Come arrivare da Mosca: In autobus (ce ne sono anche con partenza dagli aeroporti di Domodedovo e Sheremetjevo; tra le 3 e le 5 ore di viaggio) o con un treno locale (elektrichka) dalla Stazione Jaroslavl (con un viaggio di 2,40-3,40 ore).
Quando non andare: Nella prima settimana di gennaio e nella prima settimana di maggio (quando tutti i russi sono in ferie e qui c’è una folla incredibile).
Non vogliamo offendere gli abitanti (31 mila) di Rostòv Velìkij, ma se avete visitato il cremlino di Rostov, potete considerare di aver completato il programma. A proposito, non confondete Rostov Velikij con la più grande Rostov sul Don (1,1 milioni di abitanti), che è 1.300 chilometri più a sud! E attenzione perché la stazione ferroviaria porta il nome di Rostòv Jaroslàvskij.
Breve lista delle cose che bisogna assolutamente fare:
– Visitare la Cattedrale della Dormizione (Uspenskij sobor)
– Ascoltare il suono delle campane
– Comprare gioielli realizzati con la tecnica dello smalto “finift” di Rostov
– Prima di andare, guardare il film sovietico “Ivan Vasilevich menjaet professiju” (“Ivan Vasilevich cambia professione”; lo trovate in 27ª posizione in questa nostra classifica delle migliori pellicole del cinema russo)
– Percorrere le mura perimetrali e capire che proprio qui Ivan Vasilevich e George Miloslavskij, il personaggio del film interpretato da Leonid Kuravljov fuggono dalle guardie dello zar
– Ammirare le anatre nello stagno del Vladychnyj Dvor, la parte più antica del Cremlino (e d’inverno pattinare a più non posso)
– Bere sbiten o medovukha nel Meleto del Metropolita e mangiare qualche delizia prodotta dal forno della chiesa
– Farsi un selfie sullo sfondo del Lago Nero
Perché il cremlino di Rostov è un fake
Il cremlino è un elemento presente in molte antiche città russe. Nel passato, la vita era concentrata principalmente all’interno delle cittadelle fortificate. Le alte mura con feritoie e torri di osservazione erano strutture difensive serie, nelle quali si poteva difendersi a lungo dal nemico.
Ma il cremlino di Rostov fu costruito quando ormai non c’era più necessità di difendersi in quel modo. Per cui, l’aspetto possente delle sue mura è probabilmente solo una questione di stile. Anche le porte qui sono troppo larghe: in caso di minaccia non avrebbero probabilmente retto a un assalto nel corso dell’assedio.
E in generale la funzione di questo cremlino era un’altra: era una residenza costruita per sé dall’autorità religiosa di Rostov, il metropolita Iona III (1607-1690) tra gli anni Cinquanta e Ottanta del XVII secolo.
Adesso può sembrare sorprendente, ma l’eparchia (la diocesi, nella Chiesa ortodossa) di Rostov fu organizzata dal primo metropolita di Kiev, Michele I, neanche tre anni dopo la conversione della Rus’ al cristianesimo, nel 991, il che significa che è una delle più antiche in assoluto, insieme a quella di Novgorod. Nella gerarchia della Chiesa, Rostov aveva un enorme potere: all’epoca le erano sottoposte le eparchie di varie regioni circostanti, tra le altre, quelle di Jaroslavl, di Vladimir e Suzdal, e persino di Mosca.
Alla fine del XVI secolo, nella Rus’ la Chiesa ortodossa divenne de iure autocefala, ovvero indipendente da Costantinopoli, e l’eparchia di Rostov crebbe fino a diventare metropolia, e al metropolita serviva una sua residenza.
Cosa si trova all’interno del cremlino
Di fatto il cremlino di Rostov è diviso da mura in tre parti.
A – Sobornaja ploshchad (Piazza della Cattedrale)
Al centro della piazza sorge l’Uspenskij Sobor, la Cattedrale della Dormizione. È il più antico edificio del cremlino, costruito oltre 100 anni prima della residenza del metropolita, negli anni Dieci del Cinquecento. A proposito, quanto ad architettura, la cattedrale ricorda molto da vicino quella omonima del Cremlino di Mosca.
Nel secolo scorso i restauratori hanno trovato frammenti di affreschi del XII secolo. In precedenza, in questo luogo sorgeva un altro edificio sacro in pietra bianca, che andò distrutto in un incendio. Ma evidentemente questa parte di costruzione di era conservata, e la nuova cattedrale le venne edificata sopra.
Non mancate di osservare con attenzione non solo queste pitture murali, ma anche la ben conservata iconostasi barocca del XVIII secolo.
La cattedrale ha anche un grande campanile a vela attiguo.
B – Arkhierejskij dvor (Cortile del Vescovo)
Questo è il cortile privato di “sua eminenza”, ossia del metropolita. È stato progettato in modo tale che gli edifici fossero allineati attorno al giardino e al laghetto. Già nel 1883 fu aperto nella Belaja Palata (il Palazzo Bianco) un museo di antichità ecclesiastiche (numero 12 nella mappa), che è ancora visitabile ai giorni nostri.
Nel Palazzo di Samuele (numero 10), ora c’è una galleria di dipinti, che include anche l’arte della Russia antica. Nel palazzo più grande, il Palazzo Rosso (“Krasnaja Palata”, numero 13), trovano spazio un’esposizione storica e un ristorante di cucina russa.
È difficile per voi immaginare un ristorante nel cremlino? Allora sarete ancora più sorpresi di sapere che c’è anche un hotel (numero 8)! L’edificio del XVII secolo, con un primo piano in pietra e un secondo piano in legno, accoglie da lungo tempo gli ospiti del metropolita. E ora è disponibile per la prenotazione su Booking, e per un prezzo molto conveniente, tra l’altro.
Non perdetevi poi il Museo dello smalto “finift”, una tecnica artistica tradizionale a Rostov. Di solito sullo smalto bianco vengono disegnati vari motivi floreali per abbellire vassoi, anelli, orecchini e molto altro.
C – Mitropolichij sad (Giardino del Metropolita)
Probabilmente è il luogo più piacevole dell’intero cremlino, dove si può con tutta calma rilassarsi su una panchina, osservando il panorama del meleto o del piccolo stagno. Questo posto ricorda il giardino dell’Eden. A proposito, Iona III in generale si ispirò alla Città Santa di Gerusalemme nel progettare la sua residenza. E la chiesa vicino al campanile della Cattedrale dell’Assunzione è dedicata proprio all’Ingresso del Signore a Gerusalemme.
Nel giardino c’è uno stand dove sono in vendita i prodotti da forno della panetteria della chiesa (vi consigliamo caldamente i sochnik con il tvorog!) Da non perdere anche le bibite di produzione propria. Potete bere un aromatico sbiten alle erbe o un idromele a bassa gradazione alcolica, il medovukha, che non disdegnerebbe neppure il metropolita!
L’ingresso al Cremlino costa 70 rubli (1 euro), l’ingresso alla Cattedrale della Dormizione ègratuito, e il resto dei musei e delle chiese del Cremlino hanno biglietti separati. Un biglietto unico per tutto costa 800 rubli (11,35 euro).
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