Oggi il titolo di teatro più famoso di Russia spetta probabilmente al Bolshoj di Mosca. Tuttavia, nel 1783 - molto prima quindi della fondazione del Bolshoj - a San Pietroburgo venne costruito il Teatro imperiale russo dell'Opera e del Balletto, per volere dell’imperatrice Caterina la Grande.
In Russia ovviamente esistevano teatri anche prima della salita al potere di Caterina, ma fu lei ad aver creato la Direzione dei Teatri Imperiali. Il teatro apparteneva e dipendeva dalla corte imperiale ed era finanziato dal budget dello zar. Il repertorio comprendeva l'opera italiana e la musica da camera, il balletto e la musica da sala, oltre a produzioni teatrali francesi e russe.
Nel 1802 il coreografo francese Charles Didelot arrivò a San Pietroburgo per dirigere il corpo di ballo dei teatri imperiali. Nel 1847, al corpo di ballo si aggiunse un altro coreografo francese, Marius Petipa, che formò diverse generazioni di danzatori professionisti e mise in scena più di 40 balletti, trasformando il balletto russo in uno dei migliori del mondo.
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Il Teatro Bolshoj Kamennyj di San Pietroburgo che non esiste più
mariinsky.ruLa storia del Teatro Mariinskij iniziò con la costruzione del Teatro Bolshoj Kamennyj (in russo, “grande pietra”), avvenuta a San Pietroburgo nel 1784. Fu il primo teatro permanente dell'Impero russo e uno dei più grandi teatri d'Europa. Per inciso, il suo storico edificio era simile al futuro edificio del Teatro Bolshoj di Mosca, costruito negli anni ‘20 dell’800. Il futuro Teatro Mariinskij ebbe la sua sede nel Teatro Bolshoj Kamennyj fino al 1886, quando fu costruita una nuova sede. Il Teatro Bolshoj Kamennyj fu poi ricostruito e affidato al Conservatorio di San Pietroburgo, che si trova ancora lì.
La prima dell'opera "Evgenij Onegin" di Pyotr Chaikovskij, 1879
SputnikE fu proprio sul palcoscenico del Teatro Bolshoj Kamennyj di San Pietroburgo che nacque il teatro musicale russo. Oltre alle opere francesi e italiane, si iniziò a produrre anche opere originali russe. Lì vennero messe in scena per la prima volta le rappresentazioni “Una vita per lo zar” e “Ruslan e Lyudmila” di Mikhail Glinka, e le innovative produzioni di Petipa “Le Corsaire”, “Don Chisciotte”, “La Bayadère” e “Giselle”. Fu lì che Petipa, diventato amico di Pyotr Chaikovskij, mise in scena la leggendaria “Bella Addormentata”, “Lo Schiaccianoci” e “Il Lago dei cigni”.
L'imperatrice Maria Aleksandrovna
Dominio pubblicoIl teatro ha assunto il nome attuate nel 1886, dopo esser stato trasferito dal Teatro Bolshoj Kamennyj a un altro edificio, dove si trova ancora oggi. Fu chiamato Mariinskij in onore dell'imperatrice Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, una grande ammiratrice dell'arte del teatro.
Dopo la Rivoluzione bolscevica, il teatro fu spogliato del suo storico nome, poiché all’epoca si fece tabula rasa di ogni riferimento al patrimonio zarista. E così nel 1935 il teatro prese il nome di un leader rivoluzionario, Sergej Kirov, e divenne popolarmente conosciuto come il Teatro Kirov.
Dopo il crollo dell’URSS, nel 1992, per volere del nuovo direttore artistico Valerij Gergiev, fu reintrodotto il nome originale di Mariinskij.
Valerij Gergiev
Aleksej Danichev/SputnikDal 1988 il teatro è guidato dal direttore d'orchestra di fama mondiale Valerij Gergiev. È interessante notare che si è diplomato al Conservatorio di Leningrado, che si trova nell'edificio ricostruito del Teatro Bolshoj Kamennyj.
Dal 1977 ha lavorato come assistente direttore d'orchestra al Teatro Kirov, divenendone in seguito il direttore principale. Oggi Gergiev è uno dei musicisti più famosi e influenti del mondo.
La sala concerti del Mariinskij
Aleksej Danichev/SputnikNel 2006, su iniziativa di Gergiev, il teatro ha aperto una sala da concerto. È stata progettata dall'architetto francese Xavier Fabre e da uno dei più importanti tecnici del suono del mondo, Yasuhisa Toyota, che ha lavorato anche alla Walt Disney Concert Hall di Los Angeles e alla Zaryadye Hall di Mosca. La sala da concerti Mariinskij è famosa anche per il suo organo, uno dei più grandi al mondo.
Grazie all'impegno di Gergiev, nel 2008 il teatro ha iniziato la costruzione di un nuovo palcoscenico. L’edificio è stato progettato dallo studio canadese Diamond Schmitt Architects. Nel 2013 l'edificio è stato aperto al pubblico, ma ha suscitato forti critiche per essere in contrasto con lo stile architettonico storico della città. Tuttavia, la stampa occidentale ha elogiato l'edificio per il suo design, le attrezzature tecniche e l'acustica.
Lo Schiaccianoci
Igor Russak/SputnikIl Teatro Mariinskij custodisce con cura il proprio patrimonio artistico e conserva opere e balletti storici, garantendo così la continuità tra le diverse generazioni. I leggendari balletti di Marius Petipa “Le Corsaire”, “Don Chisciotte”, “La Bayadère”, “Giselle” e le vecchie opere di Glinka, Chaikovskij e il “Boris Godunov” di Modest Mussorgsky sono ancora oggi in repertorio, così come le principali prime del XX secolo: “La sagra della primavera” e “Petrushka” di Igor Stravinskij e “L'amore delle tre melarance” e “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokofiev.
Il Mariinskij è famoso anche per le sue produzioni del balletto “Lo Schiaccianoci” di Pyotr Chaikovskij e l’opera “A Christmas Tale” di Rodion Shchedrin.
Anna Netrebko al Teatro Mariinskij
Ruslan Shamukov/TASSL’anima del teatro è costituita dalle compagnie di opera e balletto e dall'orchestra, e il Mariinskij ha sempre attirato i migliori artisti del settore. Tra i ballerini principali vi erano i famosi Anna Pavlova e Mathilde Kschessinska, oltre a Vaslav Nijinskij, Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshnikov. Tra le stelle dell'opera c'era anche il leggendario Fyodor Shalyapin.
Il Teatro Mariinskij continua ad attirare talenti anche al giorno d’oggi: la famosa diva Anna Netrebko fa parte della sua compagnia lirica, mentre la prima ballerina Diana Vishneva è l’étoile della compagnia di balletto.
Il repertorio del teatro presenta non solo classici collaudati nel tempo, ma anche opere moderne come “Diary of a Madman”, “Lolita” e nuovi balletti sperimentali come “Variazioni per due coppie”, “Yaroslavna. Eclipse”, “Camera Obscura” e “Fabbrica del Bolero”. Tutte le sue produzioni vantano una scenografia incredibile e un accompagnamento musicale virtuoso.
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