Come scoprire la Russia a bordo degli elektrichki

Kommersant
Sono i treni locali russi, estremamente spartani, dove bisogna lottare per conquistare un posto insieme ai pendolari. Ma c’è anche chi (in 60 giorni!) ci ha attraversato l’intero Paese

Ogni mattina, molti russi percorrono una strada piuttosto lunga per arrivare al posto di lavoro. Uno dei mezzi di trasporto più economici e affidabili usati dai pendolari sono gli elektrichki: treni suburbani che collegano le piccole città e i villaggi con le grandi città e le metropoli. Ecco alcuni consigli da parte di un vero esperto per il vostro prossimo viaggio.

Ogni giorno circa due milioni di persone vanno in giro per la capitale russa sugli elektrichki. L’ora di punta alle fermate dei treni regionali è tra le 8 e le 9 del mattino, quando la gente si precipita a Mosca da tutta la regione circostante per guadagnarsi da vivere. A differenza dei treni a lunga percorrenza e di quelli ad alta velocità come il Sapsan, il biglietto non è nominale, e quindi non c’è bisogno del documento per acquistarlo. 

Salire, scendere

Acquistare il biglietto è piuttosto semplice ed economico (tra 70 e 500 rubli; tra 1 e 7,20 euro). Basta cercare le indicazioni “prigorodnje poezda” (“treni locali”) nelle  nelle stazioni ferroviarie e le loro apposite casse. A volte qualcuno controlla il biglietto prima della salita sul treno. Ma dei due milioni di persone che usano gli elektrichki ogni giorno, si pensa che circa 300.000 persone facciano i portoghesi. Ricordatevi, comunque, di tenere il biglietto per eventuali controlli a bordo o in stazione.

Lottare per un posto

Sui vecchi elektrichki è ancora possibile aprire i finestrini e la gente a volte butta la borsa dall’esterno per occupare un posto. Difficile, insomma, trovare un posto libero, se non siete esperti. Su questi vecchi treni i sedili sono a tre posti, uno di faccia all’altro.

Un’altra fastidiosa abitudine: a volte qualche persona (più spesso una donna di età compresa tra i 55 e i 60 anni) si siede da sola su una fila e occupa gli altri due posti per persone che saliranno solo più tardi, magari un paio di fermate dopo. Questo può essere molto frustrante. Voi che tipi siete? Combattete per un posto o ingoiate il rospo e restate in piedi? 

Venditori e musicisti 

“Cari passeggeri…” Queste parole possono provenire non solo dal personale di bordo che annuncia qualcosa, ma anche da una delle tante persone che cercano di piazzare la loro mercanzia sui treni: pantaloni, matite, accendini, borse, calze, strofinacci e altro ancora. Se non incontrate una di queste persone, di sicuro troverete invece il tipico musicista da elektrichka: studenti, pensionati o disoccupati che provano a guadagnare qualche soldo cantando canzoni della colonna sonora dell’anima russa, strimpellando la chitarra, e cercando di non stonare troppo. Se non vi dispiacciono, perché non dare loro qualche rublo? 

In realtà, vendere cose e cantare sui treni non è permesso, ma spesso è semplicemente ignorato. Ricordate: più il trasporto è economico, più la libertà regna. 

Mangiare, bere, fumare e 

La stessa “regola” conta per mangiare, bere e tutti gli altri bisogni fisiologici che le persone hanno. Ufficialmente è vietato consumare alcolici, ma i controllori spesso chiudono un occhio.

La maggior parte degli elektrichki non dispone di servizi igienici. Il “tambur”, lo spazio attorno alle porte e il collegamento tra i vagoni, viene spesso usato dai viaggiatori per rilassarsi… quindi questi punti possono essere un po’ puzzolenti. Infatti, le persone a volte li usano per “emergenze”, ci fumano (nonostante i cartelli di divieto) ci si baciano, bevono, litigano, ecc.: possono essere posti piuttosto vivaci e maleodoranti. 

Le lepri 

Spesso ci sarà un enorme esodo lungo tutto il treno. Qualche istante, e quattro controllori arriveranno di gran carriera, cercando chi non ha fatto il biglietto. Guardate fuori dai finestrini e probabilmente vedrete quei furfanti sfacciati che fuggono via.

Queste persone sono chiamate “zajtsy” (“lepri”). Circa il 15% di tutti i passeggeri degli elektrichki sono “lepri”. Non pagano e si nascondono ai controllori. La cosa più divertente, è che spesso non assomigliano affatto a poveri: sono donne con i tacchi alti, uomini d’affari con notebook e iPhone, studenti alla moda. Molte persone pensano che i trasporti dovrebbero essere gratuiti e si rifiutano di pagare per principio, non per bisogno. 

Il ruolo degli stranieri 

Mentre i russi di solito prendono l’elektrichka solo per brevi spostamenti da casa al lavoro e viceversa, il giornalista moscovita e viaggiatore Aleksandr Luchkin ha fatto tutta la strada da Vladivostok alla capitale russa sui treni locali, impiegando due mesi interi! (Qui il suo sito dove racconta l’avventura).

“In Russia abbiamo un rapporto speciale con gli stranieri, è una cosa storica”, dice Luchkin. “I russi con gli stranieri dimostrano estrema gentilezza e riverenza, più che con i loro compatrioti. Allo stesso tempo li guardiamo come forestieri, che non conoscono la nostra vita reale. Per un viaggiatore è una posizione vantaggiosa: Qui si può essere come un bambino curioso, e tutti noi lo scuseremo per questo”. A volte, racconta Luchkin, lui stesso ha provato a giocare il ruolo dello straniero, mentre viaggiava attraverso la Russia, “perché le persone sono più disposte a darti consigli e aiuto.”

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