1 / Karl Bulla
Karl Bulla (1855-1929) è detto il “padre della fotografia russa”. Alla fine del XIX secolo aprì uno dei primi studi fotografici a San Pietroburgo, che divenne famoso in tutto il Paese. Fu un testimone fotografico dell’intera epoca, realizzò la prima fotografia di strada e grazie a lui oggi possiamo osservare la Russia zarista e vedere delle realtà che sono andate irrimediabilmente perdute.
Karl Bulla
Ha anche realizzato molti ritratti fotografici di personaggi famosi, da Lev Tolstoj allo stesso Nicola II.
Karl Bulla
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2 / Sergej Prokudin-Gorskij
Sergej Prokudin-Gorskij (1863-1944) ha compiuto una vera e propria rivoluzione nella fotografia: è stato il primo in Russia a scattare fotografie a colori. La sua eredità fotografica è inestimabile: avendo viaggiato in tutto l’Impero russo, ne ha immortalato a colori i luoghi, la natura e la gente.
Sergej Prokudin-Gorskij
Le sue immagini comprendono chiese antiche, impianti industriali all’avanguardia per l’epoca, ritratti di celebrità, scene di vita quotidiana e molto altro ancora. Noi su “Russia Beyond” vi proponiamo spesso gli articoli dello storico dell’architettura William Brumfield, che da decenni torna nei luoghi fotografati da Prokudin-Gorskij per vedere come sono cambiati.
Sergej Prokudin-Gorskij
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3 / Aleksandr Rodchenko
Aleksandr Rodchenko (1891-1956) è uno dei più famosi fotografi russi, un vero rivoluzionario della fotografia. Sperimentò molto, usando la sua macchina fotografica portatile da 35 mm per scattare da angolazioni insolite: dall’alto, dal basso e da tutti i lati, mostrando ai suoi spettatori una nuova prospettiva su cose ordinarie.
Aleksandr Rodchenko/MAMM/russiainphoto.ru
Fotografò la nuova realtà sovietica: parate sportive, i nuovi personaggi dell’epoca, come Vladimir Majakovskij e Lilja Brik, da lui immortalati nella pubblicità della casa editrice Lengiz. Per lui la fotografia era arte e il suo approccio ha cambiato il genere per sempre.
Aleksandr Rodchenko/MAMM/russiainphoto.ru
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4 / Evgenij Khaldej
Evgenij Khaldej (1917-1997) è stato il più famoso corrispondente fotografico militare sovietico, oggi considerato un classico del reportage di guerra. È stato lui a trasmettere nelle sue foto la vita quotidiana in trincea, mostrando come ci si sente al fronte.
Evgenij Khaldej/MAMM/MDF (Vyacheslav Runov/Sputnik)
Visitò la Flotta del Nord, documentò le battaglie sulla costa del Mar Nero. Con le truppe sovietiche si è spinto fino a Berlino e ha reso noto al mondo intero lo scatto della bandiera della Vittoria sul Reichstag.
Evgenij Khaldej/Sputnik
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5 / Vsevolod Tarasevich
Le foto di Vsevolod Tarasevich (1919-1998) possono essere utilizzate per tracciare l’intera storia dell’Urss. Per cinquant’anni ha scattato reportage da tutto il Paese e ritratti di persone, dai minatori ai contadini.
Vsevolod Tarasevich/MAMM/MDF/russiainphoto.ru
È difficile immaginare una storia o una pietra miliare della vita sovietica che non si rifletta nel suo lavoro: gli orrori della guerra e la gioia della vita pacifica, le nuove professioni, i bambini, i grandi cantieri e molto altro ancora.
Vsevolod Tarasevich/Sputnik
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6 / Dmitrij Baltermants
Dmitrij Baltermants (1919-1990) è diventato famoso in tutto il mondo per le sue immagini scattate sui fronti della Seconda guerra mondiale, nel corso della Battaglia di Mosca, a Stalingrado e in Crimea. È vero che gli editori sovietici erano perplessi: "Perché si vede solo mezzo uomo lì?" e non le pubblicavano volentieri.
Dmitrij Baltermants/TASS
Le sue inquadrature non standard e all’avanguardia, incomprensibili per i funzionari del partito sovietico, erano però molto amate all’estero. Durante la sua vita divenne uno dei pochi fotografi sovietici a essere riconosciuto a livello mondiale, con mostre personali a Londra e New York.
Dmitrij Baltermants/MAMM/MDF/russiainphoto.ru
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7 / Vladimir Lagrange
Vladimir Lagrange (1939-2022) è stato un cantore del Disgelo. Nel 1959 divenne corrispondente fotografico della Tass, la principale agenzia di stampa del Paese. Il Disgelo in politica diede origine a un disgelo anche in fotografia.
Vladimir Lagrange/TASS (Sergej Bobylev/TASS)
Lagrange si rifiutava di mettere in scena foto ideologiche: le sue immagini sono un reportage della vita reale e un inno alla quotidianità.
Vladimir Lagrange
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8 / Igor Mukhin
Igor Mukhin (1961-) ha celebrato la Perestrojka, gli anni Ottanta e poi anche i selvaggi anni Novanta nelle sue audaci foto rock’n’roll. Nelle sue immagini riconoscerete Viktor Tsoj, Zhanna Aguzarova, Vladimir Sorokin, Boris Grebenshchikov e molti altri volti celebri dell’epoca.
Igor Mukhin/MAMM/MDF/russiainphoto.ru
Mukhin ha mostrato una Mosca nuova, informale, che si godeva i primi sorsi di libertà.
Igor Mukhin/MAMM/MDF/russiainphoto.ru
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9 / Georgij Pinkhasov
Georgij Pinkhasov (1952-) fu molto apprezzato da Andrej Tarkovskij, che invitò il giovane fotografo a realizzare un servizio sul film “Stalker”. Lo stesso fotografo si è laureato all’Istituto di Cinematografia Vgik ed era noto come autore indipendente con una visione insolita del mondo, in cui le scene quotidiane familiari appaiono come opere d’arte surreali.
Georgij Pinkhassov/Magnum Photos/East News
Negli anni Ottanta è emigrato ed è diventato l’unico fotografo russo della leggendaria agenzia Magnum Photo. I suoi lavori sono stati pubblicati dalle più autorevoli testate internazionali.
Georgij Pinkhassov/Magnum Photos/East News
10 / Sergej Maksimishin
Sergej Maksimishin (1964-) è considerato un mastodonte del fotogiornalismo russo. È plurivincitore del concorso World Press Photo e vincitore di vari premi fotografici.
Mikhail Metsel/TASS
Collabora con molte delle più autorevoli pubblicazioni, sia russe che straniere, e insegna l’arte della fotografia. Nel 2007 ha pubblicato un libro di fotografie da diverse parti delle ex repubbliche sovietiche, ripercorrendo ciò che restava dell’Ultimo Impero, cioè l’Urss.
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