Gli chef stranieri innovano la cucina russa: i pirozhki dal gusto indiano

Ufficio stampa
Tek “Nayak” Bahadur Khatri ha deciso di rivedere il tipico piatto sfornato da ogni babushka, dandogli la marcia in più delle spezie orientali

La pasta ripiena fritta è un po’ una forma di cibo universale, ma in Russia è qualcosa di sacro, usato come accompagnamento per il tè o in viaggio. Il tipo di ripieno è vario quanto i numerosi gruppi etnici della Russia, ma normalmente troverete ripieni di frutta o bacche per la versione dolce, e carne o verdura per quella salata. Lo chef nepalese Nayak ha deciso di aggiungere un tocco di spezie ai suoi pirozhkì, cosa che sicuramente spaventerebbe le nonne più tradizionaliste di tutta la Russia!

Tek “Nayak” Bahadur Khatri, è lo chef a capo del ristorante indiano più alla moda e autentico di Mosca, il Dalla Masala, e ha iniziato la sua carriera culinaria nel 2003, dopo la laurea. Nei cinque anni successivi, ha affinato le sue capacità nel ristorante di un hotel in India. Durante il suo periodo di lavoro in diversi alberghi e ristoranti in Nepal e in India, Nayak, che aveva molti clienti russi, ha iniziato a interessarsi al Paese: cibo, neve e tutto il resto!

Cosa ti ha portato a Mosca?

Uno dei miei ospiti russi mi ha consigliato di venire, e così ho approfondito e ho iniziato a pianificare il trasferimento. Finalmente, quest’anno sono venuto. Poi un giorno ho sentito parlare di un ristorante che cercava uno chef che conoscesse i dettagli del cibo indiano. Sto parlando del Dalla Masala. Certo che ero interessato, e sono andato per un colloquio. Il resto è storia!

Qual è la tua visione della cucina indiana al Dalla Masala?

Cerco di mostrare non solo il cibo tradizionale indiano, ma anche la tradizionale ospitalità indiana, che è altrettanto importante! Inoltre, mi piace sperimentare mescolando ricette indiane e russe.

Ti piace il cibo russo?

Mi piace parecchio! In particolare le insalate, i succhi e il pane russo, nonché i piatti di altre ex repubbliche sovietiche. I miei piatti preferiti sono pelmeni e pirozhkì. Quindi, ecco la mia versione dei pirozhki!

Pirozhki russi all’indiana

Ingredienti:

  • Farina di frumento – 300 g.
  • Sale – 3 g.
  • Olio – 25 g.
  • Sedano – 3 g.
  • Acqua – 1 tazza ogni 10-15 g. di impasto

Ingredienti per il ripieno al masala:

  • Patate – 100 g.
  • Pasta allo zenzero / aglio – 4 g.
  • Polvere di mango (Amchoor) – 3 g.
  • Cipolla – 80 g.
  • Coriandolo – 5 g.
  • Cumino – 5 g.
  • Piselli – 25 g.
  • Peperoncino verde – 6 g.
  • Foglie di coriandolo – 10 g.
  • Semi di cumino – 2 g.
  • Semi di coriandolo – 2 g.
  • Garam masala – 4 g.
  • Sale – 5 g.
  • Olio – 10 g.
  • Olio per friggere – 500 g.

Preparazione:

1. Preparate il riempimento al masala. Lessate le patate, scaldate l’olio in padella, e poi uno per uno, aggiungete semi di cumino e coriandolo, e impasto allo zenzero, aglio, cipolla, patate e piselli. Mescolate bene e aggiungete la polvere di mango, il coriandolo, il cumino, il garam masala, il peperoncino verde e il sale. Cuocere bene e poi aggiungere le foglie di coriandolo e lasciate intiepidire.

2. Preparate l’impasto. Mescolate la farina, il sale, l’olio, il sedano e l’acqua per ottenere un impasto morbido.

3. Dividete l’impasto in pochi pezzi, riempitelo con il ripieno di masala e lavorate a forma di pirozhkì. Friggete in olio bollente fino a quando acquista un bel colore dorato. Servitevi e buon appetito! Aggiungete un po’ di chutney per dargli quel sapore extra indiano.

Nella nuova serie di articoli “Come gli stranieri cambiano la cucina russa”, Russia Beyond va a colloquio con i più brillanti chef stranieri di Mosca per parlare di cucina e mostrare la loro reinterpretazione di ricette russe tradizionali, che possono essere facilmente preparate anche a casa. Per esempio, l’australiano Glenn Ballis ha rivoluzionato l’okroshka, così come il georgiano Mamiya Jojua; il marocchino Said Fadli l’insalata russa, il giapponese Masao Kikuchi la sharlotka (torta di mele) il francese Jeremy Uruty l’aringa in pelliccia, il cubano Williams Suarez Curbelo i pelmeni, e gli italiani Giuseppe Davi e Gianmaria Sapia rispettivamente il kholodets e i chebureki.

Siete tradizionalisti? Ecco come fare i pirozhkì della nonna 

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