclista che aiuta un’anziana signora ad attraversare la strada, automobili che frenano improvvisamente per far passare una famiglia di gattini, automobilisti che si aiutano gli uni con gli altri in situazioni di necessità.
Il motivo principale per il quale vengono installate telecamere sul cruscotto è piuttosto semplice: si vuole evitare interpretazioni errate in caso di incidenti. Tutto ciò che avviene davanti all’auto viene registrato per evitare disguidi o giudizi sbagliati davanti alla polizia o davanti al giudice.
Prove che risultano ovviamente indispensabili nel caso in cui qualcuno cerchi di approfittarsene in caso di incidenti, finti o reali che siano. Non mancano infatti i casi in cui qualche pedone si sia lanciato volutamente addosso a un’auto fingendo di essere stato investito, o casi in cui un’auto sia volutamente andata a sbattere contro un altro veicolo facendo retromarcia. In situazioni così estreme le registrazioni risultano quindi davvero utili.“Puoi salire in macchina in mutande, ma non ti mettere mai al volante senza una telecamera installata sul cruscotto”, aveva affermato nel 2012 a Radio Svoboda Aleksej Dorozov, attivista per i diritti dei automobilisti, che in quell’occasione aveva stilato una lunga lista di esempi che dimostravano la necessità avere sempre e comunque una videocamera accesa.
Da allora la situazione non è cambiata molto, sostiene Viktor Travin, avvocato che in più di qualche occasione ha difeso degli automobilisti che si sono trovati in simili circostanze. Secondo Travin le registrazioni video sono l’unica prova al 100% efficace davanti al giudice. “La polizia o il giudice possono non credere a un testimone oculare dell’incidente, ma non possono non credere a un filmato”, dice Travin a Rbth.
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