Secondo l’idea iniziale degli architetti, questa stazione doveva ricordare il Crystal Palace. La sua volta è sostenuta da 46 colonne e tutte dovevano sembrare di cristallo. Ma tra la guerra, i ritardi dei fornitori e poi l’inizio della politica più sobria a livello architettonico di Khrushchev, solo 16 colonne hanno questo aspetto ialino, mentre 30 sono più semplicemente rivestite di marmo bianco.
Il tema della stazione, aperta nel 1955, è la difesa di Leningrado durante la Grande Guerra Patriottica (la Seconda guerra mondiale). La stazione è decorata con un enorme mosaico intitolato “Pobeda” (“Vittoria”), mentre i lampadari e le lampade presentano spade, corone d’alloro e altri simboli trionfali.
Nel 2014 Avtovo è stata inclusa nella lista delle 12 stazioni più belle del mondo da “The Guardian”.
Questa stazione è stata anche immortalata dal cinema: in una delle puntate della celeberrima serie sovietica, uscita tra il 1979 e il 1986, “Le avventure di Sherlock Holmes e del dottor Watson”, il famoso detective trova il corpo della sua vittima nel deposito di Avtovo. Naturalmente, secondo la trama, i personaggi si trovano in Inghilterra, e il deposito di Avtovo, che era convenientemente situato tra le stazioni della linea rossa, ha svolto perfettamente il ruolo di binario abbandonato delle ferrovie britanniche.
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“Vyborgskaja” è l’unica stazione di San Pietroburgo con una serra. Nel giardino di piante in vaso ci sono più di 50 specie da interno, alcune delle quali crescono qui fin dall’inaugurazione della stazione “Vyborgskaya”, avvenuta nel 1975. La serra è apparsa grazie ai lavoratori della metropolitana, che fino a oggi si sono anche occupati del mantenimento. Evidentemente hanno il pollice verde. Tra l’altro, alcune piante sono state portate qui dai passeggeri. Nelle giornate di sole la stazione appare particolarmente rigogliosa.
La parte sotterranea è decorata con travertino, una roccia calcarea porosa, e i pavimenti sono rivestiti di granito grigio. In cima alle scale si trova un grande pannello che raffigura gli operai nella Rivoluzione d’Ottobre. L’interno della stazione ha un aspetto consueto, quindi vi consigliamo di salire subito nella parte alta per visitare la “serra”.
È la stazione più “cosmica” della città: è stata costruita a forma di enorme disco volante. Anzi no: la Gorkovskaja non ha assunto subito questo aspetto. La stazione è stata inaugurata nel 1963, e all’epoca aveva un normale padiglione con tetto rotondo. In epoca sovietica, nell’atrio superiore c’era un caffè, dove si poteva fare uno spuntino e persino bere un bicchiere di “shampanskoe”, lo spumante sovietico. Nel 2009 la stazione è stata ricostruita e la Gorkovskaja è diventata un ufo.
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Secondo l’idea degli architetti, la volta dell’atrio superiore della stazione doveva assomigliare alla luna con dei crateri. Ma non tutti gli abitanti della zona hanno capito il concetto e ci hanno visto più che altro… una mammella di mucca!
Questa stazione è stata inaugurata in occasione dei Mondiali di calcio del 2018. La stazione “Zenit” si trova vicino allo stadio Gazprom Arena e prende il nome dalla principale squadra di calcio della città, lo Zenit, di cui gli abitanti di San Pietroburgo sono molto tifosi.
All’inizio la stazione si chiamava Novokrestovskaja. In seguito è stata rinominata, ma alcuni residenti continuano a usare il vecchio nome.
Nell’atrio della stazione sono esposte le coppe della squadra di calcio dello Zenit. Qui si trova la coppa dei campioni dell’Urss del 1984 e i trofei del campionato russo del 2007, 2010, 2011 e 2015.
La stazione è rifinita in pietra blu scuro. Gli intarsi bianchi sui pannelli raffigurano le onde spumeggianti del Golfo di Finlandia.
Questa è la stazione più squamosa della metropolitana di San Pietroburgo. Le sue pareti sono rivestite da un’armatura composta da centinaia di scaglie d’oro e la trama ricorda un giaco o un usbergo medievale. L’armatura brilla meravigliosamente quando un treno si avvicina alla stazione.
Il corridoio di passaggio tra la linea arancione a quella verde è decorato con una composizione ad altorilievo che rappresenta dei cavalieri. Guardate bene: ci sono cinque cavalieri e solo quattro cavalli. Un errore di cui gli artisti non si sono accorti! La composizione è ampiamente derisa come “cinque uomini e quattro cavalli”.
L’atrio superiore della stazione “Ploshchad Aleksandr Nevskij-2” è decorato da un enorme mosaico intitolato “La Battaglia del lago ghiacciato”, che rievoca gli eventi bellici del 5 aprile 1242. Aleksandr Nevskij è raffigurato al centro del mosaico con la spada alzata, pronto ad uccidere un cavaliere crociato della Livonia.
La stazione Admiraltejskaja è profonda 86 metri: una delle stazioni della metropolitana più profonde al mondo. San Pietroburgo è costruita in un’area paludosa: il terreno più vicino alla superficie è morbido e non è possibile costruirvi gallerie. Ecco perché le stazioni sono costruite a grande profondità.
Un fatto interessante è che gli atri delle stazioni sono più alti delle gallerie: quando si avvicina a una fermata, il treno sale e poi scende, accelerando. Questo progetto è stato approvato negli anni Quaranta, il che ha permesso di ridurre i costi di costruzione. Pertanto, i punti più profondi della stazione si trovano proprio nelle gallerie.
Tra l’altro, a causa di diverse complessità tecniche, “Admiraltejskaja” non ha potuto essere aperta per ben 14 anni: era stata progettata già nel 1997, ma è stata completata solo nel 2011. Per tutto questo tempo i treni passavano da qui senza fermarsi. Per questo la gente del posto la chiamava “stazione fantasma”.
La stazione è progettata in stile marinaresco: nell’atrio si trova il mosaico “Fondazione dell’Ammiragliato” e all’ingresso ce n’è uno con le navi. Si trovano poi ancore, una rosa dei venti sul pavimento e la riproduzione della nave sulla guglia dell’Ammiragliato accanto al nome della stazione.
Questa stazione è stata inaugurata nel 2019. L’accento principale del suo design è costituito dalle luminose vetrate con stelle sovietiche che si estendono lungo l’intero atrio. Il marmo bianco è utilizzato ovunque, e si fonde magnificamente con le stelle rosse brillanti delle vetrate.
Ma la parte migliore è al piano superiore. L’atrio sud della stazione è dedicato agli eroici vigili del fuoco. La volta è ornata da un enorme mosaico, mentre nel vestibolo sono esposte le autopompe, dalle prime, pre-rivoluzionarie carrozze a motore, alle più recenti attrezzature.
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