Anton Romanov
1 / Ávtovo: un palazzo di cristallo sotterraneo
Secondo l’idea iniziale degli architetti, questa stazione doveva ricordare il Crystal Palace. La sua volta è sostenuta da 46 colonne e tutte dovevano sembrare di cristallo. Ma tra la guerra, i ritardi dei fornitori e poi l’inizio della politica più sobria a livello architettonico di Khrushchev, solo 16 colonne hanno questo aspetto ialino, mentre 30 sono più semplicemente rivestite di marmo bianco.
Aleks 'Florstein' Fedorov (CC BY-SA 4.0)
Il tema della stazione, aperta nel 1955, è la difesa di Leningrado durante la Grande Guerra Patriottica (la Seconda guerra mondiale). La stazione è decorata con un enorme mosaico intitolato “Pobeda” (“Vittoria”), mentre i lampadari e le lampade presentano spade, corone d’alloro e altri simboli trionfali.
Legion Media
Nel 2014 Avtovo è stata inclusa nella lista delle 12 stazioni più belle del mondo da “The Guardian”.
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Questa stazione è stata anche immortalata dal cinema: in una delle puntate della celeberrima serie sovietica, uscita tra il 1979 e il 1986, “Le avventure di Sherlock Holmes e del dottor Watson”, il famoso detective trova il corpo della sua vittima nel deposito di Avtovo. Naturalmente, secondo la trama, i personaggi si trovano in Inghilterra, e il deposito di Avtovo, che era convenientemente situato tra le stazioni della linea rossa, ha svolto perfettamente il ruolo di binario abbandonato delle ferrovie britanniche.
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Dove andare nelle vicinanze?
- Nell’accogliente piazza Pjotr Semenenko: dove potete fare una passeggiata e osservare il monumento al primo trattore;
- Al museo “Anna Akhmatova – L’Epoca d’argento”, per conoscere meglio la famosa poeta (come preferiva essere chiamata);
- Al Circo di Avtovo: per far contenti grandi e piccini.
2 / Výborgskaja: la stazione con giardino d’inverno
Aleks 'Florstein' Fedorov (CC BY-SA 4.0)
“Vyborgskaja” è l’unica stazione di San Pietroburgo con una serra. Nel giardino di piante in vaso ci sono più di 50 specie da interno, alcune delle quali crescono qui fin dall’inaugurazione della stazione “Vyborgskaya”, avvenuta nel 1975. La serra è apparsa grazie ai lavoratori della metropolitana, che fino a oggi si sono anche occupati del mantenimento. Evidentemente hanno il pollice verde. Tra l’altro, alcune piante sono state portate qui dai passeggeri. Nelle giornate di sole la stazione appare particolarmente rigogliosa.
Ekaterina Palyuchenko
La parte sotterranea è decorata con travertino, una roccia calcarea porosa, e i pavimenti sono rivestiti di granito grigio. In cima alle scale si trova un grande pannello che raffigura gli operai nella Rivoluzione d’Ottobre. L’interno della stazione ha un aspetto consueto, quindi vi consigliamo di salire subito nella parte alta per visitare la “serra”.
Ekaterina Palyuchenko
Dove andare nelle vicinanze?
- Alla Cattedrale di San Sansone (Sampsónievskij sobór), la più antica della città, fondata nel 1728, dove in segreto Caterina la Grande avrebbe sposato il suo favorito Potjomkin;
- Al Giardino Sampsonievskij, per godervi delle passeggiate nella quiete;
- Alla cittadella residenziale della fabbrica “Ludvig Nobel”, per ammirare l’architettura del quartiere in cui visse il fratello di Alfred Nobel.
3 / Górkovskaja: un disco volante nel centro della città
Poudou99 (CC BY-SA 4.0)
È la stazione più “cosmica” della città: è stata costruita a forma di enorme disco volante. Anzi no: la Gorkovskaja non ha assunto subito questo aspetto. La stazione è stata inaugurata nel 1963, e all’epoca aveva un normale padiglione con tetto rotondo. In epoca sovietica, nell’atrio superiore c’era un caffè, dove si poteva fare uno spuntino e persino bere un bicchiere di “shampanskoe”, lo spumante sovietico. Nel 2009 la stazione è stata ricostruita e la Gorkovskaja è diventata un ufo.
Aleksej Danichev/Sputnik
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Secondo l’idea degli architetti, la volta dell’atrio superiore della stazione doveva assomigliare alla luna con dei crateri. Ma non tutti gli abitanti della zona hanno capito il concetto e ci hanno visto più che altro… una mammella di mucca!
Ekaterina Palyuchenko
Dove andare nelle vicinanze?
- All’Isola delle Lepri e alla Fortezza di Pietro e Paolo, per visitare il luogo in cui è iniziata la storia di San Pietroburgo;
- Al Planetario di San Pietroburgo, per rimanere in tema cosmico e osservare le stelle;
- Agli studi cinematografici Lenfilm, per conoscere la storia della più antica casa cinematografica russa e guardare qualche bella pellicola.
4 / Zenít: la stazione più calcistica
Aleksandr Savin
Questa stazione è stata inaugurata in occasione dei Mondiali di calcio del 2018. La stazione “Zenit” si trova vicino allo stadio Gazprom Arena e prende il nome dalla principale squadra di calcio della città, lo Zenit, di cui gli abitanti di San Pietroburgo sono molto tifosi.
All’inizio la stazione si chiamava Novokrestovskaja. In seguito è stata rinominata, ma alcuni residenti continuano a usare il vecchio nome.
Aleksandr Demyanchuk/TASS
Nell’atrio della stazione sono esposte le coppe della squadra di calcio dello Zenit. Qui si trova la coppa dei campioni dell’Urss del 1984 e i trofei del campionato russo del 2007, 2010, 2011 e 2015.
Ekaterina Palyuchenko
La stazione è rifinita in pietra blu scuro. Gli intarsi bianchi sui pannelli raffigurano le onde spumeggianti del Golfo di Finlandia.
Dove andare nelle vicinanze?
- Alla Gazprom Arena; l’orgoglio calcistico della città: uno stadio coperto con 68.000 posti a sedere;
- Al Parco litoraneo della Vittoria, per passeggiare lungo i vicoli e ammirare l’enorme fontana al centro;
- Al Parco divertimenti dell’Isola Divo: per una giornata divertente con la famiglia, facendo un emozionante giro sulle montagne russe e ammirando la città dall’alto della ruota panoramica.
5 / Plóshchad Aleksandr Nevskij-2: una stazione in maglia metallica
Ekaterina Palyuchenko
Questa è la stazione più squamosa della metropolitana di San Pietroburgo. Le sue pareti sono rivestite da un’armatura composta da centinaia di scaglie d’oro e la trama ricorda un giaco o un usbergo medievale. L’armatura brilla meravigliosamente quando un treno si avvicina alla stazione.
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Il corridoio di passaggio tra la linea arancione a quella verde è decorato con una composizione ad altorilievo che rappresenta dei cavalieri. Guardate bene: ci sono cinque cavalieri e solo quattro cavalli. Un errore di cui gli artisti non si sono accorti! La composizione è ampiamente derisa come “cinque uomini e quattro cavalli”.
Ekaterina Palyuchenko
L’atrio superiore della stazione “Ploshchad Aleksandr Nevskij-2” è decorato da un enorme mosaico intitolato “La Battaglia del lago ghiacciato”, che rievoca gli eventi bellici del 5 aprile 1242. Aleksandr Nevskij è raffigurato al centro del mosaico con la spada alzata, pronto ad uccidere un cavaliere crociato della Livonia.
Dove andare nelle vicinanze?
- Alla Lavra Aleksandr Nevskij: visitate il territorio del monastero e ammirate le tombe dello scrittore Denis Fonvizin, dello scienziato Mikhail Lomonosov, del riformatore Sergej Witte e di altri personaggi famosi nella necropoli;
- Alle mura della fortezza nel centro della città: passeggiate accanto al muro della fortezza, che in realtà fa parte della chiesa dell’Icona Feodorovskaja della Madre di Dio;
- Sulla Prospettiva Nevskij, che termina proprio in Piazza Aleksandr Nevskij: passeggiate sulla principale via cittadina.
6 / Admiraltéjskaja: la ex stazione fantasma
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La stazione Admiraltejskaja è profonda 86 metri: una delle stazioni della metropolitana più profonde al mondo. San Pietroburgo è costruita in un’area paludosa: il terreno più vicino alla superficie è morbido e non è possibile costruirvi gallerie. Ecco perché le stazioni sono costruite a grande profondità.
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Un fatto interessante è che gli atri delle stazioni sono più alti delle gallerie: quando si avvicina a una fermata, il treno sale e poi scende, accelerando. Questo progetto è stato approvato negli anni Quaranta, il che ha permesso di ridurre i costi di costruzione. Pertanto, i punti più profondi della stazione si trovano proprio nelle gallerie.
Ekaterina Palyuchenko
Tra l’altro, a causa di diverse complessità tecniche, “Admiraltejskaja” non ha potuto essere aperta per ben 14 anni: era stata progettata già nel 1997, ma è stata completata solo nel 2011. Per tutto questo tempo i treni passavano da qui senza fermarsi. Per questo la gente del posto la chiamava “stazione fantasma”.
Ekaterina Palyuchenko
La stazione è progettata in stile marinaresco: nell’atrio si trova il mosaico “Fondazione dell’Ammiragliato” e all’ingresso ce n’è uno con le navi. Si trovano poi ancore, una rosa dei venti sul pavimento e la riproduzione della nave sulla guglia dell’Ammiragliato accanto al nome della stazione.
Dove andare nelle vicinanze?
- All’Ermitage: non potete non visitare il più famoso e ricco museo russo;
- Alla Cattedrale di Sant’Isacco: salite sul colonnato e vedrete l’intera città da uno dei migliori punti panoramici;
- All’Ammiragliato: passeggiate tra i famosi edifici e sedetevi ai Giardini di Alessandro, che si affacciano su Piazza del Palazzo;
- Al Cavaliere di Bronzo, per scattare una foto al monumento a Pietro il Grande, simbolo della città.
7 / Prospékt Slavy: una mostra di mezzi dei pompieri
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Questa stazione è stata inaugurata nel 2019. L’accento principale del suo design è costituito dalle luminose vetrate con stelle sovietiche che si estendono lungo l’intero atrio. Il marmo bianco è utilizzato ovunque, e si fonde magnificamente con le stelle rosse brillanti delle vetrate.
Aleks 'Florstein' Fedorov (CC BY-SA 4.0)
Ma la parte migliore è al piano superiore. L’atrio sud della stazione è dedicato agli eroici vigili del fuoco. La volta è ornata da un enorme mosaico, mentre nel vestibolo sono esposte le autopompe, dalle prime, pre-rivoluzionarie carrozze a motore, alle più recenti attrezzature.
Ekaterina Palyuchenko
Dove andare nelle vicinanze?
- Al Parco degli internazionalisti; per commemorare gli uomini di Leningrado morti nella guerra in Afghanistan;
- Alla Chiesa di San Giorgio; una bella cattedrale in quartiere dormitorio della città;
- Al Parco dei pompieri eroi (Park Geroev-Pozharnykh) per vedere le cave di Kupchinsk; bacini artificiali dove si estraeva l’argilla per una fabbrica di mattoni.
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