Blagoveshchensk: la perla della Russia sul fiume Amur, con la Cina a un passo

Lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield ci porta in visita in questa città dell’Estremo Oriente russo, mostrandoci quanto incredibilmente si sia preservata la sua ricca architettura originale

Blagoveshchensk. Gallerie commerciali “Mavritanija”, costruite nel 1907 in stile neogotico vicino al lungofiume del fiume Amur. 16 giugno 2002

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij (1863-1944) sviluppò un complesso processo tecnologico per ottenere dettagliate fotografie dai colori vividi (si veda il paragrafo a fondo articolo). La sua visione della fotografia come forma di educazione e di divulgazione emerge con particolare chiarezza nelle sue immagini dei monumenti architettonici nei siti storici di tutta la Russia.

Blagoveshchensk. Vista sul fiume Amur verso la città cinese di Heihe. 15 giugno 2002

Mozhajsk. Cattedrale di San Nicola. Facciata est con decorazioni in stile neogotico. Estate 1911

La cattedrale di San Nicola a Mozhajsk

Un esempio eccellente è la cittadina di Mozhajsk, che Prokudin-Gorskij visitò nell’estate del 1911 nell’ambito di un progetto di documentazione dei siti legati al centenario dell’invasione napoleonica della Russia. Fu particolarmente colpito dalla Cattedrale di San Nicola, molto decorata, situata nel punto più alto della città (l’ex Cremlino/Fortezza di Mozhajsk). 

Blagoveshchensk. Sede della Società dell’Amur di Spedizioni e Commercio (1910-12). 13 giugno 2002

La costruzione di una nuova cattedrale di San Nicola era iniziata alla fine del XVIII secolo e culminò all’inizio del XIX secolo in un esuberante stile neogotico, patrocinato da Caterina la Grande alla fine del XVIII secolo.

Ex residenza del governatore militare, via Lenin 144. Costruita nel 1909-12. Ora Casa della Cultura. 13 giugno 2002

È interessante notare che la cattedrale di Mozhajsk fu progettata da Aleksej Bakarev, un allievo del famoso architetto Matvej Kazakov, a cui si deve gran parte della fantasia gotica nella tenuta imperiale di Caterina a Tsaritsyno, vicino a Mosca.

Municipio, via Lenin 133. L’edificio era originariamente un palazzo costruito nel 1890 per il commerciante d’oro Gleb Larin. Durante un’espansione del dopoguerra, l’edificio è raddoppiato in lunghezza e ha guadagnato un terzo piano. 14 giugno 2002

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Mulino “Topaz”, costruito nel 1899-1900 dai fratelli Naum e Micah Sajapin, membri della comunità molocana locale. 13 giugno 2002

Il neogotico raggiunge l’Estremo Oriente

Sebbene la moda dello stile neogotico si sia affievolita a metà del XIX secolo, non è mai scomparsa e questo stile è stato spesso applicato nella progettazione di palazzi per ricchi imprenditori, soprattutto nell’area di Mosca.

Via Amur. A sinistra: l’ex Grande magazzino Ivan Churin & Co. Oggi Grande magazzino No. 2 (via Amur 199), costruito nel 1899 e ampliato nel 1910. A destra: Negozio dei fratelli Platonov (via Amur 197), costruito nel 1900 per i fratelli Mikhail e Stepan Platonov. 15 giugno 2002

In effetti, il fascino duraturo del neogotico si diffuse anche nelle regioni più remote dell’Impero, come dimostrano le gallerie commerciali “Mavritanija”, dipinte a colori vivaci, nel centro della lontana Blagoveshchensk, sul fiume Amur, quasi 8.000 km a est di Mosca.     

Ex grande magazzino Kunst e Albers (1894), via Lenin 165, ingresso principale. Ora Museo di Storia regionale della Regione dell’Amur. 13 giugno 2002

Blagoveshchensk non è una delle destinazioni più gettonate dell’Estremo Oriente russo. Questo status appartiene a Khabarovsk e a Vladivostok. Tuttavia, fin dagli anni Cinquanta del XIX secolo, Blagoveshchensk ha avuto un ruolo cruciale, in quanto situata sul confine meridionale della Russia con la Manciuria lungo l’Amur, il cui nome cinese è “Heilongjiang” (“fiume del Drago Nero”).

Gli scontri con i cinesi

Gallerie commerciali “Mavritanija” (1907). Vista laterale con dettagli decorativi in stile neogotico. 13 giugno 2002

I cosacchi e gli esploratori russi avevano tentato di ottenere il controllo della riva nord (sinistra) dell’Amur già nel 1640. Tuttavia, in seguito al prolungato assedio da parte delle forze manciù del forte russo di Albazin sull’Amur nel 1685-1686, la Russia fu costretta dal Trattato di Nerchinsk (1689) ad abbandonare l’area a nord dell’Amur e a ritirarsi a ovest oltre il fiume Argun, che si unisce con lo Shilka per formare l’Amur.

Grandi magazzini A. A. Urmancheev & Figli (1911-12), Via Lenin 157. Parte superiore della facciata centrale con decorazione Art Nouveau. 13 giugno 2002

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Solo a metà del XIX secolo forze russe consistenti tornarono a occupare il territorio sotto la guida del governatore generale Nikolaj Muravjov, successivamente insignito del titolo di “Amurskij” per il suo ruolo nell’acquisizione di questo territorio per l’Impero russo. La Cina, indebolita dalla Rivolta dei Taiping e dalla Seconda guerra dell’oppio, fu costretta a riconoscere la presenza russa con il Trattato di Aigun (1858), che cedeva alla Russia vaste terre coltivabili a nord dell’Amur.

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Le origini di Blagoveshchensk

Negozio F. F. Korotaev, via Amur 191. Costruito all’inizio del XX secolo in una forma stravagante di stile moderno. 14 giugno 2002

Nello stesso anno fu fondata la città di Blagoveshchensk (dalla parola russa per “Annunciazione”), vicino al punto in cui il fiume Zeja sfocia nell’Amur. La sua popolazione si espanse gradualmente, in gran parte sulla base del commercio e dei trasporti attivi lungo l’Amur e i suoi affluenti occidentali in Russia. Nel 1897, la città contava 33 mila abitanti, oltre a una consistente comunità cinese. Nell’estate del 1900, la città fu bombardata dagli insorti cinesi al di là del fiume Amur durante la Ribellione dei Boxer. Temendo una quinta colonna, le autorità russe espulsero gli abitanti cinesi di Blagoveshchensk.

Negozio N. V. Kositsyn & Figli, Via dei Pionieri 26. Costruito nel 1912 per un altro commerciante di confessione molocana. 13 giugno 2002

Pur non essendo situata sulla ferrovia Transiberiana (la diramazione di 110 km dalla linea principale fu completata solo nel 1915), Blagoveshchensk fiorì all’inizio del XX secolo, non solo grazie al commercio, ma anche in virtù dei fertili terreni agricoli circostanti e della presenza di giacimenti d’oro, che crearono una corsa all’oro locale (l’edificio del saggiatore d’oro si trova ancora nel centro della città).

Un vivace avamposto commerciale

Liceo femminile Alekseev. Fondato nel 1902 e costruito nel 1910-11. 13 giugno 2002

La prosperità della città si rifletté in imponenti edifici commerciali che sopravvivono ancora oggi, tra cui grandi magazzini, centri commerciali e mulini. Le più colorate tra queste strutture sono le Gallerie commerciali “Mavritanija”, edificate nel 1907 sulla riva del fiume Amur. L’adiacente molo della città riceveva le consegne di farina, carne, frutta e verdura da parte dei battelli a vapore, e tutti questi prodotti venivano lavorati e venduti dai negozianti delle Gallerie commerciali. 

Scuola superiore maschile, via Lenin 104. Costruita nel 1909-12; quarto piano aggiunto durante la ricostruzione dopo l’incendio del 1960. 15 giugno 2002

Va notato che Blagoveshchensk aveva anche una presenza commerciale americana, che si rifletteva nella “American Lane” nel quartiere commerciale centrale. Le imprese statunitensi erano specializzate soprattutto in attrezzature agricole per i campi di grano in rapida espansione.

Il boom del XX secolo e le tante guerre

Durante il boom edilizio dei primi anni del XX secolo, Blagoveshchensk vide crescere istituzioni educative – per donne e uomini – di dimensioni tali da rivaleggiare con quelle delle città americane. Un esempio particolarmente imponente è il Liceo femminile.

Cattedrale dell’Annunciazione, vista sud-est. Costruzione iniziata nel 1997 e completata nel 2003. Blagoveshchensk prende il nome dalla parola russa “Blagovéshchenie”; “Annunciazione”. 15 giugno 2002

Blagoveshchensk aveva anche case di culto di molte confessioni, tra cui ortodossi russi, cattolici romani, molocani (setta religiosa cristiana sorta in Russia nella seconda metà del XVI secolo, il cui nome deriva dall’uso che gli appartenenti facevano del latte – in russo molokó – come bevanda, dal quale invece gli ortodossi si astenevano) e una piccola sinagoga. Sebbene questi edifici sacri siano stati chiusi durante il periodo sovietico, alcuni sono stati riaperti o ricostruiti dopo il crollo dell’Urss come chiese ortodosse.

Ex casa di preghiera dei cristiani molocani. Costruita nel 1905-07; ricostruita negli anni Sessanta come clinica. 13 giugno 2002

Al censimento del 1913, Blagoveshchensk era più che raddoppiata: contava circa 70 mila abitanti. Questa crescita e questa prosperità furono gravemente danneggiate dalla violenza della Guerra civile russa, che infuriò in Siberia fino al 1921. Fino al 1920, la città fu sotto il controllo delle forze bianche, supportate da un contingente di occupazione giapponese. Nel 1920, Blagoveshchensk entrò a far parte della Repubblica dell’Estremo Oriente, nominalmente indipendente ma alleata con i bolscevichi, e che fungeva da cuscinetto tra il Giappone e la Russia Sovietica.

Ex cattedrale cattolica dell’Annunciazione. Costruita nel 1896, con campanile aggiunto nel 1911. La parrocchia fu liquidata nel 1923. Passò alla Chiesa russa ortodossa, quando divenne la Cattedrale dell’Annunciazione. 13 giugno 2002

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Con il ritiro dei giapponesi nel 1922, la Repubblica dell’Estremo Oriente divenne parte della Rsfsr, la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, e, dopo il dicembre del 1922, dell’Unione Sovietica. Le tensioni salirono nuovamente a un livello elevato in seguito all’occupazione giapponese della Manciuria negli anni Trenta e continuarono fino alla conclusione vittoriosa della Seconda Guerra Mondiale nel settembre 1945.

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Un mix di antico e moderno

Stazione ferroviaria, completata nel 1915. 14 giugno 2002

Come centro amministrativo della Oblast dell’Amur (dal 1932), Blagoveshchensk, la cui popolazione attuale è di circa 240 mila abitanti, continua a occupare un’importante posizione strategica nell’Estremo Oriente russo e forma una zona di libero scambio con la città cinese in rapida crescita di Heihe (1,6 milioni di abitanti), situata sulla sponda opposta dell’Amur. Blagoveshchensk ha un potenziale significativo grazie all’espansione della cooperazione economica con la Cina sia a livello regionale che nazionale, soprattutto per quanto riguarda l’importante sviluppo delle risorse energetiche tra Russia e Cina.

Casa di legno, via Khmelnitskij 38. 14 giugno 2002

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Allo stesso tempo, Blagoveshchensk è riuscita a conservare gran parte del suo ambiente architettonico di un secolo fa, quando la giovane ed energica città guardava al futuro con speranza e fiducia. Oltre agli imponenti edifici commerciali, sono rimaste molte delle prime case della città, in mattoni e legno, con i loro dettagli ornamentali. 

Casa in legno, via Khmelnitskij 38. Motivo solare ornamentale. 14 giugno 2002

Un importante Museo di Storia Regionale, fondato nel 1891, ha fornito un appoggio essenziale al mantenimento del patrimonio culturale della città. Nel 1981 al museo è stato dato come sede uno dei primi edifici in mattoni della città, costruito alla fine del XIX secolo per la rete di grandi magazzini Kunst e Albers, fondata da due imprenditori tedeschi per il commercio nei nuovi territori dell’Estremo Oriente russo.

Ex grande magazzino Kunst e Albers (1894), Via Lenin 165. Ora Museo di Storia regionale della Regione dell’Amur. 13 giugno 2002

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Per concludere, vale la pena ricordare che il grande scrittore Anton Chekhov visitò Blagoveshchensk alla fine di giugno del 1890, nell’ambito del suo viaggio di inchiesta sull’isola di Sakhalin. Chekhov scrisse della città parole entusiaste: “Sono innamorato dell’Amur e vivrei volentieri qui per un paio d’anni. La città è bella, spaziosa, libera e accogliente”.

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Prokudin-Gorskij, il suo metodo e la sua eredità

Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiò per l’Impero Russo e scattò oltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nell’agosto del 1918 lasciò la Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilì in Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Biblioteca del Congresso Usa. All’inizio del XXI secolo, la Biblioteca del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield (1944-) organizzò la prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Biblioteca del Congresso. In un lungo periodo di lavoro, cominciato agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto questi complessi architettonici a circa un secolo di distanza.


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