Undici posti di Mosca dove potrete sentirvi in Unione Sovietica

Turismo
EKATERINA SINELSHCHIKOVA
La lunga epoca dell’Urss ha lasciato molte testimonianze nella Russia contemporanea e nella sua capitale, ma in nessun altro luogo come in questi salirete sulla macchina del tempo

1. Hotel “Sovetskij”

La storia di questo albergo ha inizio alla fine degli anni Quaranta. Fu costruito su ordine di Stalin e vi visse stabilmente il suo figlio più giovane, Vasilij (1921-1962). Ai tempi di Nikita Khrushchev, divenne l’hotel ufficiale delle delegazioni straniere.

Adesso gli storici appartamenti della famiglia Stalin costano 21.600 rubli (299 euro) a notte, ma anche le stanze più economiche (si parte da 5.360 rubli; 74 euro) sono non meno “sovietiche”. E se l’atmosfera e il mobilio sono quelli di quell’epoca, i comfort sono assolutamente moderni. 

2. Stolovaja №57 al Gum

Quello della stolovaja, la mensa self service, era un tipo di ristorazione diffusissimo ai tempi dell’Urss. Anche nella Russia contemporanea questi locali restano popolari, ma sono pochi quelli che si sono battuti per conservare lo “spirito” e il menù di epoca sovietica. La Stolovaja №57, all’ultimo piano del grande magazzino Gum, sulla Piazza Rossa, è uno di questi: un vero viaggio nel tempo.

3. Mausoleo di Lenin

Questo è un posto sacro per tutti gli appassionati di Unione Sovietica. Il corpo del leader comunista non è stato seppellito, ma imbalsamato utilizzando una speciale tecnica, e ancora oggi è visibile nel centro della capitale, sulla Piazza Rossa (fotografarlo, invece, è vietatissimo). Chiuso il lunedì e il venerdì, negli altri giorni è aperto (visita gratuita) dalle 10 alle 13.

4. Mercato delle pulci al Cremlino di Izmajlovo

È uno dei più grandi mercati delle pulci al mondo e si trova nell’area del Cremlino di Izmajlovo, che a qualche turista inesperto sembra antico, mentre è stato costruito negli anni Duemila. Qui, tra le file infinite dei banchetti, potrete trovare chicche del passato sovietico: macchine fotografiche vintage, grammofoni, e persino le terribili ma leggendarie sigarette Belomorkanal. E, ovviamente, statuette e zuccheriere di porcellana e un corredo completissimo di spillette comuniste, bandiere rosse e busti di Lenin. Ecco qualche consiglio per fare buoni affari a Izmajlovo

5. Museo dei giochi automatici sovietici

Quaranta tipi di macchinette da bar sovietiche per giocare, gran parte delle quali ancora perfettamente funzionanti. La cosa migliore, qui, è giocarci e non solo guardarle come pezzi da esposizione. Di giochi d’azione ce ne sono pochi (si tratta pur sempre di meccanismi retrò), ma non mancano le attrattive. E inoltre, potrete giocare a Pac-Man! Il museo è su via Kuznetskij Most (al civico 12) e divide il suo spazio con una hamburgeria. 

6. Linea circolare della metropolitana

La metropolitana di Mosca è un vero e proprio museo sotterraneo. Molte stazioni sono di antica costruzione e le più pompose sono quelle della Linea circolare (Koltsevaja linija; la marrone), aperta tra il 1950 e il 1954. Furono progettate dai principali architetti e decorate dai più famosi artisti dell’epoca per mostrare la grandezza e la potenza dell’Unione Sovietica. Hanno mosaici, archi, vetrate, colonne in marmo, stucchi, enormi lampadari e statue in stile stalinista. E tutto qui è rimasto al suo posto.

7. Varenichnaja №1

Questa catena di ristoranti che serve uno dei piatti russi più tipici, i vareniki, in realtà ai tempi dell’Urss non esisteva. Ma i proprietari di Varenichnaja №1 hanno compreso che dare uno stile sovietico ai loro locali poteva essere un’ottima idea di business. E così attorno a voi vedrete un sacco di antiquariato e riproduzioni: dai mitici bicchieri a faccette, ai lampada, ai portasalvietti. Il menù è composto da 20 diversi tipi di vareniki. E la musica che risuona continuamente è l’estrada sovietica.

8. Mosfilm

Benvenuti nella Hollywood sovietica. Solo durante gli anni dell’Urss qui sono stati girati circa 3.000 film, tra cui i capolavori di Sergej Ejzenshtejn e di Andrej Tarkovskij. Ci sono 15 enormi set, oltre mille scenografie, un grande archivio e varie attrazioni cinematografiche. Può essere visitata: ecco le informazioni su biglietti e tour. 

9. VdnKh

E il simbolo di Mosfilm, che si vede all’inizio di ogni pellicola, la monumentale scultura “L’operaio e la kolchoziana” di Vera Mukhina, può essere visto in originale al Parco VdnKh (Esposizione delle conquiste dell’economia nazionale). Questo complesso espositivo fu inaugurato nel 1939 come Esposizione agricola di tutta l’Unione e, a vari decenni di distanza, le sue fontane e i suoi padiglioni sono uno delle più importanti testimonianze architettoniche dell’epoca, insieme alle Sette sorelle di Stalin. Recentemente è stato scrupolosamente restaurato e al suo interno si trovano ora molte interessanti mostre, locali e centri multimediali.

10. Cinema “Illuzion”

Questo cinema, in una delle Sette sorelle di Stalin, l’edificio residenziale su Kotelnicheskaja naberezhnaja, aprì nel 1966. All’epoca divenne un importante centro della vita culturale della capitale. Oggi è un frammento di un’epoca passata, che cerca di restare attuale.

Nel 2018 l’Illuzion ha riaperto dopo un attento restauro. Ora è uno dei pochi posti di Mosca dove si possono sempre vedere nuovi film d’autore, classici sovietici ed esteri e anche materiali d’archivio e pellicole rare del Fondo statale russo di filmografia. Non mancano le grandi retrospettive, che possono andare da Tarkovskij a “Guerre Stellari” a Bernardo Bertolucci. Ci sono anche diverse proiezioni in lingua originale con sottotitoli. Ecco il sito web per vedere la programmazione. 

11. Cheburechnaja “Druzhba” alla metro Sukharjevskaja

Questa è sicuramente la cheburechnaja (un locale dove si mangiano i chebureki; fagottini fritti con ripieno di carne) più famosa di Mosca. Non ha praticamente subito modifiche dagli anni Sessanta: ha una sala piccola e stretta dove è quasi impossibile trovare un posto libero, e nel menù solo chebureki con ripieno di carne, e poi birra e superalcolici a prezzi bassissimi. Il posto ha molta atmosfera del tempo che fu e per gli stranieri rientra nella categoria “esperienza estrema”, anche perché il “Druzhba” (il nome significa “Amicizia”) non fa proprio nulla per strizzare l’occhio ai turisti. Qui, come sessant’anni fa, mangiano e sbevazzano persone del posto e ci sono clienti fissi che se ne stanno in un angolino a bere vodka e mangiare chebureki tutta la sera. Immancabile anche l’okhrana

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