La storia del principale teatro del Paese inizia il 28 marzo 1776, quando il principe Urusov fu nominato da Caterina II sovrintendente alle rappresentazioni teatrali a Mosca. All’inizio, al teatro si mettevano in scena dei testi drammatici, ma con il tempo tutto il repertorio fu costituito da opere liriche e balletti. Al Bolshoj, il leggendario Marius Petipa mise in scena il “Don Chisciotte”, il suo unico balletto di Mosca. Sul palco di questo teatro fu poi rappresentato per la prima volta “Il lago dei cigni”.
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All’inizio del XX secolo, la compagnia dell’opera del Bolshoj era diretta dal compositore Sergej Rakhmaninov, mentre i celebri pittori Konstantin Korovin e Aleksandr Golovin creavano le scene per il teatro. In vari anni, al Bolshoj cantarono Fjodor Shaljapin, Elena Obraztsova, Galina Vishnevskaja, Zurab Sotkilava. Sul palco del teatro brillarono Olga Lepeshinskaja, Galina Ulanova, Majja Plisetskaja, Vladimir Vasiljev, Ekaterina Maksimova e altre stelle del balletto russo.
Oggi, il repertorio del Bolshoj comprende opere e balletti, sia classici che moderni, messi in scena dai registi e coreografi sia russi che occidentali.
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Uno dei più antichi teatri di Mosca, fu fondato nel 1756 come teatro dell’Università di Mosca. I primi attori del teatro furono gli studenti dell’ateneo. Dal 1824, la compagnia occupa un edificio in piazza Petrovskaja (oggi, piazza Teatralnaja). Rispetto al teatro Bolshoj, dal quale dista pochi metri, questo edificio è molto più piccolo, per questo fu soprannominato “malyj”, cioè, “piccolo” o “minore”. Durante la vita di Pushkin, al Malyj andarono in scena tre delle sue opere: “La fontana di Bakhchisaraj”, “Gli Zingari” e “Ruslan e Ljudmila”. Nikolaj Gogol chiese al teatro di mettere in scena la sua commedia “L’ispettore generale”. Tuttavia, il principale autore del teatro è stato il drammaturgo Aleksandr Ostrovskij: al Malyj furono messe in scena tutte e 48 le sue pièce. Ostrovskij scriveva appositamente per questo teatro e leggeva personalmente agli attori i suoi testi. Anche oggi il Malyj sta portando avanti la tradizione del realismo, e il suo repertorio è composto in prevalenza da testi classici.
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Lo storico incontro tra il regista Konstantin Stanislavskij e il drammaturgo Vladimir Nemirovich-Danchenko, avvenuto nell’estate del 1897 al ristorante “Slavjanskij bazar”, nel centro di Mosca, gettò le basi e determinò i principi del Teatro d’Arte. Il Moskovskij Khudozhestvennyj teatr fu inaugurato il 14 ottobre 1898 con “Lo zar Fedor Ioannovich” di Aleksej Tolstoj. Dal 1902, il teatro occupa il suo storico edificio in Kamergerskij pereulok. Agli spettacoli del teatro contribuirono i pittori Nikolaj Rerikh, Boris Kustodiev e Aleksandr Benois, mentre gli autori preferiti del Teatro d’Arte erano Anton Chekhov e Maksim Gorkij.
Nel 1987 si ebbe la scissione tra il Teatro d’Arte di Mosca “Gorkij”, che ha sede sul Tverskoj Boulevard e il Teatro d’Arte di Mosca “Chekhov” rimasto nella storica sede. Quest’ultimo è sicuramente uno dei leader del nuovo teatro drammatico, e mette in scena sia autori classici che contemporanei. Durante tutta la stagione teatrale, al teatro non ci sono praticamente mai dei posti vuoti.
Erede del Teatro della gioventù operaia, fu fondato nel 1927. La popolarità del Lenkom crebbe enormemente nei primi anni Sessanta, quando il regista Anatolij Efros divenne direttore artistico del teatro. In quel periodo andavano in scena spettacoli tratti da opere teatrali di Viktor Rozov, Eduard Rodzinskij e Mikhail Bulgakov, con gli allora giovani Aleksandr Zbruev, Valentin Gaft, Aleksandr Shirvindt e Olga Jakovleva.
Un nuovo capitolo fu aperto nel 1973, quando alla guida del teatro salì Mark Zakharov. I suoi spettacoli “Thyl Ulenspiegel” e “Zvezdá i smert Khoakina Murety” (“La stella e la morte di Joaquin Murieta”) furono una bomba, mentre l’opera rock “Giunone e Avos”, presentata per la prima volta nel 1981, a tutt’oggi rimane in scena.
Il teatro è stato fondato ai tempi del disgelo khruscioviano dai diplomati della scuola-studio del Teatro d’Arte di Mosca: Oleg Efremov, Galina Volchek, Igov Kvasha, Oleg Tabakov, Evgenij Evstigneev e altri. Il gruppo voleva sviluppare i principi a cui si attenevano Stanislavskij e Nemirovich-Danchenko, e sceglieva i testi di autori moderni. Il primo spettacolo del nuovo teatro fu “Eternamente vivi” del drammaturgo Viktor Rozov.
Anche oggi il teatro è guidato dagli stessi principi: il “Sovremennik” offre al pubblico un teatro d’avanguardia, pieno di audaci esperimenti.
I fondatori del Teatro d’Arte credevano che l’opera non dovesse essere un “concerto in costume”, ma dovesse creare una forte impressione drammatica, affinché il pubblico potesse credere ed entrare in empatia con quello che vedeva sul palco, come avviene nel teatro di prosa. Uno dei primi teatri lirici di regia esiste dal 1918, quando Konstantin Stanislavskij fu messo alla guida dello studio operistico del teatro Bolshoj. Nel 1939, nel quadro del teatro fu creata anche una compagnia di balletto. In vari periodi, al teatro hanno lavorato Vsevolod Mejerkhold, Peter Stein, Vladimir Burmeister, Nacho Duato, John Neumeier, Angelin Preljocaj.
Oltre alle opere e ai balletti classici come “Norma”, “Aida”, “La Bayadère” e “Giselle”, il repertorio include dei balletti in un atto di coreografi moderni, le operette “Una sera d’inverno a Chamonix” e “Robinson Crusoe”, nonché delle rarità, come “Medea” di Luigi Cherubini. Tra le stelle del teatro si possono menzionare Chibla Gerzmava, Georgi Smilevski, Natalja Somova, Oksana Kardash.
L’edificio in mattoni rossi in Petrovskij pereulok (vicolo) è una pietra miliare nella storia del teatro russo. In questo palazzo in stile pseudo-russo nel 1885 fu aperto il teatro privato di Fjodor Korsh. Proprio qui si tenne la prima rappresentazione del dramma “Ivanov” di Anton Chechov. Nel 2006, la guida del teatro è stata affidata all’attore Evgenij Mironov.
Ogni spettacolo del Teatr Natsij è un progetto a parte, per il quale vengono invitati registi e attori. Gli spettacoli sperimentali vengono rappresentati nella Piccola sala e nel Nuovo spazio teatrale. Il repertorio comprende i classici (da Shakespeare a Bulgakov, Tolstoj e Ostrovskij), letti in chiave moderna, nonché molti autori contemporanei.
Teatro totalmente immerso in attività di sperimentazione. Il teatro è successore del Teatro drammatico Stanislavskij in via Tverskaja. Nel 2015, alla guida del teatro è stato messo il regista Boris Jukhananov che ha cambiato non solo il nome del teatro (la denominazione “elettroteatro” rievoca l’Elettroteatro “Ars”, il primo cinema di Mosca aperto nel 1915), ma anche l’approccio. Lo “Stanislavskij” tende alla sintesi di varie arti, quando la performance art, le classiche rappresentazioni teatrali e i concerti si completano a vicenda.
Col teatro hanno collaborato molti noti registi, tra cui Theodoros Terzopulos, Heiner Goebbels, Konstantin Bogomolov e Marfa Horwitz. Boris Jukhananov presta molta attenzione alla musica: il suo elettroteatro ha messo in scena quasi due decine di opere, tra cui alcuni esperimenti musicali di autori moderni.
Il fondatore del teatro, Evgenij Vakhtangov, fu allievo di Stanislavskij e Nemirovich-Danchenko. Dopo Vakhtangov, il teatro fu guidato da Ruben Simonov e da suo figlio Evgenij Simonov, poi da Mikhail Uljanov. Nei primi anni Duemila, il teatro è stato diretto dal regista lituano Rimas Tuminas.
Al teatro recitano Sergej Makovetskij, Julija Rutberg, Maksim Sukhanov e molte altre stelle del teatro e del cinema russo. Il repertorio è basato su opere di autori classici e moderni, mentre lo spettacolo più longevo è “Turandot”: creato nel 1922 dallo stesso Evgenij Vakhtangov, questo spettacolo è andato in scena fino al 2006. A questo intramontabile successo del teatro è dedicata la fontana “Principessa Turandot”, eretta di fronte al teatro nel 1997.
Uno degli eventi più memorabili della vita teatrale di Mosca degli anni Novanta fu la nascita di questo nuovo teatro, creato dagli ex studenti del regista Pjotr Fomenko. Sin da quei primi giorni, il Laboratorio sviluppa le tradizioni del teatro di repertorio russo.
Oggi il teatro vanta numerosi spettacoli di prim’ordine, tratti dalle opere di Ostrovskij, Chekhov, Tolstoj, Pirandello, Gumilev, Volodin, Vampilov. Sul palco del teatro brillano Evgenij Zyganov, Polina Agureeva, Ksenija e Polina Kutepov, Galina Tjunina e altri bravissimi attori.
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