Le sette imprese russe più antiche i cui prodotti sono ancora oggi molto richiesti

Russia Beyond (Foto: Legion Media; Yurij Abramochkin/Sputnik)
Porcellane pregiate, scialli di lana con fiori colorati, deliziosi cioccolatini, spumanti e molto altro: ecco le aziende leader del mercato attive da 200-300 anni!

1 / Fabbrica Imperiale di Porcellana (Imperátorskij Farfórovyi Zavód)

Porcellana dorata prodotta dalla Fabbrica Imperiale di Porcellana

Se le porcellane di Meissen, Limoges e Boemia sono molto apprezzate in Europa, in Russia sono amatissimi i servizi della Fabbrica Imperiale di Porcellana. 

La fabbrica fu fondata nel 1744 come “Manifattura di porcellana della Neva” (“Nevskaja portselinovaja manufaktura”). Nel giro di pochi anni, il chimico russo Dmitrij Vinogradov riuscì a mettere in piedi un’intera produzione e a sviluppare la composizione della porcellana, dello smalto, dei colori specifici e della polvere d’oro per le decorazioni.

Fabbrica Imperiale di Porcellana, 1904

Nel 1747 ottenne i primi campioni di successo e nel 1756 creò un servizio di porcellana per le cene di gala dell’imperatrice Elizaveta Petrovna (Elisabetta di Russia). Nel 1765 la manifattura prese il nome di “Fabbrica Imperiale di Porcellana”. 

Per molto tempo sul fondo dei pezzi c’era il monogramma del monarca sul trono; ora c’è un’aquila bicipite

LEGGI ANCHE: Perché negli Usa vanno pazzi per le stoviglie delle Fabbrica Imperiale di Porcellana? 

2 / Manifattura di scialli di Pávlovskij Posád (Pavlovoposádskaja platóchnaja manufaktúra)

Una ragazza mostra uno scialle prodotto a Pavlovskij Posad

Uno scialle di lana con una vivace fantasia floreale non è solo un accessorio bello ma anche pratico che vi terrà al caldo in caso di freddo intenso.

I più famosi scialli russi sono creati nella manifattura di Pavlovskij Posad, che venne fondata nel 1795 sulla base di una locale produzione artigianale di sciarpe di seta. La lavorazione dei fazzoletti di lana e semilavorati fu avviata negli anni Cinquanta del XIX secolo. Ogni scialle allora era un pezzo unico. 

L'impianto di produzione di Pavlovskij Posad

I colori classici per lo sfondo erano il nero, il bordeaux e il lino grezzo. In seguito la tavolozza è stata ampliata. Il più delle volte i fazzoletti mostrano fiori (rose e dalie), raccolti in mazzi o ghirlande con l’aggiunta di ornamenti o elementi floreali. Ogni scialle ha un nome: “Posidelki” (“Serata a veglia”), “Zhuravushka” (“Piccola gru”), “Alenkij tsvetochek” (“Fiorellino scarlatto”), “Belye rozy” ("Rose bianche”)… 

LEGGI ANCHE: Quali fiori sono disegnati sui celebri e bellissimi scialli russi? 

3 / Gruppo industriale dolciario Babaevskij (Kondíterskij kontsérn Babáevskij)

Tavolette di cioccolato Babaevskij

Il cuore di ogni bambino russo si riempie di gioia quando scarta cioccolatini come “Mishka Kosolapyj” (“Orsetto maldestro”) o “Belochka” (“Scoiattolino”). Proprio come gli “Vdokhnovenie” (“Ispirazione”) e i “Babaevskij”, sono prodotti dal Gruppo industriale dolciario Babaevskij (parte ora della holding “Obedinjonnye konditery”; “Pasticceri Riuniti”).

LEGGI ANCHE: Cioccolatini e caramelle: i dieci tipi russi più buoni da mangiare e da portare come souvenir 

La storia della fabbrica inizia nel 1804, quando la famiglia di pasticceri Abrikosov apre un laboratorio. I loro dolci in bellissime scatole con cartoline e giochi piacevano ai bambini e divennero uno dei protagonisti immancabili delle feste. 

Il padiglione della ditta dei Fratelli Abrikosov all'Esposizione di Mosca, 1882

Dopo la Rivoluzione del 1917, l’azienda fu nazionalizzata, ribattezzata in onore di Pjotr Babaev, un lavoratore del partito comunista, e continuò a immettere sul mercato prodotti buonissimi a base di cioccolato. 

LEGGI ANCHE: Come è apparso il cioccolato in Russia e quando i russi se ne sono innamorati? 

4 / Ottobre Rosso (Krasnyj Oktjabr)

Cioccolato

La storia della fabbrica di cioccolato più famosa della Russia inizia con il pasticcere Theodor Ferdinand von Einem, cittadino del Württemberg (una regione storica della Germania). Il suo laboratorio di caramelle e cioccolato aprì a Mosca nel 1851. Da qui i dolci venivano forniti alla tavola della famiglia imperiale. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, la fabbrica fu nazionalizzata e presto ribattezzata “Krasnyj Oktjabr”, cioè “Ottobre Rosso”. 

La fabbrica Ottobre Rosso (

I marchi più noti della fabbrica sono “Aljonka”, “Krasnaja Shapochka” (“Cappuccetto Rosso”), “Rakoviye shejki” (“Chele di granchio”) e Kara-Kum. La fabbrica produceva anche caramelle speciali in occasione di eventi importanti. Per esempio, per il primo volo con equipaggio nello Spazio, quello di Jurij Gagarin, vennero prodotte le caramelle “Kosmicheskie” (“Cosmiche”), mentre in occasione dei Giochi Olimpici di Mosca del 1980 uscirono le “Finish”, le “Volejbol” (“Pallavolo”), e le “Ogní Moskvý” (Luci di Mosca). Dal 2002 l’azienda fa parte del Gruppo “Obedinjonnye konditery” (“Pasticceri Riuniti”).

LEGGI ANCHE: Come fece un imprenditore tedesco dell’800 a creare il cioccolato oggi più amato dai russi? 

5 / Fabbrica d’armi imperiale di Tula (Imperátorskij tulskij oruzhуéjnyj zavód)

La più antica fabbrica di armi del Paese fu fondata nel 1712 da Pietro il Grande. Nel 1720 la fabbrica produceva già 22 mila fucili e pistole a pietra focaia per l’esercito. Nel 1749 iniziò la produzione di massa di armi bianche in acciaio: sciabole e spade varie. 

In seguito lo stabilimento iniziò a produrre le mitragliatrici “Maksim”, le pistole TT, i fucili a ripetizione manuale Mosin-Nagant, e vari missili guidati anticarro e lanciagranate. 

Le celebrazioni per il 200° anniversario della fabbrica imperiale di armi di Tula. 28 febbraio 1912

Oltre alle armi, ha prodotto articoli artistici unici con sfaccettature di diamante sul metallo. 

LEGGI ANCHE: Tula, la città è stata per secoli la capitale delle armi russe 

6 / Gruppo industriale “Kalashnikov” (Kontsérn Kalashnikov) 

Una moto elettrica per le unità di polizia, sviluppata dal Gruppo Kalashnikov

Il Gruppo industriale “Kalashnikov”, con sede a Izhevsk, produce circa il 95% di tutte le armi leggere in Russia. La sua storia ha inizio nel 1807, quando la fabbrica di armi di Izhevsk fu aperta sul sito della distrutta ferriera sul fiume Izh. Vennero impiegati oltre 200 specialisti stranieri, che appresero le abilità degli artigiani russi. A Izhevsk è iniziata la produzione in massa di armi leggere e di armi bianche per l’esercito russo.

Fabbrica d'armi di Izhevsk

Nel 1948 il progettista Mikhail Kalashnikov si unì agli specialisti della fabbrica. E presto fu avviata la produzione di massa di fucili automatici Kalashnikov. Nel 2013, la fabbrica è stata rinominata “Kontsérn Kaláshnikov” (prima si chiamava Izhmash).

LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere sul Kalashnikov 

7 / Abrau-Durso

Bottiglia di vino

Il più famoso produttore di vini spumanti della Russia esiste grazie alla fortunata iniziativa dell’imperatore Alessandro II, che nel 1870 ordinò la creazione di una cantina vicino al lago Abrau, sul fiume Djursó.

L’agronomo Fjodor Gejduk acquisto viti in Europa. Nel 1877, gli agronomi della fattoria vendemmiarono la prima annata, dalla quale fu prodotto il primo vino locale. Nel 1898 fu messo in vendita lo champagne locale. Gli spumanti Abrau-Durso venivano serviti ai ricevimenti imperiali. 

Dopo la Rivoluzione e la nazionalizzazione, la cantina divenne l’unica in Urss a produrre vini spumanti con il metodo classico. Durante la Grande Guerra Patriottica (la Seconda Guerra Mondiale) i vigneti furono gravemente danneggiati, la cantina fu evacuata, ma dopo la liberazione del territorio tutto fu ripristinato piuttosto rapidamente. 

Abrau-Dyurso

Nel 1975 è stato sviluppato un marchio di esportazione di “Champagne sovietico” (“Sovetskoe shampanskoe”). Il vino spumante veniva fornito all’Europa, agli Stati Uniti, al Messico e ad altri Paesi.

Nell’era post-sovietica, l’impianto è andato in declino, ma è stato rilanciato dopo l’acquisizione nel 2006 da parte del gruppo SVL. Oggi i vigneti occupano più di tremila ettari. Il villaggio di Abrau-Djurso è diventato il più grande centro di turismo enogastronomico della Russia.


LEGGI ANCHE: Storia dello “shampanskoe”: tutto quello che c’è da sapere sullo champagne russo 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie