Appassionati di mistero e del paranormale? Ecco tutte le storie russe che non potete perdervi

Varvara Grankova
Giganteschi crateri, pozzi profondissimi da cui si sentono grida diaboliche, yeti, ufo, biblioteche e navi fantasma, e chi più ne ha più ne metta…

1 / Aljoshenka, la misteriosa creatura di Kyshtym

Una strana creatura, considerata un umanoide, venne ritrovata nei boschi vicino alla piccola città di Kyshtým (1.765 km a est di Mosca), nella zona degli Urali, nell’estate del 1996.

A scoprirla fu una donna che in seguito venne ricoverata in ospedale psichiatrico e curata per schizofrenia. L’anziana adottò la creatura come suo “bambino” e le dette lo stesso nome di suo figlio, Aljoshenka (diminutivo di Aleksej).

Gli altri residenti della città erano sconcertati e confusi sull’origine dell’umanoide. Veniva dallo Spazio, era un alieno o solo il feto di un essere umano terribilmente deformato? Queste domande perseguitarono la città di Kyshtym e, più tardi, il mondo intero.

Tuttavia, quando la “madre adottiva” del “Kyshtýmskij Kàrlik”, il “Nano di Kyshtym”, venne ricoverata nell’ospedale psichiatrico, Aljoshenka rimase da solo per diversi giorni e morì. Il piccolo cadavere fu ritrovato nel letto, poi cambiò più mani, prima di scomparire completamente dai radar.

Fino ad oggi, nessuno sa se Aljoshenka fosse davvero un alieno né dove sia finito il suo piccolo corpo.

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2 / L’esplosione di Tunguska

Il 30 giugno 1908 un oggetto non identificato esplose in una foresta remota della Siberia. Il danno causato fu enorme, paragonabile a quello di una bomba all’idrogeno (che sarebbe stata inventata solo agli inizi degli anni Cinquanta): un’enorme zona forestale attorno all’epicentro venne annientata e tempeste magnetiche infuriarono in tutto l’emisfero settentrionale.

L’oggetto (o i suoi detriti) che aveva causato l’esplosione non fu mai scoperto, nonostante le numerose spedizioni di ricerca nell’area. Molteplici teorie sulla causa dell’esplosione sono apparse nel corso degli anni, e le bizzarrie non sono mancate: dalla seconda venuta di Cristo a un esperimento di Nikola Tesla andato storto.

Alcuni credono che la massiccia esplosione sia stata causata da una enorme cometa di ghiaccio che si è sciolta nell’impatto. Tuttavia, in assenza di prove conclusive, l’esplosione di Tunguska rimane un mistero irrisolto fino ancora oggi.

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3 / La zona M

Simile al Triangolo delle Bermuda, la “Zona M”, nel mezzo della natura selvaggia russa, è un argomento di interesse per gli ufologi di tutto il mondo.

Il misterioso sito si trova in una fitta foresta nella regione di Perm. I visitatori della Zona M, nota anche come “Zona anomala di Perm” o “Triangolo di Moljóbka”, spesso riferiscono allucinazioni, stati fisici e mentali insolitamente euforici o depressivi, nonché presunti avvistamenti di Ufo e luci misteriose. Sono stati segnalati anche malfunzionamenti delle bussole e degli strumenti elettronici.

Nonostante le regolari missioni di ricerca sul sito, il mistero è rimasto irrisolto.

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4 / L’incidente del passo di Djatlov

Una notte di febbraio del 1959, un gruppo di nove escursionisti morì negli Urali settentrionali in circostanze raccapriccianti.

L’inchiesta ufficiale concluse che la causa della morte era stata “una forza irresistibile sconosciuta che gli escursionisti non sono stati in grado di superare”. Apparentemente, qualcosa aveva spinto gli escursionisti ad allontanarsi dalle loro tende nel cuore della notte, poiché i loro corpi nudi vennero successivamente scoperti a una certa distanza a piedi dal loro campo.

Molteplici indagini da parte di professionisti e dilettanti non hanno mai prodotto risultati conclusivi. Ecco perché l’incidente del passo di Djatlov ha catturato l’immaginazione degli appassionati del mistero di tutto il mondo. Ufo, yeti, giochi di spionaggio, test militari segreti e magia nera sono stati tirati in ballo come possibili spiegazioni della misteriosa tragedia. Tuttavia, nessuno sa con certezza cosa sia successo ai nove escursionisti esperti, che erano partiti per un trekking invernale ma non sono mai tornati. E la spiegazione ufficiale non accontenta nessuno.

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5 / Lo Yeti russo

I racconti su un enorme mostro gigantesco che vive nella natura selvaggia sono state oggetto di folklore per secoli. Anche in Urss, come in altri Paesi, l’Abominevole uomo delle nevi è stato oggetto di ricerche governative.

Negli anni Cinquanta, una commissione speciale fu creata dall’Accademia sovietica delle Scienze nel tentativo di confermare l’esistenza dello Yeti. Vennero condotte varie spedizioni, ma l’intera operazione fu abbandonata quando non fu possibile ottenere prove affidabili.

Tuttavia, da allora non sono mai mancati gli avvistamenti di Yeti in Russia.

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6 / La ricerca della biblioteca di Ivan il Terribile

La leggenda narra che Sofia Paleologa, nipote dell’ultimo imperatore bizantino, Costantino XI Paleologo (era figlia del fratello, Tommaso Paleologo, despota di Morea), abbia portato una collezione unica di preziosi manoscritti da Roma in Russia, quando sposò Ivan III, Gran Principe di Mosca.

Si ritiene che la collezione, un vero Santo Graal per gli studiosi e i topi di biblioteca, contenga antichi manoscritti perduti e inestimabili, e la sua eventuale scoperta renderebbe il fortunato una celebrità internazionale.

Gli instancabili ricercatori hanno dato la caccia per anni alla biblioteca perduta, ma nessuno è ancora riuscito a trovarla, tanto che alcuni credono che sia tutto solo un inganno. Tuttavia, alcune teorie del complotto sostengono che la biblioteca potrebbe essere ancora intatta, murata da qualche parte a Mosca, in qualsiasi altra città russa o, forse, addirittura, all’interno del Cremlino.

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7 / La morte di Alessandro I

Alessandro I era l’imperatore che guidò l’esercito russo nella guerra contro Napoleone. Durante il suo regno, la Russia schiacciò l’Impero francese e si affermò saldamente come una delle principali potenze mondiali, con le sue truppe che occuparono Parigi

Al culmine di questo successo, la morte improvvisa dell’imperatore, quarantasettenne e fino ad allora sano come un pesce, scosse la Russia. L’imperatore morì per febbre tifoide nel novembre 1825 nella città di Taganrog, 1.150 chilometri a sud di Mosca.

Eppure, qualcosa non convinse riguardo alla morte. Il corpo di Alessandro arrivò nella capitale in una bara chiusa e quasi nessuno lo vide in faccia. I pochi testimoni dissero però che il defunto non assomigliava all’imperatore.

Alessandro era diventato sempre più religioso negli ultimi anni e trascorreva le sue giornate in preghiera, lasciando che i suoi ministri gestissero la Russia, e le voci su una sua presunta abdicazione segreta e la fuga per poter condurre una vita solitaria sotto la falsa identità di un monaco si diffusero rapidamente. La gente individuò un particolare monaco di Tomsk che avrebbe potuto essere l’imperatore.

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8 / La nave fantasma “Orlova”

La nave da crociera “Ljubov Orlova” ha navigato nei mari del mondo dal 1976 al 1999, quando l’armatore che la possedeva è fallito. Doveva essere rimorchiata nella Repubblica Dominicana per lo smantellamento, ma la nave si è persa in mare durante una tempesta: la furia delle onde ha strappato le funi con cui era trainata.

È poi scomparsa: quattro tonnellate di acciaio senza luci e sistemi elettronici hanno spaventato altri marinai che hanno rischiato di scontrarsi con il gigante nel buio della notte. La Orlova da allora è stata persa per sempre e continuano le voci di ratti cannibali giganti a bordo. Che sia affondata o che stia ancora andando alla deriva da qualche parte nell’oceano? Da allora la nave è oggetto di fascino misterioso.

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9 / Parapsicologia militare

Dagli anni Ottanta, l’esercito sovietico e in seguito quello russo provò a sviluppare la tecnica del metacontatto, degli interrogatori non verbali e della lettura delle menti. Almeno così si dice.

Questa audace affermazione è apparsa in un articolo uscito su “Armejskij Sbornik”, la rivista ufficiale del ministero della Difesa russo.

Sebbene alcuni pensino che l’articolo sia solo una bufala, molti credono che gli scienziati sovietici abbiano effettivamente condotto esperimenti nel campo della parapsicologia per cercare di scoprire poteri umani fenomenali.

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10 / Il pozzo dell’inferno

Durante il periodo sovietico, un team di ricercatori e geologi mandati Siberia per testare il terreno alla ricerca di petrolio e altre risorse naturali, rimase scioccato nel vedere che i misuratori di profondità e pressione davano valori assurdi: la temperatura era di circa 1.093 °C!

Gli scienziati avrebbero anche sentito rumori bassi e spaventosi provenire dal foro della trivellazione. Avrebbero calato un microfono nel foro e iniziato a captare grida inconfondibilmente umane…

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11 / La Pietra Dashka

Una pietra misteriosa, nota anche come “lastra di Chandar” è stata scoperta negli Urali meridionali nel 1999. Sembrava essere una mappa 3D dettagliata della regione degli Urali e poteva essere eseguita solo utilizzando i moderni rilevamenti aerei o satellitari. Canali, dighe altri particolari coincidevano con il terreno reale ed erano segnalati scrupolosamente sulla mappa, insieme a iscrizioni in una lingua sconosciuta.

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12 / Grotte di Sablino

Quello di Sàblino è un vero e proprio labirinto sotterraneo situato vicino a San Pietroburgo, che si estende per decine di chilometri. Le grotte sono artificiali: alcuni ritengono che i passaggi siano il risultato di scavi per l’estrazione del quarzo, altri invece sostengono che siano stati i militari a creare una simile città sotterranea. In ogni caso, la rete chilometrica di miniere e pozzi è oggi abbandonata.

Tuttavia, attrae molti cercatori di avventura, che credono che le grotte siano un’anomalia spazio-temporale. Sono stati segnalati numerosi casi di scomparsa nelle grotte di Sablino. Le persone potrebbero essersi perse o essere state vittime di frane o sabbie mobili.


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