Cinque attori russi che hanno recitato parti importanti in serie tv e film britannici

Cultura
MARIA TOKMASHEVA
La nuova serie di Channel 4 “The Undeclared War” racconta di un futuro non troppo lontano in cui le forze dell’intelligence britanniche combattono contro gli hacker russi. Uno dei ruoli principali della serie è stato interpretato dal giovane attore russo German Segal. Ma non è il solo ad aver fatto bella figura sui set d’Oltremanica

1 / German Segal – “The Undeclared War”

Diplomato alla Scuola del Teatro d’Arte di Mosca, German Segal, nato a Izhevsk nel 1995, si era finora dovuto accontentare di parti minori in film e serie tv in Russia. Il ruolo nella serie britannica in 6 puntate “The Undeclared War” (ossia: “La guerra non dichiarata”), in onda dal 30 giugno 2022 su Channel Four, può essere definita una vera svolta per lui. La serie thriller è ambientata nel futuro prossimo; nella primavera del 2024, un anno dopo le dimissioni di Boris Johnson (gli autori hanno fatto solo un piccolo errore temporale…). Alla vigilia delle elezioni, i servizi britannici, compresi quelli di intelligence, sono bersaglio di attacchi hacker. Un tirocinante della Special Branch scopre, attraverso un codice, una pista che conduce agli hacker russi e a una “fabbrica di troll” che cerca di influenzare le elezioni.

Il personaggio interpretato da German Segal è l’hacker russo di formazione britannica Vadim Trusov, che proviene da una famiglia benestante e va a lavorare per la “fabbrica dei troll” per mettere da parte i soldi per la sua istruzione. Non vuole fare il programmatore, nonostante il suo indubbio talento. Sogna di diventare un pittore. Ma deve scendere a compromessi con la sua coscienza per realizzare questo sogno. 

2 / Grigorij Dobrygin – “Il traditore tipo” (“Our Kind of Traitor”)

La svolta nella carriera di questo attore nato nel 1986 a Viljuchinsk, in Kamchatka, si è avuta nel 2010, quando in Russia è uscito il film di supereroi “Chjornaja molnja”/“Black Lightning”, prodotto da Timur Bekmambetov, e, un paio di mesi dopo, al Festival di Berlino è stata proiettata la pellicola Aleksej Popogrebskij “Kak ja provjol etim letom”/“How I Ended This Summer”. La critica straniera vi ha trovato echi di Tarkovskij e la giuria della Berlinale vi ha visto il miglior protagonista maschile. Dobrygin ha condiviso questo premio con il collega Sergej Puskepalis (1966-). È stato proprio allora che l’ancora giovane attore russo è stato notato da produttori e registi stranieri. Così, nel 2014 ha recitato nel film di Anton Corbijn “La spia - A Most Wanted Man” (coprodotto da Regno Unito, Germania e Stati Uniti) e nel 2016 nella pellicola di spionaggio britannica “Il traditore tipo“ (Titolo originale: “Our Kind of Traitor”) di Susanna White. 

Entrambi i film sono basati sulle opere di John Le Carré, e in entrambi Dobrygin ha interpretato il ruolo di un russo ambiguo. Nel film della White veste i panni del boss della mafia russa all’estero Petrov, soprannominato Principe Kolja, che si sbarazza dei compatrioti di vecchia data, solo che non tutti sono pronti a questo nuovo ordine e cercano di passare informazioni compromettenti all’MI-6. L’oligarca russo e ladro nella legge che va in questa direzione è interpretato dallo svedese Stellan Skarsgård (lo Shcherbina della miniserie Hbo “Chernobyl”), e l’agente dell’MI6 da Damien Lewis.

3 / Svetlana Khodchenkova – “La talpa” (“Tinker Tailor Soldier Spy”)

John Le Carré, cultore delle storie della Guerra Fredda, è stato il traghettatore verso il mondo del cinema britannico per molti attori russi. Nel 2011, ad esempio, il regista svedese Thomas Alfredson, con Harry Oldman, ha diretto “La talpa” (titolo originale: “Tinker Tailor Soldier Spy”), presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. È stato coprodotto da Gran Bretagna, Francia e Germania, e uno dei ruoli è stato interpretato dall’attrice russa Svetlana Khodchenkova (nata a Mosca nel 1983). 

Il personaggio di Irina è un personaggio episodico, ma importante per la trama. È stata lei a dire all’MI6 della “talpa”. Per la Khodchenkova il debutto all’estero è stato una pietra miliare nella sua carriera. Dopo “La talpa”  ha partecipato al film “Wolverine: l’immortale”, dove ha interpretato Ophelia Sarkissian/Viper, una dottoressa nemica di lunga data di Wolverine (interpretato da Hugh Jackman). 

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4 / Aleksej Serebrjakov – “McMafia”

Aleksej Serebrjakov (nato a Mosca nel 1964) è diventato noto al pubblico internazionale nel 2014, dopo il film “Leviathan” di Andrej Zvjagintsev. Il film è stato presentato al Festival di Cannes, dove ha vinto il premio per la Migliore sceneggiatura e ha portato a casa anche il Golden Globe. In “Leviathan”, Serebrjakov ha interpretato il ruolo del protagonista: il meccanico d’auto Nikolaj Sergeev, che non vuole cedere la sua terra, la sua officina e la sua casa per due soldi allo “Stato”, che ha le sembianze di un sindaco corrotto, ed entra quindi in aperto conflitto con il potere. 

Molti spettatori, sia in Russia che all’estero, ricordano il personaggio di Serebrjakov non solo per la sua lotta per avere giustizia, ma anche per le sue scene di consumo smodato di vodka. Con la bottiglia in mano è migrato anche nella serie televisiva britannica “McMafia”, uscita all’inizio del 2018. Qui interpreta l’oligarca latitante Dmitrij Godman, padre di Alex (interpretato da James Norton). Godman è tormentato dalla nostalgia di casa, tanto che non solo l’affoga con l’alcol, ma è disposto a “dare tutti i soldi al Cremlino” per ottenere il diritto di tornare in Russia. Ma questi piani non sono destinati a realizzarsi. 

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5 / Jurij Kolokolnikov – “Il Trono di Spade” (“Game of Thrones”)

Forse non tutti lo sanno, ma il progetto più popolare della HBO e la serie principale del decennio, “Il Trono di Spade” (titolo originale: “Game of Thrones”) è girata in coproduzione tra Stati Uniti e Gran Bretagna, e non a caso vi hanno preso parte così tanti artisti britannici. Tuttavia, c’è anche un russo. Nella quarta stagione al cast si è aggiunto Jurij Kolokolnikov (nato a Mosca nel 1980), che ha interpretato Styr, il maknar (leader) della tribù dei bruti Thenn.

Per l’attore russo Kolokolnikov, “Il Trono di Spade” non è stata la prima esperienza nel cinema straniero. Da bambino ha vissuto in Canada, quindi non ha mai avuto difficoltà con la lingua inglese. Tuttavia, ha deciso di costruirsi una carriera in Russia, che è iniziata con Kirill Serebrennikov e la serie tv “Dnevnik ubijtsy” (ossia: "Il diario dell’assassino”) e lo spettacolo teatrale “La dolce ala della giovinezza” (titolo originale: “Sweet Bird of Youth”; di Tennessee Williams). 

Parallelamente al lavoro con i registi russi, Kolokolnikov è stato coinvolto in progetti stranieri. Per esempio, nella serie della FX “The Americans”; nel film “Come ti ammazzo il bodyguard” (titolo originale: “The Hitman’s Bodyguard”) di Patrick Hughes, in “6 Underground” di Michael Bay (in gran parte girato in Italia, tra Firenze, Roma, Frascati, Taranto e Siena), e persino in “Tenet” di Christopher Nolan. A differenza de “Il Trono di Spade”, per il resto ha dovuto interpretare soprattutto personaggi russi.

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