A quali trucchi sono pronti a ricorrere gli abitanti delle città dell’Anello d’Oro pur di trattenere i turisti più a lungo! A Pereslavl-Zalesskij (140 chilometri a nordest di Mosca; 38.700 residenti) hanno aperto un museo praticamente in ogni casa.
Il Museo del ferro da stiro, il Museo delle teiere, il Museo del tè, il Museo del kvas, il Museo dei balocchi russi “Petrushka”, il Museo dell’inventiva e della prontezza d’ingegno, il Museo… beh, insomma, avete capito. Potremmo prendere in giro gli abitanti della città e supporre che qui si annoino parecchio… Ma non è così. A Pereslavl si sono decise nei secoli le sorti della Russia!
Pereslavl venne fondata dalla stessa persona che fondò Mosca: il principe Jurij Dolgorukij. Questa città apparve solo cinque anni dopo l’attuale capitale russa, nel 1152. La Cattedrale della Trasfigurazione risale a quello stesso anno.
La casa museo Berendei
Legion MediaPereslavl inizialmente si chiamava Perejaslavl, in onore di una delle città più antiche della Rus’ di Kiev, Perejaslavl-Russkij (oggi Perejaslavl-Khmelnitskij, nella regione di Kiev, in Ucraina). E l’attributo Zalesskij è dovuto al fatto che si trova nello “zalesje”, ovvero, “al di là della foresta”. Zalesje veniva chiamata nell’antichità tutta la regione compresa tra i fiumi Volga e Okà, ossia la Rus’ nordorientale.
Era il periodo del frazionamento territoriale feudale e Dolgorukij pensò a Pereslavl come alla capitale capace di unire i principati della Rus’ nordorientale, ovvero le più potenti e ricche Vladimir, Murom, Rjazan e altre. Era un piano ambizioso! Per questo, Dolgorukij versò enormi quantità di denaro per far crescere la sua creatura, e costruì una grande città dove un tempo non c’erano che paludi…
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1157, la città perse importanza e finì sotto la sfera d’influenza di Mosca, ma fu testimone di talmente tanti avvenimenti storici, che fa paura pensarci. Tanto per iniziare, venne diverse volte saccheggiata dalle armate tataro-mongole dell’Orda d’Oro.
Poi il principe Demetrio di Russia (Dmitrij “Donskoj”; del Don) convocò qui i principi russi per riunirli contro l’Orda e con successo li guidò nella Battaglia di Kulikovo (1380).
La Piazza Rossa della città con il mezzobusto di Aleksandr Nevskij e la Cattedrale della Trasfigurazione
Legion MediaA una delle devastazioni della città è legata una bella leggenda. Pare che nel 1382, quando il Khan Toktamish mise a ferro e fuoco il centro cittadino e il Monastero Goritskij, dove in quel momento era venuta in pellegrinaggio la moglie di Dmitrij Donskoj, Evdokija, gli abitanti di Pereslavl l’abbiano messa miracolosamente in salvo: diverse persone portarono la principessa su una piccola barca al centro del Lago Pleshcheevo, e la nebbia la nascose agli occhi dei tatari. Più tardi Evdokija restaurò a sue spese il monastero, che potete ancora ammirare a Pereslavl.
Il monastero della Dormizione di Goritsky
Belliy/WikipediaQui è nato Aleksandr Nevskij (1221-1263), eroe della celebre Battaglia del lago ghiacciato, combattuta il 5 aprile 1242 sul Lago dei Ciudi, presso l’attuale confine fra Russia ed Estonia, contro i teutonici e immortalata anche in un celebre film di Sergej Eizenshtejn. In onore di Nevskij, sulla Piazza Rossa di Pereslavl è stato eretto un monumento e nel XVIII secolo è stata costruita la Chiesa che porta il suo nome, ancor oggi attiva.
Adesso è difficile da immaginare, ma fu proprio qui che Pietro il Grande costruì, a quanto pare lavorandoci lui stesso, la prima nave di quella che poi sarebbe diventata la gloriosa flotta russa, e lui stesso comandò le esercitazioni di un’intera flottiglia. Ed era nel 1692, oltre dieci anni prima della posa della prima pietra di San Pietroburgo!
Il lago Pleshcheyevo
Legion MediaIl “Fortuna” si è conservato fino ai nostri giorni, e potete vedere questa imbarcazione nel Museo del botik di Pietro I.
Un'imbarcazione di Pietro il Grande
Belliy/WikipediaOggi sul Lago Pleshcheevo si praticano kitesurfing e surf. Qui le condizioni atmosferiche, con vento frequente, sono tali da essere ideali tanto per le manovre navali di Pietro il Grande che per gli appassionati di questi sport acquatici.
Il museo delle locomotive
Legion MediaNon lontano dalla città, ma ben distante da qualsiasi linea ferroviaria, nel bel mezzo di un fitto bosco c’è il Museo ferroviario di Pereslavl. Se viaggiate con i bambini, ne saranno sicuramente entusiasti, perché qui ci sono locomotive e vagoni di tutte le epoche e ci si può entrare dentro!
Ma la cosa più divertente è fare un giro su una draisina ferroviaria, un carrello a propulsione manuale, con il quale potrete percorrere ben tre chilometri, fino alla fine dei binari.
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