Quindici citazioni tratte dai libri russi che vi faranno riflettere sul senso della vita

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La letteratura russa è intrisa di vita, osservata e raccontata. Abbiamo selezionato per voi alcuni aforismi profondi sull’amore, la bellezza, il coraggio, l’idiozia…

Dai racconti antichi ai romanzi contemporanei, abbiamo preparato una selezione di aforismi che sintetizzano il pensiero e le riflessioni degli autori russi. Molti di questi libri fanno ancora oggi parte del programma scolastico e sono immancabili sulle librerie dei russi. Li avete letti anche voi? 

1 / “L’amore, ho pensato, è più forte della morte e della paura della morte. Solo sull’amore si regge la vita, e grazie all’amore si muove”

“Il passero” in “Senilia. Poesie in prosa” (1878-1882) di Ivan Turgenev (1818-1883)

2 / “Una persona è come un romanzo: non si sa come andrà a finire fino all’ultima pagina. Altrimenti non varrebbe neanche la pena leggerlo”

“Noi” (1920) di Evgenij Zamjatin (1884-1937)

3 / “– Dio esiste?

– Se ci credi, esiste. Se non ci credi, non esiste. Esiste ciò in cui credi…”

“Bassifondi” o “L’albergo dei poveri” (1902) di Maksim Gorkij (1868-1936)

4 / “La verità reale è sempre inverosimile. Per rendere la verità più verosimile, bisogna assolutamente mescolarvi della menzogna. La gente ha sempre fatto così”

“I demoni” (1871-72) di Fjodor Dostoevskij (1821-1881)

5 / “Mi sembra che il sorriso costituisca da solo ciò che si dice la bellezza di un viso: se un sorriso aggiunge fascino a un viso, il viso è bello; se non lo cambia, il viso è ordinario; se lo rovina, il viso è brutto”

“Infanzia” (1852) di Lev Tolstoj (1828-1910)

6 / ​​“Se un uomo tace, significa che non ritiene necessario parlare. E se non lo ritiene necessario, vuol dire che non bisogna. E quando ne avrà voglia, sarà lui stesso a raccontare. Non c’è bisogno di tirare un uomo per la lingua”

“Il figlio del reggimento” (1944) di Valentin Kataev (1897-1986)

7 / ​​“Niente di strano a voler essere liberi e felici. È il desiderio più naturale e meno eroico di questo mondo. È strano invece che ci sia della gente che non ha questo desiderio”

“Che fare?” (1862-63) di Nikolaj Chernyshevskij (1828-1889)

8 / “Ogni incontro pesa più di un commiato. Prima dell’incontro c’è il vuoto, il niente, ma dopo la separazione il vuoto non esiste più. Dopo essersi incontrati una volta, è impossibile separarsi del tutto”

“Lauro” (2012) di Evgenij Vodolazkin (1964-)

9 / “La maggior parte delle persone considera irrisolvibili i problemi la cui soluzione gli piace poco”

“La valigia” (1986) di Sergej Dovlatov (1941-1990)

10 / “L’uomo ha bisogno di soldi per non dover più pensare a loro”

“Picnic sul ciglio della strada” (1972) di Arkadij Strugatskij (1925-1991) e Boris Strugatskij (1933-2012)

11 / “Tutto questo mondo è una barzelletta che il Signore Dio ha raccontato a se stesso”

 “Il mignolo di Buddha” (1996) di Viktor Pelevin (1962-)

12 / “Purtroppo, il coraggio è troppo spesso il risultato di una svalutazione della vita, proprio come la codardia è sempre il risultato di una ingannevole esagerazione del suo valore”

“Conigli e boa” (1982) di Fazil Iskander (1929-2016)

13 / ​​“Senza peccato non si può, mia cara: viviamo nel mondo”

“L’uragano” (1859) di Aleksandr Ostrovskij (1823-1886)

14 /  “Quando un uomo si innamora, è come una suola che, quando la immergi nell’acqua, se poi la vuoi piegare, si piega”

“Mirgorod” (1835) di Nikolaj Gogol (1809-1852)

15 / “Gli idioti sono in generale molto pericolosi, e non perché siano necessariamente malvagi (nell’idiota la malvagità o la bontà sono qualità del tutto indifferenti), ma perché sono estranei a tutte le considerazioni e tirano dritto senza badare a ostacoli, come se la strada che hanno preso appartenesse solo a loro”

“Storia di una città” (1870) di Mikhail Saltykov-Shchedrin (1826-1889)

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