Cos’è la “Domenica del Perdono” che si celebra in Russia?

Ilja Pitalev/Sputnik
L’ultimo giorno prima dell’inizio della Quaresima nella tradizione ortodossa si chiama “Domenica del Perdono”. Da dove deriva l’usanza di chiedere scusa al prossimo proprio alla fine della Maslenitsa?

La settimana della Máslenitsa, in cui per tradizione il popolo russo se la spassa in ogni modo per salutare l’inverno, nella Chiesa ortodossa è chiamata “syropústnaja nedélja”: è cioè l’ultima settimana prima della Quaresima in cui si può mangiare il formaggio (in russo: “syr”) e in generale anche gli altri latticini e le uova. 

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Chi osserva il digiuno pre-pasquale, il “Velikij post” smette di mangiare carne già la settimana precedente, al termine della “Mjasopustnaja nedelja” (“mjaso” vuol dire carne”). Ma da dove nasce la tradizione di chiedere perdono a Dio e al prossimo nell’ultima domenica prima della Quaresima?

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Chi ha dato vita alla tradizione della “Domenica del Perdono”?

Questa tradizione nasce dalla vita dei monaci egiziani, nei primi secoli dalla Natività di Cristo. Essi trascorrevano la Quaresima in completa solitudine, ritirandosi in deserti e grotte. Non tutti tornavano al monastero a Pasqua: alcuni morivano di fame, altri potevano essere sbranati dalle belve selvatiche.

Perciò, al momento in cui si separavano per rincontrarsi solo a Pasqua, i monaci si salutavano, consci del fatto che sarebbero potuti non tornare tutti, e si chiedevano reciprocamente perdono per tutte le offese volontarie o involontarie. “Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”, dice il Vangelo di Matteo.

Il rito del perdono

La Chiesa ortodossa prescrive ai credenti di confessarsi e di fare la comunione la domenica mattina, e solo allora di chiedere perdono ai propri cari. Dopo averlo fatto e aver ricevuto la risposta “Dio perdonerà” (“Бог простит”; “Bog prostít”), di solito ci si bacia tre volte in segno di riconciliazione e amicizia.

Tra i russi, storicamente, la “Domenica del perdono” (“Прощёное воскресенье”; “Proshchjónoe voskresénje” ) coincideva con la fine delle celebrazioni della Maslenitsa. In questo giorno, prima di cena, era consuetudine recarsi al cimitero, ricordando i parenti deceduti di recente, e anche “chiedere il loro perdono”, sebbene questo non sia un precetto della Chiesa. A quanto pare, si tratta di una reliquia delle tradizioni pagane, come il rogo del “chuchelo” di Maslenitsa (un grande pupazzo di paglia), con la quale si supponeva venissero “bruciati” tutti i peccati commessi nella settimana precedente.

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In questa domenica, durante la funzione serale nelle chiese, si svolge il “rito del perdono” (“чин прощения”; “Chin proshchenija”), una funzione speciale. Durante questa messa, il sacerdote si rivolge ai fedeli con un sermone sulla necessità di chiedere perdono gli uni agli altri, di perdonare le offese, e lui stesso chiede perdono a tutti i presenti, che rispondono: “Dio Vi perdonerà, Padre Santo. Perdona anche tu noi, peccatori, e benedicici”. In questo modo, dopo essersi riconciliati gli uni con gli altri, i cristiani ortodossi russi iniziano la Quaresima.


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