1 / Parco Zaryadye, Mosca
Per molto tempo questa vasta area vicino al Cremlino è rimasta un cantiere vuoto e recintato. In epoca sovietica qui sorgeva l’enorme hotel “Rossija”, demolito nel 2010. Una volta presa la decisione che qui sarebbe nato un nuovo parco, fu indetto un concorso internazionale, vinto dallo studio di progettazione americano Diller Scofidio + Renfro, che completò la sistemazione dell’area nel 2017, in occasione dell’850º anniversario della città di Mosca.
Il parco è diviso in zone naturali e climatiche che richiamano quelle della Russia, replicate con l’aiuto delle piante e del design paesaggistico. Qui si trovano sia boschi di conifere sia la tundra con muschi e licheni, nonché prati, steppe e boschetti di betulle. Ci sono anche un museo sotterraneo, una grotta di ghiaccio e una sala per concerti sia all’aperto che al chiuso, sotto una cupola di vetro. Tuttavia, l’attrazione principale è il ponte panoramico che è letteralmente sospeso sopra il fiume Moscova.
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2 / Lakhta Center, San Pietroburgo
La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, uno dei primi edifici costruiti nella città, era fino a poco tempo fa l’edificio più alto di San Pietroburgo con i suoi 122,5 metri di altezza, guglia inclusa. Tuttavia, nel 2018 si è presentato un poderoso rivale: il Lakhta Center, alto 462 metri, che attualmente è l’edificio più alto della Russia e dell’Europa, nonché il grattacielo che si trova più a nord del mondo! Il progetto è stato sviluppato dallo studio di architettura britannico RMJM.
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3 / Moschea Qol-Şärif, Kazan
Questa moschea è stata ufficialmente inaugurata nel 2005, in occasione del millesimo anniversario di Kazan. La sua costruzione rende omaggio alla storia e alla cultura del Tatarstan. Un tempo, nel centro di Kazan sorgeva una storica moschea, ma nel 1552 fu distrutta dalle truppe di Ivan il Terribile che avevano conquistato la città. Molti difensori morirono, tra cui anche l’imam Qol-Şärif, in onore del quale è stata chiamata questa nuova moschea. Le decorazioni interne sono ornate con granito, marmo, vetrate e stucchi con decorazioni dorate che rimandano all’immagine della Corona di Kazan di Ivan il Terribile, realizzata dopo la conquista della città da parte dello zar.
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4 / Ponti Zolotoj e Russkij, Vladivostok
Nel periodo sovietico Vladivostok è stata per tanto tempo una città militare portuale chiusa, ma dopo il crollo dell’Urss l’ingresso è stato consentito a tutti, inclusi i turisti stranieri. L’apice di questa apertura è stato raggiunto nel 2012, quando si è tenuto il summit dell’Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) sull’Isola Russkij.
Proprio per questa occasione sono stati costruiti il grandioso ponte strallato Russkij, che collega la città all’isola, e il ponte che attraversa la Baia Zolotoj Rog. Adesso entrambi sono diventati i biglietti da visita della città e il ponte Russkij è perfino stato impresso sulle banconote da 2000 rubli.
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5 / Palazzo del Khambo Lama Itigelov, Buriazia
L’Ivolginskij Datsan è un monastero che si trova nella Repubblica di Buriazia ed è uno dei centri del buddismo in Russia. Venne costruito nel 1945, quando il potere sovietico allentò un po’ la presa dopo anni di lotta alla religione, e gradualmente gli sono stati poi affiancati altri templi e strutture. Nel 2002 è stata portata nel datsan un’importante reliquia, ovvero il corpo perfettamente conservato del lama Dashi-Dorzho Itigelov, che nel 1927 si era seduto a meditare nella posizione del loto, raggiungendo, secondo la dottrina buddista, il Nirvana. Il suo corpo è tutt’oggi nella stessa posizione e nel 2008 è stato costruito un luogo sacro a parte per lui, ovvero il palazzo del Khambo Lama Itigelov.
6 / Parco Olimpico, Sochi
Nel 2014 si è verificato un evento unico: le Olimpiadi invernali si sono svolte in un’area subtropicale. A Krasnaja Poljana, cittadina di montagna, è stata costruita un’inconfondibile infrastruttura sciistica e tra i monti è stata anche realizzata una nuova strada che è veramente un miracolo dell’ingegneria. Vicino al mare, poi, è stato costruito il Parco Olimpico, con diversi stadi e palazzetti del ghiaccio, anche se l’attrazione principale di questa zona è la fontana danzante a ritmo di musica. E tutto ciò con il mare e le palme sullo sfondo! Nel 2018 lo stadio olimpico Fisht ha anche ospitato sei partite del Campionato mondiale di calcio, svoltosi in Russia.
7 / Cattedrale sul sangue, Ekaterinburg
In Russia, dopo il crollo dell’Urss, si è iniziato a riconsiderare il passato storico e gli errori del governo sovietico. Particolare attenzione è stata rivolta alla memoria della famiglia assassinata dell’imperatore Nicola II. Sul sito di Casa Ipatjev a Ekaterinburg, nel cui seminterrato si consumò la tragedia, è stata costruita all’inizio degli anni Duemila la Cattedrale sul sangue, dedicata allo zar e ai membri della sua famiglia – che sono stati santificati – e a tutti i santi martiri della Russia. Oggi, questa chiesa ortodossa in stile neobizantino è una delle principali attrazioni della città.
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8 / Parco artistico “Nikola-Lenivets”, oblast di Kaluga
Questo parco, che contiene opere di land art create con materiali naturali locali, è stato aperto nel 2010 nell’oblast di Kaluga grazie agli sforzi dell’artista Nikolaj Polisskij. Qui si tiene praticamente ogni anno il festival chiamato “Arkhstojanie”, al termine del quale ogni volta compaiono nel parco sempre più installazioni architettoniche, considerabili come vere e proprie opere d’arte.
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9 / Memoriale di Rzhev, oblast di Tver
A giugno del 2020 è stato inaugurato, nella oblast di Tver, il memoriale dedicato ai soldati caduti nella Battaglia di Rzhev, una delle più sanguinose della Seconda guerra mondiale. Da ottobre 1941 a marzo 1943 l’Armata Rossa subì qui la perdita di 1,3 milioni di persone tra morti, feriti, dispersi e catturati. Al centro del memoriale si erge una statua di bronzo alta 25 metri raffigurante un soldato sovietico la cui divisa si sta “trasformando” in uno stormo di gru. Si tratta di un citazione di “Zhuravlí”, una delle più famose e sentite canzoni di guerra, scritta da Rasul Gamzatov (originariamente come poesia) e musicata da Jan Frenkel: “Mi sembra a volte che i soldati/ che non sono tornati dai campi insanguinati/ non siano rimasti in quella terra/ ma si siano trasformati in bianche gru…”
10 / Rybnaja derevnja, Kaliningrad
Negli anni Duemila, non lontano dall’Isola di Kant, dove si trova la cattedrale, una delle più importanti attrazioni della città, è stata costruita questa intera area turistica. Fino alla Seconda guerra mondiale, Kaliningrad faceva parte del territorio della Prussia e aveva il nome di Königsberg, ed è per questo che il nuovo “villaggio” riflette nelle tonalità lo stile architettonico storicamente prussiano. Il nome, invece, rispecchia il passato da pescatori degli abitanti di questa località. Nel “villaggio dei pescatori” ci sono alberghi con design insoliti, ristoranti di pesce e anche una passeggiata attrezzata lungo il fiume Pregel.
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