Una delle gemme del cinema mondiale, “Aleksandr Nevskij” di Sergej Eizenshtejn ricorda la vittoria storica del principe russo Aleksandr Nevskij sui cavalieri tedeschi dell’Ordine Teutonico nella Battaglia del lago ghiacciato del 1242.
Il film, girato nel 1938, descrive gli eventi del XIII secolo, ma strizza anche l’occhio al presente pre bellico: attenti tedeschi ad attaccare la Russia!
Questo grandioso adattamento cinematografico in quattro parti del romanzo di Lev Tolstoj raffigura le battaglie delle guerre napoleoniche, tra cui Austerlitz (1805) e Borodino (1812).
Le riprese hanno richiesto oltre sei anni di lavoro e coinvolto decine di migliaia di soldati dell’esercito sovietico, compreso un reggimento di cavalleria cinematografica appositamente istituito.
“Guerra e pace” di Sergej Bondarchuk è stato un grande successo in tutto il mondo e ha vinto l’Oscar nel 1969.
Ambientato durante la guerra russo-turca (1877-1878), il film segue le avventure dell’investigatore Erast Fandorin, che ha il compito di scovare una spia ottomana infiltrata nell’esercito russo. Il destino dell’intera guerra è sulle sue spalle.
Questo film simbolo sovietico racconta la vita di due amici che vivono vari conflitti, da oltre 40 anni. Questi includono la Guerra civile russa e quella spagnola, la Grande guerra patriottica e la Seconda guerra sino-giapponese.
Si crede che “Ofitsery”, di Vladimir Rogovoj, abbia instillato in innumerevoli giovani sovietici il desiderio di dedicare la loro vita all’esercito.
La prima coproduzione russa-bielorussa racconta la storia della prima roccaforte sovietica che si trovò di fronte all’invasione tedesca, e ritrae la tragedia e l’eroismo dei soldati sovietici. L’Armata Rossa, pur in grande inferiorità di uomini e mezzi, combatté con le unghie e con i denti per difendere la Fortezza di Brest, in un disperato tentativo di impedire ai nazisti di avanzare.
Questo film di guerra di Sergej Bondarchuk segue le vite di diversi soldati sovietici di un reggimento di fanteria costretto a ritirarsi a Stalingrado durante l’estate del 1942, uno dei periodi più difficili della Grande Guerra Patriottica.
È la fine dell’estate del 1943 nell’Ucraina orientale e le truppe sovietiche si preparano ad attraversare il Dnepr. Nei cieli l’aviazione sovietica si trova a contrapporsi alla Luftwaffe. Con i giovani piloti che muoiono ogni giorno, quelli che vivono per un’altra settimana sono già considerati “vecchi”.
Nel 1942, in Carelia, dietro le prime linee vengono schierati due plotoni antiaerei. Improvvisamente, un’enorme unità di paracadutisti tedeschi appare nella foresta. Solo i plotoni antiaerei possono fermarli. Il problema è che sono tutte donne. Ma sapranno come farsi valere.
Il film descrive esercitazioni dell’esercito sovietico su larga scala, tra truppe aviotrasportate designate come esercito “del Nord” e “del Sud”. Il comandante di quest’ultimo ha designato tre ricognizioni da condurre dietro le linee nemiche (del nord), ma ne deriva il caos. Il film è stato seguito da un sequel chiamato “Otvetnyj Khod”/ “Hit Back” (1981), in cui i paracadutisti sono affiancati dalla Morskaja Pechota, la Fanteria di Marina russa.
Uno dei migliori film di guerra del cinema russo post-sovietico, la pellicola di Fjodor Bondarchuk è dedicata alla guerra sovietica in Afghanistan. Nonostante si discosti dalla realtà, il film descrive perfettamente la vita quotidiana dei soldati sovietici in Afghanistan poco prima che l’Unione Sovietica si ritirasse dal Paese.
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