“Studiare il russo è una vera tortura”. Siete d’accordo?

Legion Media
Avvicinarsi all’idioma di Tolstoj è un processo che richiede caparbietà e pazienza. Abbiamo chiesto ai nostri lettori di raccontarci com’è stato per loro il processo di apprendimento di questa lingua tanto affascinante quanto complessa. E abbiamo scoperto che, in fin dei conti, ogni ostacolo non è poi così insormontabile come appare…

Quando abbiamo pubblicato questo pezzo sui 20 meme dedicati a chi studia il russo, il nostro unico obiettivo era quello di farvi sorridere, sdrammatizzando un po’ i sudori di chi si ritrova chino sui libri (o con un crampo alla lingua nel tentativo di pronunciare correttamente le parole russe più difficili, che abbiamo elencato qui).

In realtà, ci siamo ritrovati con una pioggia di commenti emozionanti, scritti da voi lettori, sul duro e affascinante processo di apprendimento. Abbiamo selezionato le testimonianze più interessanti. 

“Una vera tortura”

“Sto studiando il russo proprio adesso ed è una vera tortura - scrive l’utente tahseen812 -. Devo però ammettere che è una lingua bella e interessante”. 

Fra le cose che più di tutte “fanno piangere” gli studenti ci sono ovviamente i verbi di moto, le strane e per molti impronunciabili lettere Ы, Ь e Ъ, e il corsivo (illeggibile, vero?).

“Il russo è un’eterna sofferenza”, si lamenta l’utente Ortlibas. E come dargli torto? Anche gli stessi autori classici russi hanno più volte ammesso che ai loro connazionali, sotto sotto, piace soffrire

E volete sapere di più? Più ci si addentra nel russo, e più grande sarà la sofferenza! Aiutoooooo! 

“Sto studiando russo all’università e talvolta vorrei strapparmi i capelli”, confessa ashley_hayes21.

“Ho provato a studiarlo all’università, da sola, con mio marito russo. Mi sembrava di aver fatto dei progressi… in realtà è un casino”, dice opens ___cocono

“Mi sembrava di essere più felice quando sapevo appena un po’ di russo - riflette lou_pedersen -. Ora in testa ho un sacco di concetti sull’uso dei casi, dei verbi di moto, dei verbi riflessivi… e troppa poca pratica per utilizzarli correttamente. E così ora mi blocco più spesso, pensando troppo alla grammatica, al fatto che questo è un plurale, un caso strumentale, un passato e così via…”. 

“Ho avuto difficoltà a imparare la grammatica russa - dice sunsun_suni -. Finalmente ho imparato a parlare russo con la gente del posto e nei mercati”.

Le lettere sono solo un’illusione 

Per molti lettori, l’alfabeto cirillico sembra un ostacolo insormontabile. Alcune lettere russe sono uguali a quelle latine… ma suonano in modo totalmente diverso! E ciò che sconvolge ancora di più, è che cambiano a seconda che siano maiuscole o minuscole. 

“Pensavo di aver decifrato l'alfabeto fino a quando non ho visto le minuscole, dove il simbolo ‘m’ non è una M minuscola, bensì una T!”, dice peely72.

Il corsivo scritto a mano, poi, può risultare una sfida anche per gli stessi madrelingua… figuriamoci per gli stranieri! 

“Un mio amico russo dice che il mio corsivo è piuttosto buono - scrive ansafession -. Peccato che spesso mi capiti di non essere in grado di rileggere quello che ho scritto poco prima”. 

“La pronuncia di alcune parole può essere una sfida, soprattutto nel caso di quelle parole che si scrivono in maniera simile - fa notare lyovst -. Aiutaci tu, Tim Kirby!”. 

Ed ecco allora qualche consiglio utile redatto dal nostro autore Tim Kirby. 

“La cosa assurda è che lo posso leggere abbastanza facilmente… ho imparato da solo circa 20 anni fa - racconta Andrew Aldrich Porter -. Ma non riesco a parlare!”. 

“Io mi metto a canticchiare ninna nanne, o vecchie canzoni russe, nel tentativo di ricordarmi alcune parole e la loro pronuncia”, scrive patty_arenga.

Perché allora studiare il russo, se è così difficile? 

Quando ci si inizia ad abituare a una nuova lingua, si inizia ad apprezzarla di più. “Questa lingua è così bella! - dice lin_e_mele -, e quando la si vede scritta in corsivo, lo è ancora di più”.

Commentando un nostro post su Facebook, il lettore Frederick Saunderson dice: “È la lingua più squisita che abbia mai sentito. Prova a parlarla, e ti sentirai un’altra persona, con un’altra identità… E ti rivelerà tutta sé stessa e la sua madrepatria. Dopo di allora, niente sembrerà difficile”.

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