Ci sono pochi luoghi nella capitale russa così simbolici, affascinanti e profondamente associati alla storia e allo spirito di Mosca come il Teatro Bolshoj. A questa breve lista potremmo aggiungere con sicurezza anche il Cremlino e la Piazza Rossa. Ma nessun altro luogo è in grado di reggere il confronto.
Paragonabile alla Scala per fama e grandezza delle rappresentazioni, il Bolshoj in patria è chiamato anche “il Grande Teatro”. Ma qual è l’origine di questo nome?
Osservando l'imponente edificio del Bolshoj, con le sue colonne e l’iconico carro sul tetto trainato dai cavalli, è facile associarlo a un’epoca antica, fatta di splendore e grandezza. In realtà, ripercorrendo la storia di questo edificio, ci si accorge che vanta un passato fatto di distruzione e ricostruzione. Questo luogo, infatti, è bruciato ben 4 volte!
Il primo incendio avvenne ancor prima che il teatro aprisse le porte al pubblico, pochi mesi dopo che l'imperatrice Caterina la Grande aveva affidato al principe Petr Urusov l’incarico di fondare il teatro; correva l’anno 1776, data ufficiale della nascita del Bolshoj. Si decise così di affidare il progetto a un inglese, Michael Maddox, matematico di Oxford e professore dello zarevich PavelRomanov. Fu proprio Maddox a scegliere il terreno sul quale sorge oggi il Bolshoj. Qui fece costruire un edificio a tre piani, inaugurato il 30 dicembre del 1780 con una solenne cerimonia.
All'epoca il teatro non si chiamava Bolshoj, bensì il Teatro Petrovka (perché si trovava in via Petrovka), e fino al 1824 fu considerato parte dei teatri imperiali di Mosca, insieme a quello che sarebbe poi diventato il Teatro Maly, letteralmente 'Piccolo Teatro'.
Ma la storia del teatro più importante del paese fu a dir poco travagliata: bruciò diverse volte, nel 1805, nel 1812 (insieme al resto della città) e nel 1856. Dopo di che, l'edificio fu rinnovato e rimodernato, e gli incendi si fermarono.
Per quanto riguarda il nome, fu ufficialmente chiamato Teatro Bolshoj dopo la sua inaugurazione nel 1825, per distinguerlo dal Teatro Maly, lì vicino (il Maly è infatti molto più piccolo, e porta in scena opere teatrali, mentre il Bolshoj si dedica prevalentemente a opere liriche e balletti). Nel 1919, i bolscevichi lo ribattezzarono Teatro accademico di Stato Bolshoj “Vladimir Lenin”.
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Il Bolshoj in realtà è molto più grande di quanto l'occhio nudo possa dire a prima vista. David Leigh, cantante lirico che si è esibito più volte sul palco di questo teatro, ha confessato su Quora: "Per capire davvero com’è, bisognerebbe andare dietro le quinte: il teatro ha due auditorium pubblici, 3 ristoranti, un cortile interno con una fontana, diverse centinaia di sale per gli artisti, quattro negozi di costumi, decine di enormi sale prove, un teatro privato, un teatro interno delle esatte dimensioni del palco principale, completo di fossa d'orchestra (questa è una follia...), e un intero ospedale per ballerini e musicisti!”.
Nonostante la sua vasta esperienza, Leigh ammette: "Nessun teatro dell'opera al mondo mi ha mai fatto sentire così piccolo come il Bolshoj!".
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