Teatro Accademico di Jaroslavl “F. Volkov”
Questo teatro, il cui aspetto attuale risale alla fine del XIX secolo, è uno dei simboli dell’antica città russa di Jaroslavl, che sorge sul Volga 270 chilometri a nordest di Mosca e fa parte dell’Anello d’oro. Porta il nome di Fedor Volkov (1729-1763), che è ritenuto il primo attore russo e che fu chiamato nel 1752 a San Pietroburgo dalla zarina Elisabetta di Russia (Elizaveta Petrovna), imperatrice dal 1741 al 1762.
Ma questo teatro è meritevole di menzione non solo per la sua storia. Dal 2011 lo dirige uno dei più interessanti registi russi, Evgenij Marcelli. Qui mettono in scena molti classici con delle rivisitazioni coraggiose e persino radicali, e le tournée nella capitale sono sempre segnate da grande successo.
Teatro da Camera di Voronezh
Ormai diversi anni fa, correva l’anno 1993, l’allora regista del Teatro del Giovane spettatore di Voronezh, Mikhail Bychkov, fondò in città, nella piccola sala della locale Casa della Cultura, il suo “casalingo” Kamernij Teatr, Teatro da Camera, che oggi è uno dei più famosi di tutta la Russia, con frequenti tournée in molti festival all’estero.
In seguito il teatro è diventato anche sede del Festival Internazionale Platonov, sempre organizzato da Bychkov, dove si sono esibite molte famose compagnie teatrali e noti musicisti.
Il nuovo edificio del teatro, costruito da una squadra di architetti moscoviti in stile loft, è aperto ai visitatori da mezzogiorno. Nel complesso c’è una biblioteca, un caffè e una sala mostre. Nel repertorio non mancano Pushkin, Ostrovskij, Gogol, Chekhov, drammi europei contemporanei, e lavori di Andrej Platonov, a cui sono legate sia la città (che gli dette i natali) sia il festival (che porta il suo nome).
Teatro Koljada di Ekaterinburg
Ecco un altro teatro, il cui direttore a un certo punto decise di lasciare il locale Teatro del Dramma, seguendo il folle desiderio di aprirne uno tutto suo. E lo chiamò persino con il suo nome. L’eminente drammaturgo russo Nikolaj Koljada ormai da più di un decennio (dal 2001), dimostra che un teatro privato in Russia non è solo una folle fantasia. In tournée a Mosca, ormai, la compagnia sta sempre almeno un mese, recitando due spettacoli al giorno e nei giorni festivi ben quattro. Koljada mette in scena le sue opere, melodrammi che danno la possibilità agli attori di mostrare tutto il loro talento, e anche classici e pièce dei suoi tantissimi allievi.
Teatro drammatico di Nizhnij Novgorod “Maksim Gorkij”
Tra i punti di forza di questo teatro c’è la nutrita compagnia, composta da attori di diverse generazioni, provenienti da diverse città e da diversi istituti d’arte drammatica. Qui più spesso di altri mette in scena i suoi spettacoli il regista moscovita Valerij Sarkisov. Nel repertorio: Saltykov-Shchedrin, Chekhov, Gorkij: ed è proprio nell’interpretazione dei classici che si dimostra la bontà di questa compagnia di provincia.
Teatro della gioventù “Engagement” di Tjumen
A questo piccolo teatro è andata di lusso con la direzione artistica. Il direttore Leonid Okunev è un attore di quelli rari, che pur recitando per i seriali tv e per il cinema, non abbandonano la città natale e il teatro. Okunev coraggiosamente invita in Siberia giovani registi che “portano” da Mosca le loro proposte non scontate. Cosicché, qui il repertorio è assolutamente eterogeneo. Dal verbatim theatre, genere di non-fiction oggi tanto di moda, a pièce che ricordano lo stile di Nikolaj Koljada, fino a un ricco cartellone per ragazzi.
Teatro “Olonkho” di Jakutsk
Il poma epico jakuto “Olonkho” nel 2005 è stato riconosciuto dall’Unesco come uno dei capolavori nella lista dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, e dieci anni fa a Jakutsk ha aperto i battenti il teatro omonimo. Nel repertorio ci sono spettacoli in gran parte basati sull’epos nazionale tradizionale, che uniscono la componente orale e quella vocale, il che non pregiudica la comprensione e la buona accoglienza del pubblico, anche all’estero, tanto che ci sono già state tournée in Spagna e in Belgio.
Teatro tataro d’Arte drammatica di Almetjevsk
Almetjevsk è una città di 155 mila abitanti del Tatarstan, 270 chilometri a est della capitale Kazan e 1.100 da Mosca. Ha uno sviluppo recente, legato soprattutto all’estrazione petrolifera e il teatro è uno dei monumenti principali. Negli ultimi tempi è diventato ben noto in tutta la Russia, grazie alla collaborazione con l’ambizioso giovane regista Iskander Sakaev. Il fatto che gli spettacoli siano in lingua tatara non è un ostacolo al conseguimento di premi e riconoscimenti in festival molto diversi tra di loro, il che è segno al contempo della varietà delle opere e dell’unitarietà della tradizione teatrale. In cartellone ci sono versioni in tataro di Lermontov, Shakespeare e Brecht.
Teatro drammatico di Minusinsk
La tradizione teatrale in questa città 4.460 chilometri a est di Mosca ha già una storia di oltre un secolo, ma il teatro è diventato famoso solo negli ultimi anni grazie agli spettacoli del regista Aleksej Pesegov. Quasi ogni anno la compagnia arriva a Mosca, dove se la litigano diversi festival. A dispetto della distanza dalla capitale, in cartellone si possono trovare sia lavori del drammaturgo britannico Ray Cooney, molto amato dai registi russi, che classici come Nikolaj Leskov, Mikhail Bulgakov e altri.
Teatro della gioventù di Arcangelsk
Arcangelsk è famosa come patria del grande scienziato e poeta Mikhail Lomonosov e al Teatro della Gioventù c’è un’intera serie storica di spettacoli a lui dedicati. Interessante a sapersi, questo teatro commissiona nuove pièce ai più famosi drammaturghi russi contemporanei. Come molti altri, anche questo teatro vive e brilla in gran parte grazie al suo direttore, Viktor Panov, che circa trent’anni fa ha anche fondato in città il primo festival internazionale in Russia di istituti d’arte drammatica.
Teatro-studio “Gran” di Novokujbishevsk
In questo teatro fondato nel 1970 lavora uno dei più famosi giovani registi, Denis Bokuradze, che fa coraggiosi esperimenti nel repertorio, spaziando, per fare qualche esempio, da Jean-Paul Sartre a farse medievali francesi, fino alla pièce della drammaturga russa contemporanea Olja Mukhina “Tanja-Tanja”. La città è vicina a Samara, 1.100 chilometri a sudest di Mosca.
Quali sono i grandi classici del teatro russo che non ci si possono perdere, e dove è meglio vederli?
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