Tutto quello che c’è da sapere su “Lolita” di Vladimir Nabokov: breve riassunto

Russia Beyond (Foto: Legion Media; Gertrude Fehr/Getty Images)
All’inizio fu considerato un romanzo pornografico e negli Stati Uniti (l’autore lo scrisse, in inglese, in America) nessun editore voleva pubblicarlo. Poi è diventato un bestseller e un classico, anche se le polemiche e le controversie non sono mai venute meno

Un brevissimo riassunto (ATTENZIONE: CONTIENE SPOILER!)

Un adulto tormentato e ossessionato coglie l’occasione di sedurre una ragazzina preadolescente. La porta con sé in un viaggio attraverso l’America per approfittarsi di lei senza rischi.

Trama

“Lolita” è un romanzo scritto sotto forma di autobiografia da un personaggio immaginario di nome Humbert Humbert. Il libro presenta il racconto inattendibile di tutta la sua vita, ma si concentra in particolare sul fatto che il narratore si infatua di una dodicenne di nome Dolores Haze, che soprannomina “Lolita”.

All’inizio del libro, i lettori apprendono che Humbert è condannato a una vita di ossessioni sessuali con ragazze di età compresa tra i nove e i quattordici anni. Le chiama “ninfette” e sostiene che hanno una natura demoniaca che lo attrae. Al contrario, dice di provare repulsione per le donne più grandi e sessualmente mature.

Humbert arriva nella cittadina di Ramsdale e trova alloggio nella casa della trentacinquenne Charlotte Haze. Non gli piacciono né Charlotte né la sua casa, ma decide di rimanervi perché si infatua della figlia dodicenne di Charlotte, che soprannomina Lolita.

Humbert non riesce a resistere all’impulso che lo spinge verso la ragazzina, ma agisce con cautela per non destare sospetti. Cerca occasioni per stare con Lolita e trova gratificazione sessuale dal minimo contatto fisico. Tiene anche un diario in cui descrive le sue fantasie sulla ragazzina. 

Quando Charlotte, che Humbert trova ripugnante, gli confessa di amarlo, decide di stare al gioco e sposa la donna per ottenere la custodia di Lolita e avere un motivo ufficiale per stare nelle sue vicinanze.

Quando un tragico evento toglie di mezzo Charlotte, Humbert porta Lolita in viaggio attraverso gli Stati Uniti come unico custode. Una notte, in un hotel, droga Lolita con dei sonniferi e progetta di violentarla nel sonno, ma alla fine rinuncia al suo piano. La mattina dopo, Lolita prende l’iniziativa e inizia a fare sesso con Humbert, secondo il racconto dell’evento che ne fa lui.

I rapporti tra Humbert e Lolita peggiorano quando Humbert diventa sempre più ossessivo e geloso, mentre lei si fa più incostante.

Stabilitosi infine a Beardsley, Humbert perde il controllo su Lolita, perché la ragazza viene sedotta da un drammaturgo di nome Clare Quilty, che la vuole per i suoi scopi egoistici.

Disperato, Humbert porta Lolita lontano dalla città, ma lei fugge. Humbert, tormentato, trascorre il resto dell’estate alla ricerca di Lolita e del suo amante, ma senza successo.

Quando, anni dopo, Lolita riappare nella vita di Humbert, gli racconta di essere scappata a quel tempo con Quilty, che aveva poi cercato di sfruttarla per le sue perversioni, ma di essere in seguito fuggita da lui e di essere ora sposata con un altro uomo.

Sebbene Humbert non percepisca più Lolita come una “ninfetta”, la prega di fuggire con lui, poiché sente di amarla ugualmente. Tuttavia, Lolita rifiuta. 

Col cuore spezzato, Humbert si vendica di Quilty, che uccide in casa sua. Successivamente, Humbert viene arrestato. Muore in prigione dopo aver raccontato la sua versione dei fatti in un diario. Lolita, nel frattempo, muore durante il parto.

Interpretazione

Vladímir Nabókov (1899-1977) iniziò a scrivere (in inglese) il romanzo nel 1946 negli Stati Uniti e impiegò otto anni per terminarlo. Nessun editore americano accettò di pubblicare il libro che, in apparenza, tendeva al genere pornografico. Alla fine, il romanzo fu pubblicato in Francia da “Olympia Press”, casa editrice specializzata in letteratura d’avanguardia ed erotica, che aveva sede a Parigi per aggirare la censura statunitense.

Il romanzo ricevette recensioni contrastanti e suscitò un vero scandalo nel mondo dell’editoria. Alcuni lo definirono un capolavoro, mentre altri lo definirono pura pornografia. Dopo la pubblicazione negli Stati Uniti, avvenuta nel 1958 per i tipi di G.P. Putnam’s Sons, il libro divenne un bestseller e Nabokov acquisì fama mondiale. In Italia “Lolita” uscì nel 1959, nella traduzione di Bruno Oddera, nella celebre Collezione Medusa di Mondadori. Oggi esiste anche nella traduzione di Giulia Arborio Mella per Adelphi (1993).

Il romanzo, tradotto dall’inglese al russo dallo stesso Nabokov, arrivò in Urss nel 1967 e fu distribuito illegalmente con il sistema del samizdát. Fu condannato all’unanimità dalla critica.

Ancora oggi, il controverso romanzo è oggetto di dibattito. Alcuni lettori lo liquidano come un libro pornografico, popolare solo perché in grado di scioccare l’impreparato pubblico degli anni Cinquanta.

Altri definiscono “Lolita” un capolavoro ricco di prosa poetica, temi nascosti, sottili allusioni, satira e spunti di riflessione. In effetti, il romanzo presenta molteplici stratificazioni che vanno ben oltre la linea narrativa centrale che ruota attorno al molestatore e alla sua vittima.

Nabokov esplora i temi del destino imparziale e del controllo umano sulle proprie vite, dell’amore proibito, del tabù, dell’egoismo, del consumismo nella società moderna, dell’alienazione e molti altri.

In particolare, l’autore mette in mostra il potere di persuasione del linguaggio e della retorica, facendo sì che il suo protagonista difenda la sua inclinazione pedofila di fronte a lettori scettici con l’aiuto delle sue abilità retoriche.

Fin dalla sua pubblicazione nel 1955, il libro ha suscitato scandalo, attenzioni e recensioni contrastanti, diventando uno dei romanzi più controversi della letteratura russa e americana. 

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