Queste polpette (in russo: “kotlety”) sono state inventate nel ristorante dell’Hotel Metropol di San Pietroburgo, dove l’élite del partito comunista amava riunirsi. E spesso erano sul loro tavolo.
Le “metropolki” (come vengono affettuosamente chiamate) assomigliano al leggendario “pollo alla Kiev” (“kotlety po-kievski” in russo), solo con un ripieno diverso: c’è il fegato dentro al filetto di pollo. Un’altra differenza è nelle dimensioni: queste polpette sono piccole, sufficienti solo per due bocconi.
Questa versione moscovita del rassolnik, che tradizionalmente ha una base di brodo di manzo, apparve dopo la Rivoluzione del 1917. Questa zuppa si prepara con un brodo di pollo, con frattaglie e radici di prezzemolo e sedano, che costituiscono la maggior parte delle componenti solide. Non vi viene invece aggiunto l’orzo perlato, caratteristica distintiva del famoso rassolnik di Leningrado.
Preparazione: Lessare il pollo (mezzo, o 500 g) in 2 litri e mezzo d’acqua, filtrare il brodo. Soffriggere la radice di prezzemolo e di sedano (una e una) a dadini, assieme a una cipolla tritata finemente e ai cetrioli in salamoia (200 gr.). Tagliare a dadini le patate (4). Cuocere il pollo, tagliarlo a pezzetti e rimetterlo in padella. Aggiungere una foglia di alloro, 4 granelli di pepe, sale, altro pepe macinato. Mettere le verdure cotte e le patate crude in una casseruola, facendo bollire fino a quando le patate si inteneriscono. Versare 150 ml di “rassol” (la salamoia dei cetrioli conservati nei barattoli) nella zuppa. Inoltre, 2 minuti prima della fine della cottura, versare nella zuppa 2 cucchiaini di succo di limone o una miscela di uova sbattute con acqua o latte. Servire con prezzemolo tritato finemente e panna acida.
Molto spesso in Russia preparano la zapekanka, una sorta di sformato, con purè di patate e carne di maiale e manzo macinata, ma con il pollo risulta essere più dietetica e tenera nella consistenza.
Preparazione: Lessare il filetto di pollo (400 g). Preparare il purè di patate (600 g) con latte (100 ml) e burro (50 g). Mettere il purè di patate in una teglia imburrata, posizionare uno strato di filetto di pollo tritato finemente, un bicchiere di fagioli bolliti o in scatola, gli albumi sbattuti di due uova. Cospargere tutto con formaggio grattugiato (250 g) e cuocere in forno a 180 °C fino a doratura. Servire con panna acida e prezzemolo, aneto e scalogne verde freschi tritati.
Questa insalata per le feste è una variante della celebre “aringa in pelliccia”, solo che è disposta a forma di braccialetto ed è decorata con chicchi di melograno. Ha ottenuto il suo nome poetico in onore della storia d’amore omonima dello scrittore russo Aleksandr Kuprin, scritta nel 1910.
Questa torta salata è conosciuta in Russia almeno dal XVI secolo. Esternamente, ricorda la Corona di Monomaco e forse è per questo che veniva spesso servita al tavolo dello zar Ivan il Terribile. Inoltre, era una torta cerimoniale che veniva preparata in occasione dei matrimoni o per la festa ortodossa della Santissima Trinità.
Nel kurnik nuziale, gli ingredienti avevano un significato sacro: la farina rappresentava la base della vita familiare, i cereali il benessere in famiglia, il pollo la fertilità, le figurine degli sposi di pasta erano l’auspicio di una famiglia numerosa, i fiori erano simbolo di bellezza e femminilità.
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