Evgenij Vodolazkin (1964-) è un nome importante nell’olimpo letterario russo. Ogni suo nuovo libro attira l’attenzione di lettori e critici. Di professione, Vodolazkin è filologo e storico, specializzato nella Russia medievale. È stato allievo del leggendario accademico Dmitrij Likhachjov (1906-1999).
Tutti i libri di Vodolazkin sono molto diversi e autentici, ma hanno una cosa in comune: indagano il passato e il presente e la questione del tempo nella sua prospettiva storica. Ecco cinque dei suoi libri che vi consigliamo vivamente di leggere!
Solovjov è uno studente post-laurea degli anni Novanta che scrive una tesi sul generale Larionov dell’Armata Bianca e sul suo destino durante la Rivoluzione bolscevica e la Guerra civile in Russia. Il ruolo di Larionov nella guerra ha molto a che fare con la Crimea. Solovjov parte per la penisola per una conferenza dedicata alla vita del generale. Stranamente, i destini del generale della Guerra civile e di uno studente degli anni Novanta si intrecciano.
Il romanzo ironizza su tutte le ricerche accademiche e le conferenze, che l’autore Vodolazkin conosce per esperienza diretta.
Al momento “Solovjov i Larionov” (“Соловьёв и Ларионов”; “Solovjov e Larionov”) non è tradotto in italiano.
La struttura del romanzo ricorda l’agiografia di un santo. Ambientato nella Russia del XV secolo, in preda al dolore per la perdita della donna amata, un giovane di nome Arsenij dedica la sua vita a pregare Dio e compie un’intera odissea spirituale. Prendendo il nome di Lauro, il personaggio diventa un monaco e poi uno stolto in Cristo, senza prendersi cura di sé. Vaga per la Russia e per il mondo, va in pellegrinaggio a Gerusalemme e, infine, si stabilisce come monaco eremita in una foresta, dove accoglie e cura i malati.
Evgenij Vodolazkin, filologo ed esperto di letteratura russa medievale, ha scritto un romanzo estremamente insolito e autentico che ha finito per diventare un bestseller in Russia. Il suo libro è ricco di dialoghi e dettagli in russo antico, per cui lo scrittore è stato soprannominato “l’Umberto Eco russo”.
In italiano “Lauro” (“Лавр”; “Lavr”) è edito da Elliot, nella traduzione di Emanuela Bonacorsi e Nodar Ladaria.
Come parte di un esperimento, il protagonista del romanzo è stato letteralmente congelato in un laboratorio segreto nel gulag delle Solovkí, per poi essere scongelato e riportato in vita negli anni Novanta. Mentre cammina per le strade della sua Leningrado, ora San Pietroburgo, è sconvolto da tutto ciò che è cambiato, persino dagli odori e dai suoni. Alla fine, incontra la nipote di una donna che un tempo amava e scopre che sono molto simili…
Questa è un’altra riflessione dello storico Vodolazkin su come l’epoca influenzi la vita delle persone. Riuscirà un uomo dell’inizio del XX secolo a vivere una nuova vita sotto nuove leggi, diversi decenni nel futuro?
In italiano “L’aviatore” (“Авиатор”; “Aviátor”) è edito da Brioschi, nella traduzione di Leonardo Marcello Pignataro.
Il protagonista, Gleb Janovskij, è un famoso musicista e chitarrista virtuoso. All’apice della sua carriera, perde la capacità di suonare a causa del morbo di Parkinson. Consapevole che presto non sarà più in grado di esibirsi, cerca di ricordare la sua vita e, inoltre, di salvare la memoria che potrebbe presto scomparire.
I dolci ricordi dell’infanzia nella Kiev sovietica, la giovinezza e gli studi a Leningrado, l’incontro con il suo primo amore e, infine, la perdita del senso di una grande patria dopo il crollo dell’Unione Sovietica… Essendo di mezza età, Gleb deve riconoscere che la sua vita precedente è perduta e imparare a trovare un nuovo significato per l’esistenza…
In italiano “Brisbane” (“Брисбен”; “Brisben”) è edito da Brioschi, nella traduzione di Leonardo Marcello Pignataro.
Molti anni di studio delle cronache hanno portato Vodolazkin a inventare la propria cronaca di un’isola immaginaria. Il tempo passa, guerre e pandemie si susseguono e altri eventi cambiano, così come i governanti. Alcuni di loro ricordano amaramente personaggi storici reali, ma sono solo simbolici. L’unicità è data dal fatto che tutta questa storia è commentata dal principe Partenius e dalla principessa Ksenia, che hanno più di 300 anni e sono gli unici testimoni viventi di tutti gli eventi.
Così, quando guardiamo alla storia particolare di un certo luogo dal Medioevo ai tempi moderni, sembra che il progresso sia solo un mito e che in realtà nulla cambi, soprattutto gli esseri umani. Vodolazkin ironizza anche sul modo in cui questa storia viene costantemente riscritta, in base a ogni epoca politica corrente.
Al momento “Opravdánie óstrova” (“Оправдание Острова”; ossia “La giustificazione dell’isola”) non è tradotto in italiano.
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