Liza Alert: i volontari che ricercano chi sparisce in Russia

Liza Alert
A volte la causa è una gita nel bosco o in montagna, altre una fuga da scuola. La polizia ha pochi mezzi, e sono dei comuni cittadini a essersi organizzati per ritrovare chi ha perso la strada di casa

I volontari di Liza Alert conducono con regolarità operazioni di ricerca delle persone scomparse. Fonte: Liza AlertI volontari di Liza Alert conducono con regolarità operazioni di ricerca delle persone scomparse. Fonte: Liza Alert

Il 10 di giugno del 2017, nella Regione di Sverdlovsk (il capoluogo è Ekaterinburg; circa 1.700 chilometri a est di Mosca, ndr) è sparito il piccolo Dima, di appena quattro anni. Era a pescare con il papà nella foresta, quando il padre gli disse di andare dalla mamma, che lo aspettava nella tenda lì a due passi. Ma, in quel breve tratto, si perse.

I volontari sono sempre pronti a qualsiasi evenienza: anche alle brutte sorprese. Fonte: Liza AlertI volontari sono sempre pronti a qualsiasi evenienza: anche alle brutte sorprese. Fonte: Liza Alert

Le ricerche proseguirono per quattro giorni interi, condotte da polizia, uomini del Ministero delle Situazioni d’Emergenza (che svolge funzioni in parte simili a quelle della Protezione civile italiana e anche del Soccorso alpino) e volontari dell’associazione Liza Alert. Il quinto giorno il bambino è stato ritrovato. Raffreddato, coperto di morsi di insetti, allo stremo delle forze, ma vivo. Questa storia è finita bene perché le autorità statali e le associazioni private di volontariato hanno cooperato attivamente nella ricerca. Ma questa unità d’intenti è un’eccezione, e non una regola, in Russia. E di solito sono solo i volontari a cercare davvero attivamente chi scompare.

Zinaida Gordeeva, una signora che si era smarrita ed è stata ritrovata dai volontari. Fonte: Liza AlertZinaida Gordeeva, una signora che si era smarrita ed è stata ritrovata dai volontari. Fonte: Liza Alert

Nel nome di Liza

La Russia non possiede nessun corpo statale dedicato unicamente alle operazioni di ricerca delle persone scomparse. Il compito viene di solito affidato alla polizia, che manca però di forze e risorse sufficienti. Le persone che scompaiono in montagna o nelle foreste vengono invece ricercate dal Ministero delle Situazioni di Emergenza. Ma poiché, secondo la legge, una persona scomparsa non rappresenta una situazione di emergenza, il ministero è di solito lento a impegnarsi in tali casi.

Un piccolo mezzo anfibio usato dai volontari nel corso delle ricerche nelle foreste. Fonte: Liza AlertUn piccolo mezzo anfibio usato dai volontari nel corso delle ricerche nelle foreste. Fonte: Liza Alert

Liza Alert è un gruppo di volontariato privato fondato in Russia nel 2010, che prende il nome da Liza Fomkina, una bambina di cinque anni scomparsa con la zia in una foresta a 100 chilometri da Mosca. Finora si tratta dell’unica organizzazione specializzata nella ricerca di persone scomparse. Quando Liza sparì, nel settembre del 2010, erano in corso le celebrazioni del Giorno della Città (l’anniversario della fondazione, che a Mosca si festeggia il primo o il secondo sabato di settembre, ndr). Così, praticamente tutti gli effettivi della polizia erano impegnati a garantire la sicurezza dei festeggiamenti in corso, e quasi nessun agente poté essere distaccato per la ricerca di Liza.

Faina Nikolaeva, 76 anni, si era persa ed è stata ritrovata dai volontari. Fonte: Liza AlertFaina Nikolaeva, 76 anni, si era persa ed è stata ritrovata dai volontari. Fonte: Liza Alert

Le operazioni iniziarono solo quando le informazioni sulla scomparsa della piccola apparvero su Internet. Nella zona arrivarono diversi volontari, anche se molti di loro erano armati solo di buona volontà ma non avevano idea di come si cerchi una bambina in una foresta. Tuttavia, in 300 si dettero da fare, e il decimo giorno di ricerca Liza e sua zia furono trovate. Purtroppo morte. Gli accertamenti stabilirono che la bambina era morta il nono giorno. Se i volontari fossero arrivati appena 24 ore prima, si sarebbe salvata.

Il fondatore di Liza Alert, Grigorij Sergeev, ha partecipato a quella ricerca come volontario, e ha detto che fino a quella volta non aveva compreso pienamente la portata del problema. Come tanti altri, riteneva che i servizi statali cercassero le persone scomparse.

“Pensavo che se uno si perde nella foresta, andassero a cercarlo. Ma la storia di Liza ha dimostrato che non lo fanno”, ha detto Sergeev.

Addestramento dei cani impegnati nelle ricerche. Fonte: Liza AlertAddestramento dei cani impegnati nelle ricerche. Fonte: Liza Alert

Dopo questo caso è emerso chiaramente che era necessaria una piattaforma che unisse i volontari impegnati nella ricerca di persone scomparse, e così sorse il gruppo di ricerca Liza Alert, ispirato al sistema americano Amber Alert.

Come sono organizzate le ricerche

Nei primi tre mesi del 2017, Liza Alert ha ricevuto 1.317 segnalazioni di persone scomparse. Le unità locali sono già presenti in molte città russe e i volontari spesso effettuano ricerche.

I volontari reagiscono in tempi rapidissimi alle segnalazioni di scomparsa. Fonte: Liza AlertI volontari reagiscono in tempi rapidissimi alle segnalazioni di scomparsa. Fonte: Liza Alert

Rbth ha parlato con Vladimir Rjabkov, rappresentante regionale di Liza Alert, per capire come il gruppo ricerchi le persone scomparse nella Russia centrale, per esempio qui nella regione di Samara (1.000 km a sudest di Mosca, ndr).

Parliamo con Vladimir a bordo della sua auto, che è piena di attrezzature di ricerca. Le telefonate ci interrompono costantemente e Vladimir non può evitare di rispondere – e se fosse qualche notizia su qualcuno degli scomparsi? A volte capita che gli passi accanto qualche persona con un volto che gli sembra di avere già visto. Subito va sul telefono per confrontarlo con le foto delle persone che mancano all’appello.

Le ricerche vengono condotte anche con l’ausilio di imbarcazioni. Fonte: Liza AlertLe ricerche vengono condotte anche con l’ausilio di imbarcazioni. Fonte: Liza Alert

Nella Regione di Samara Liza Alert è operativa dal 2014. Non ha un ufficio, e tutto il lavoro è fatto tramite Internet. Il principio cardine del gruppo, che lo differenzia dalla polizia, è la reazione immediata a ogni segnalazione: i volontari possono iniziare la ricerca il giorno stesso. Il secondo principio è che il gruppo non riceve assistenza finanziaria. Tutte le donazioni vengono fornite sotto forma di attrezzature di ricerca e di altri oggetti utili: walkie-talkie, torce elettriche, telefoni, bussole, carta, scotch, mezzi di trasporto, benzina e così via.

Le ricerche dei bambini sotto i 12 anni hanno sempre la priorità. Fonte: Liza AlertLe ricerche dei bambini sotto i 12 anni hanno sempre la priorità. Fonte: Liza Alert

“Non vogliamo che qualcuno possa pensare che lucriamo sulla ricerca delle persone scomparse”, spiegano i volontari.

L’organizzazione conta circa 40 volontari di ricerca fissi. Sono persone che  regolarmente si occupano di cercare le persone scomparse, spesso sacrificando il loro tempo e la loro famiglia. Tra di loro ci sono persone di varie età e professioni: studenti e pensionati, astrofisici e insegnanti.

Tatjana Pechenkova, 71 anni, ritrovata dai volontari, dopo essersi persa nel bosco. Fonte: Liza AlertTatjana Pechenkova, 71 anni, ritrovata dai volontari, dopo essersi persa nel bosco. Fonte: Liza Alert

“Lavoriamo solo con denunce già sporte alla polizia. L’anno scorso abbiamo avuto 390 casi”, dice Vladimir. “Abbiamo un accordo di condivisione di informazioni con la polizia, nonché con il servizio di informazione del Ministero delle Situazioni di Emergenza. Quando hanno bisogno del nostro aiuto per trovare qualcuno, ci chiamano e ci forniscono i dati della persona scomparsa”.

Dal momento che la Regione di Samara, come la Russia in genere, non ha un servizio dedicato alla questione delle persone scomparse, Liza Alert prende parte a ogni importante operazione di ricerca. Se la persona scompare in città, i volontari arrivano sul posto e affiggono ovunque volantini con la sua foto. Fanno domande alla gente e pubblicano le generalità su Internet.

Liza Alert cerca persone scomparse in molte regioni della Federazione Russa. Fonte: Liza AlertLiza Alert cerca persone scomparse in molte regioni della Federazione Russa. Fonte: Liza Alert

“La migliore fonte di informazioni sono le vecchiette sulle panchine, che sanno tutto di tutti. E anche le persone che hanno un cane e lo portano a spasso con regolarità. Chiamiamo anche gli ospedali. Il sistema sanitario russo è tale che quando i medici trovano persone per strada, non lo segnalano a nessuno”.

Ogni ricerca dura in media tre giorni. A volte le persone ricompaiono da sole. Una volta, è stata denunciata alla polizia la sparizione di un anziano, che era uscito di casa al mattino senza fare ritorno. A telefonare alla polizia era stata la figlia. Sua madre le aveva detto che il padre se ne era andato a passeggiare, ma non era più rientrato. La polizia arrivò a casa fece qualche domanda e poi chiamò Liza Alert.

Galina Kolotovkina, 80 anni, un’altra delle persone ritrovate grazie al lavoro dei volontari. Fonte: Liza AlertGalina Kolotovkina, 80 anni, un’altra delle persone ritrovate grazie al lavoro dei volontari. Fonte: Liza Alert

“Non appena ricevemmo la segnalazione dalla polizia, iniziammo la ricerche. Abbiamo stampato i volantini e pubblicato il post online. Abbiamo lavorato fino a tarda sera… Poi ci hanno detto che quando la figlia era tornata a casa aveva trovato suo padre nel letto. Si è scoperto che non era mai scomparso. Rientrando dalla passeggiata mattutina era salito al piano di sopra, si era buttato sul letto e addormentato come un sasso. La moglie non se ne era accorta. Questo significa che quando la polizia era in casa a fare le sue domande, il vecchio stava ronfando nella sua camera da letto”.

Come trovare le tracce in una foresta

Se la persona è scomparsa in una foresta, la ricerca viene condotta in modo leggermente diverso. Ai familiari si chiede se hanno idea su dove potrebbe essere andata, cosa ha detto prima di partire, qual è lo stato di salute e come reagisce alle situazioni di stress. Poi, i volontari si dividono in gruppi e battono la zona. Bisogna essere forti e preparati alle brutte sorprese.

Ogni ricerca dura in media tre giorni. Fonte: Liza AlertOgni ricerca dura in media tre giorni. Fonte: Liza Alert

“Una volta ritrovammo una persona che era andata nel bosco per raccogliere i funghi ed era scomparsa”, racconta Vladimir. “Abbiamo chiesto alla sua famiglia dove andasse abitualmente. Ci hanno indicato una zona. Abbiamo controllato, ma non era lì. Allora abbiamo domandato quale tipo di funghi esattamente fosse andato a cercare. Hanno risposto ‘i porcini’. Abbiamo interpellato degli esperti cercatori di funghi e ci hanno detto che lì dove stavamo cercando, i porcini non crescono, e che invece si possono trovare in un bosco a circa 30 chilometri da là. Ci siamo andati e abbiamo trovato il nostro nonnetto”.

Le ricerche proseguono anche durante la notte. Fonte: Liza AlertLe ricerche proseguono anche durante la notte. Fonte: Liza Alert

“Un’altra volta un uomo si era perso nella foresta mentre praticava la camminata nordica. I bastoni di questa disciplina lasciano un segno profondo dietro le orme, che sono invece meno visibili. Le abbiamo intercettate e seguite, ma non sapevamo che ci stavamo allontanando da lui, invece di avvicinarci. Si è poi scoperto che, ormai sfinito, dopo 12 ore nella foresta, aveva iniziato ad appoggiarsi sui bastoni, tenendoli davanti a sé, e quindi stava andando nella direzione opposta rispetto a quella che pensavamo…”

Elena Valjaeva (Khozina), 75 anni, ritrovata dai volontari. Fonte: Liza AlertElena Valjaeva (Khozina), 75 anni, ritrovata dai volontari. Fonte: Liza Alert

La ricerca dei bambini è molto difficile. Gli adolescenti fuggono da casa, e quelli più giovani dall’asilo o dalla scuola. Secondo le statistiche, scompaiono meno bambini che adulti, ma queste ricerche sono sempre le più complesse.

“Tutte le ricerche di bambini al di sotto dei 12 anni hanno la priorità assoluta”, dice Vladimir. “Anche se l’unità è già impegnata in una ricerca, nel caso di scomparsa di un bambino, una gran parte degli uomini viene reindirizzata su quel caso. I bambini sono spesso in difficoltà e c’è sempre la possibilità che la loro salute venga seriamente compromessa”.

I volontari dell’associazione Liza Alert tengono lezioni ai bambini. Fonte: Liza AlertI volontari dell’associazione Liza Alert tengono lezioni ai bambini. Fonte: Liza Alert

Chi aiuta?

Nella Regione di Samara i volontari ricevono scarsa assistenza da parte dello Stato, ma apprezzano ogni piccolo aiuto. Ad esempio, il Centro di Formazione di Medicina delle catastrofi presso il Ministero Regionale della Salute ha recentemente tenuto un corso di primo soccorso per i volontari di Liza Alert.

I bambini si mettono spesso nei guai e la loro ricerca è molto complicata. Fonte: Liza AlertI bambini si mettono spesso nei guai e la loro ricerca è molto complicata. Fonte: Liza Alert

Le aziende private aiutano di più. Ad esempio, gli operatori di telefonia mobile Beeline e Megafon forniscono ai volontari i telefoni e la compagnia aerea UTair offre loro biglietti aerei gratuiti quando l’unità deve effettuare una ricerca in un’altra regione. Anche i parenti degli scomparsi, per ringraziare, spesso donano delle attrezzature.

Ai bambini viene insegnato come agire in caso di emergenza. Fonte: Liza AlertAi bambini viene insegnato come agire in caso di emergenza. Fonte: Liza Alert

I volontari di Liza Alert sognano che un giorno la Russia si doti di un sistema unificato di ricerca delle persone scomparse: un centro che unisca volontari e servizi statali. Per ora, però, queste idee vengono solo discusse a parole e i volontari continuano a cercare gli scomparsi da soli. Anche perché, se non lo fanno loro, chi lo fa?

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