L’originale scrittore degli Urali Aleksej Ivanov lavora in disparte, ben lontano dai salotti letterari della capitale, e tutta la sua opera sembra essere al di fuori dell’agenda letteraria mainstream. Ogni suo nuovo romanzo è incredibilmente ricco di atmosfera e cinematografico, e infatti più di una volta i libri di Ivanov sono stati trasformati in film.
La gamma di temi, generi ed epoche storiche che lo scrittore ha abbracciato è davvero impressionante:
Una delle caratteristiche principali di Ivanov è il suo lavoro minuzioso con la lingua e l’attenta stilizzazione lessicale a seconda della particolare epoca. Se, ad esempio, scrive un romanzo sulle tribù siberiane medievali, il romanzo è necessariamente ricco di vocaboli tratti dalle lingue di questi popoli.
Salnikov è spesso definito “la principale scoperta letteraria degli anni Dieci del Duemila”. La fama allo scrittore e poeta degli Urali è arrivata nel 2016 con “La febbre dei Petrov e altri accidenti” (“Петровы в гриппе и вокруг него”), edito in italiano da Brioschi nella traduzione di Leonardo Marcello Pignataro. Si tratta di un romanzo che racconta come in una normale famiglia di provincia, la notte di Capodanno, tutti si ammalino improvvisamente di influenza e inizino ad avere allucinazioni in un delirio morboso con ricordi del passato, che sembrano rompere il confine dello spazio e del tempo.
Il romanzo è diventato un bestseller e i critici scrivono che anche Gogol e Bulgakov avrebbero applaudito Salnikov per la freschezza del linguaggio e la sua visione della letteratura.
Nel 2021, l’adattamento filmico di Kirill Serebrennikov di questo libro è stato presentato con successo al Festival di Cannes. Anche gli altri romanzi di Salnikov sono degni di nota:
E dopo la terribile commedia sullo sbirro degli Urali del suo libro “Otdel” (“Отдел”; ossia “Commissariato”), inedito in italiano, l’opera di Salnikov ha iniziato a essere paragonata ai leggendari film di Aleksej Balabanov.
Lo iamatologo Grigorij Chkhartishvili è autore di numerose traduzioni di opere della letteratura giapponese in russo (tra cui i romanzi di Yukio Mishima) e di un’ambiziosa pubblicazione in più volumi, la “Storia dello Stato russo” (“История Российского государства”), in cui cerca di liberare i fatti dalla presentazione ideologica degli storici del passato.
Ma, naturalmente, l’autore è più conosciuto con lo pseudonimo di Boris Akunin, perché è stato lui a dare vita al detective russo più amato dai lettori, Erast Fandorin. In una serie di circa 20 libri, l’affascinante aristocratico della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo salva una bella signora, o addirittura l’intera Russia. Indubbiamente la serie andrebbe letta per intero, ma i romanzi più particolari, che vi consigliamo sono:
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È lo scrittore russo più enigmatico, che nessuno vede dal vivo da vent’anni. Eppure ogni anno invia per e-mail al suo editore un nuovo romanzo, e ogni autunno i critici e i suoi numerosi fan discutono se sia brillante o mediocre. Ogni nuovo libro contiene sicuramente una satira sulle realtà moderne, che si tratti dell’iPhone, delle mascherine del covid o del femminismo, e non mancano mai elementi di distopia. Il titolo dell’ultimo romanzo vale da solo il prezzo del libro: “KGBT+”.
La grande fama di Pelevin è arrivata negli anni Novanta, quando ha scritto le sue opere principali:
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È un grande scrittore russo affermatosi nell’underground moscovita degli anni Ottanta che, secondo i critici, ha portato il concettualismo e la sots-art dalle arti visive alla letteratura. I suoi libri sono satira e distopia di grande impatto, e le profezie di alcuni di essi si sono sorprendentemente avverate quasi con esattezza. Nei suoi romanzi ricrea spesso un nuovo Medioevo prossimo venturo, collocando i suoi personaggi, ad esempio, in un futuro dopo la guerra nucleare, come nel romanzo “Doktor Garin” (“Доктор Гарин”; ossia “Il dottor Garin”), inedito in italiano.
Le sue trame sono provocatorie e scatenano varie persone, tanto che nel passato alcuni movimenti giovanili hanno persino organizzato manifestazioni con il rogo di citazioni tratte dai libri di Sorokin. Sorokin ha risposto con il romanzo “Manaraga. La montagna dei libri” (“Манарага”), edito in italiano da Bompiani nella traduzione di Denise Silvestri, in cui i libri sono il combustibile con cui gli chef preparano costosi pasti per i ricchi.
Tra le altre opere significative di Sorokin:
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Il romanzo d’esordio di Guzel Jakhina, “Zuleika apre gli occhi” (“Зулейха открывает глаза”), edito in italiano da Salani e da Tea nella traduzione di Claudia Zonghetti, è diventato un vero e proprio bestseller. Dopo aver raccolto materiali d’archivio sulla deportazione dei tatari in Siberia sotto Stalin, l’autrice ha reinterpretato liberamente il materiale in narrativa, combinandolo con i ricordi della propria nonna. Da un lato, si tratta di un libro sulle terribili repressioni, dall’altro sul fatto che anche in condizioni terribili una persona può trovare se stessa, la sua strada e costruire la sua vita. Nel 2020 è stata realizzata una serie televisiva basata sul libro, che però ha suscitato scandalo e malcontento tra i rappresentanti della comunità musulmana del Tatarstan.
Mentre i lettori divorano i romanzi cinematografici di Guzel Jakhina (diplomatasi presso il dipartimento di sceneggiatura della Scuola di cinema di Mosca), i critici rimproverano all’autrice di sfruttare temi volutamente delicati. Anche i due romanzi successivi della Jakhina toccano alcune delle tematiche più scottanti della storia sovietica:
Dottore in filologia, allievo di Dmitrij Likhachjov ed esperto di letteratura dell’antica Russia, Vodolazkin è diventato uno degli autori russi contemporanei più popolari e riconosciuti. Inoltre, i suoi romanzi sono stati tradotti in decine di lingue.
Il romanzo che è diventato un bestseller e ha portato grande fama a Vodolazkin è “Lauro” (“Лавр”), edito in italiano da Elliot nella traduzione di Emanuela Bonacorsi e Nodar Ladaria. Il libro racconta la storia di un giovane medievale che ha perso la donna amata. Incapace di affrontare il lutto, dedica la sua vita a servire Dio e intraprende una sorta di odissea spirituale attraverso il Paese. Rinnega i propri desideri, serve il popolo e diventa uno jurodivyj, uno “stolto in Cristo”, curando persino le malattie. La critica internazionale ha convenuto che questo sia uno dei migliori libri su Dio degli ultimi tempi.
Tutti i libri di Vodolazkin sono molto diversi tra di loro e molto particolari, ma hanno una cosa in comune: esplorano il passato e il presente, la questione della storia e il flusso del tempo. Tra questi:
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Oggi Prilepin è un politico, un personaggio pubblico, un presentatore televisivo ma, naturalmente, rimane soprattutto un importante scrittore. Inoltre, la sua energia creativa si riversa nella registrazione di canzoni con musicisti rap o nella gestione del dipartimento di letteratura del Teatro d’Arte Gorkij di Mosca. Oggi si dedica sempre più alla saggistica, scrivendo anche biografie di scrittori, tra cui quella monumentale di Esenin.
Ha iniziato come ufficiale dei corpi speciali Omon di Rjazan e i suoi racconti e romanzi erano prose sulla vita e i costumi della gente comune. Molti di essi erano basati sulla sua stessa biografia. Eccone alcuni:
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Cresciuta in una famiglia di medici, a soli 15 anni lavorava già come infermiera in un reparto di oncologia, dove ha visto “la vera e terribile sofferenza umana”. In seguito ha ricevuto una formazione letteraria e di traduzione e per molti anni è stata redattrice della rivista maschile “XXL”. Dopo la sua chiusura della testata, ha iniziato a scrivere libri e oggi può essere considerata una continuatrice della tradizione del grande romanzo russo. In molte delle sue opere si possono osservare i tratti della buona prosa classica, ad esempio:
La casa editrice Voland ha pubblicato in italiano, nella traduzione di Corrado Piazzetta, anche “Bezbozhnyj pereulok” con il titolo di “Malia d’Italia”.
Il metodo di Ljudmila Ulitskaja consiste nell’osservare la vita di diverse generazioni di una famiglia sullo sfondo degli eventi storici. L’autrice si occupa di come la politica e il regime al potere (soprattutto totalitario) influenzino il destino di una persona. Ulitskaja propaganda letteralmente i valori umanistici e l’amore.
La scrittrice ha annunciato che da lei non ci si devono più aspettare grandi romanzi, ma i lettori sperano almeno in una raccolta di racconti, e nel frattempo rileggono i più importanti tra quelli pubblicati in precedenza:
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