Cattedrali della Dormizione: dal Cremlino di Mosca al Monastero della Trinità di San Sergio

Lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield mette in luce la bellezza di una delle “copie” più importanti del celebre luogo di culto moscovita progettato da Aristotele Fioravanti

Sergiev Posad, Monastero della Trinità di San Sergio, vista sud-est. Da sinistra: Campanile, Cattedrale della Dormizione, Porta della Natività di Giovanni Battista, Porta Santa e parete est. 18 aprile 1980

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij (1863-1944) sviluppò un complesso processo tecnologico per ottenere dettagliate fotografie dai colori vividi. La sua visione della fotografia come forma di educazione e di divulgazione emerge con particolare chiarezza nelle sue immagini dei monumenti architettonici nei siti storici di tutta la Russia.

Cremlino di Mosca. Cattedrale della Dormizione. Salita al trono di Mikhail Romanov, Michele I di Russia. Riproduzione dell’illustrazione del 1673 pubblicata in P. G. Vasenko, “I boiardi Romanov e la messa sul trono di Mikhail Fjodorovich” (San Pietroburgo, 1913)

Fondò anche un’azienda che produceva illustrazioni a colori per libri, come il grande volume pubblicato nel 1913 in occasione del tricentenario della dinastia Romanov. In esso, Prokudin-Gorskij riproduceva miniature ad acquerello realizzate per un album donato nel 1673 allo zar Aleksej Mikhailovich e dedicato agli eventi che avevano portato all’intronizzazione nel 1613 di suo padre, Mikhail Fjodorovich (Michele I di Russia), il primo zar Romanov.

Cremlino di Mosca. Cattedrale della Dormizione, vista sud-est. 17 giugno 2012

Le riproduzioni includono una rappresentazione della solenne cerimonia di incoronazione dell’11 luglio 1613 nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca. L’artista Ivan Maksimov non ha mostrato le pareti affrescate, ma la grande iconostasi della cattedrale è raffigurata sul lato destro.        

Sergiev Posad, Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, vista sud-est, Primo piano: Parete meridionale del Monastero e chiostro di Santa Barbara. 29 maggio 1999

Le origini

Per secoli, la Cattedrale della Dormizione (Uspenskij Sobor), dalla cupola dorata, nel Cremlino di Mosca, è stata il monumento più importante della Russia, al centro della sua storia, della sua politica, della sua cultura e della religione ortodossa. Anche dopo la fondazione di San Pietroburgo, la cerimonia di incoronazione di ogni sovrano della Russia continuò a svolgersi in questa cattedrale, compresa l’incoronazione di Nicola II il 26 maggio 1896.

La Cattedrale della Dormizione è dedicata a uno dei misteri più venerati della teologia ortodossa, la Dormizione della Vergine, che si riferisce alla trasposizione di Maria da questo mondo alla sfera celeste. L’iconografia ortodossa raffigura la Madre di Dio supina, circondata dagli apostoli, come se si fosse addormentata: da qui il termine “dormizione” (in russo “uspenie”). In questo momento – in pratica, quello della morte della Madonna – Cristo accoglie l’anima di Maria in cielo tre giorni prima della sua “assunzione”, in cui il suo corpo risorto viene portato in cielo.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, vista ovest. A destra: Cappella sul pozzo della Dormizione. 13 dicembre 1979

Le origini della Cattedrale della Dormizione del Cremlino sono strettamente legate all’ascesa del potere di Mosca. Nel 1326, il principale prelato della Chiesa russa, il metropolita Pietro di Vladimir, fece del Cremlino di Mosca la sua residenza di fatto. La salute del prelato era in declino e si riteneva che la corte moscovita potesse fornire cure migliori. Questa mossa, attentamente studiata dal gran principe Ivan I di Russia (Kalita), fu significativa non solo per lo status politico e religioso di Mosca, ma anche per il suo sviluppo architettonico.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, vista sud. 3 giugno 1992
Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, vista est. 15 maggio 1995

Concepita come spazio grandioso e solenne per l’incoronazione dei sovrani russi e l’investitura dei metropoliti (poi patriarchi) della Chiesa ortodossa russa, la Cattedrale della Dormizione dell’architetto bolognese Aristotele Fioravanti rappresenta il felice incontro di due culture, quella russa (con la sua eredità bizantina) e quella europea occidentale, espressa attraverso lo spirito del Rinascimento italiano.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, facciata est, struttura absidale che imita il disegno della Cattedrale della Dormizione del Cremlino. 7 agosto 1987

Eccellenza da imitare

Nella storia medievale della Russia, la proliferazione di imitazioni della Cattedrale della Dormizione del Cremlino di Mosca, risalente alla fine del XV secolo, non solo simboleggiava l’acquisizione delle terre russe da parte della Moscovia, ma ricreava anche in forma tangibile il santuario principale di Mosca in punti strategici del suo territorio in espansione. Particolarmente importante fu la Cattedrale della Dormizione presso il Monastero della Trinità-San Sergio a Sergiev Posad, iniziato come luogo di eremitaggio da San Sergio di Radonezh nel 1337 e gradualmente ampliato per diventare il centro del monachesimo moscovita.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, facciata est, abside con affresco centrale della Trinità dell’Antico Testamento. 7 agosto 1987

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La Cattedrale della Dormizione del Monastero della Trinità di San Sergio fu commissionata dallo zar Ivan IV (il Terribile), che nel 1559 partecipò personalmente alla funzione religiosa che diede inizio al progetto. Nel 1564, un incendio disastroso, che rase al suolo gran parte del monastero, ne ritardò il completamento, così come l’atteggiamento diffidente dello zar nei confronti della gerarchia del monastero durante l’ultima parte del suo regno. La chiesa fu completata e consacrata solo nel 1585, un anno dopo la morte di Ivan.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione, cupole e croci, vista sud-ovest. 3 giugno 1992

Nonostante il secolo che le separa, la Cattedrale della Dormizione del Monastero della Trinità di San Sergio rimane la ricostruzione più fedele del suo prototipo del Cremlino, sia all’interno che all’esterno. Sebbene sia leggermente più grande della Dormizione del Cremlino (29,2 metri per 42,3, contro 27 metri per 39,75), riproduce dettagli strutturali distintivi come l’abside in cinque parti fusa nei piloni della facciata orientale, un’ampia fascia di arcate a metà altezza, un’altezza uniforme per i timpani semicircolari (“zakomary”), un’equa divisione delle campate e un grande tamburo e cupola centrali. Le cupole erano originariamente di forma simile a quelle della cattedrale del Cremlino, ma furono poi sostituite con cupole a cipolla più alte.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Navata centrale, vista a sud-est verso l’iconostasi e i pilastri meridionali. Affresco della Dormizione di Maria sulla volta del soffitto. 24 maggio 1998

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Ci sono anche differenze evidenti, come i pilastri cruciformi invece delle colonne rotonde che avevano migliorato la percezione dello spazio interno nella Cattedrale della Dormizione di Mosca, e l’uso di mattoni invece che pietra calcarea come materiale strutturale di base. Le proporzioni della cattedrale del monastero sono più pesanti e mancano dell’armonia di ispirazione rinascimentale della cattedrale del Cremlino. Tuttavia, una somiglianza generale esiste sia all’esterno che all’interno.

Gli affreschi interni

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Navata nord, cupola nord-ovest con affresco di Cristo l’Emmanuele. A destra: affresco della Dormizione di Maria sulla volta del soffitto. 24 maggio 1998

Gli affreschi che ricoprono le pareti interne furono realizzati solo nel 1684, a testimonianza del secolo travagliato che seguì il completamento della cattedrale. Una volta commissionati, gli affreschi furono completati nel periodo straordinariamente breve di tre mesi da un gruppo di 35 pittori guidati dal maestro di Jaroslavl Dmitrij Grigorev, noto anche come Dmitrij Grigorevich Plekhanov (a titolo di confronto, gli affreschi della Cattedrale della Dormizione del Cremlino furono realizzati nel 1642-43).

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Vista a sud-est verso l’iconostasi  e la cupola centrale. 24 maggio 1998

Dmitrij Grigorev (1642-ca.1700) è stato uno dei più abili artisti russi del XVII secolo, prodotto della grande scuola di pittura di icone di Jaroslavl. Tra i suoi progetti più importanti vi sono gli interni della Cattedrale dell’Arcangelo nel Cremlino di Mosca, della Cattedrale di Santa Sofia a Vologda e della Cattedrale della Dormizione a Rostov, gravemente deturpate in epoca sovietica.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Navata centrale con candelabri, vista a est verso la cupola centrale. Affresco della Dormizione di Maria sulla volta del soffitto. 29 maggio 1999

I cicli di affreschi sulle pareti e sulle volte del soffitto della Cattedrale della Dormizione presentano una serie di scene incentrate sulla vita di Cristo e della Vergine Maria. Soprattutto la raffigurazione dedicata all’intitolazione della cattedrale, la “Dormizione della Vergine”, è in primo piano sulla volta centrale del soffitto, davanti alla cupola principale.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Vista est verso l’iconostasi e la cupola centrale. 24 maggio 1998

Gli affreschi sui massicci pilastri sono notevoli per la loro panoplia di santi principi russi e padri della Chiesa, sia bizantini che russi. Alla base dei pilastri sono esposte immagini sacre in grandi teche per icone.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Navata centrale con candelabri, vista est verso l’iconostasi e la cupola centrale. Affresco della Dormizione di Maria sulla volta del soffitto. 29 maggio 1999

L’attuale magnifica iconostasi dorata a cinque livelli è stata completata all’inizio del XVIII secolo per 76 icone dipinte principalmente alla fine del XVII secolo. La navata principale è impreziosita da due lampadari in bronzo di straordinaria fattura, realizzati nel XVII secolo presso le officine dell’Armeria del Cremlino.

Strutture di supporto

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Interno decorato con rami di betulla in preparazione del Giorno della Trinità (Pentecoste, 50 giorni dopo la Pasqua). I rami verdi simboleggiano la resurrezione. 29 maggio 1999

Uscendo dalla cattedrale attraverso il portale occidentale e rientrando nella Piazza della Cattedrale, si notano altre tre strutture nelle immediate vicinanze della facciata occidentale. A sud-ovest si trova la deliziosa Cappella della Dormizione al Pozzo Sacro, eretta verso la fine del XVII secolo su un pozzo creato da una sorgente apparsa nel 1644. Il ricco stile decorativo è spesso indicato come “barocco Naryshkin”, dal nome della famiglia materna di Pietro il Grande, che costruì diverse chiese in questo stile all’inizio del XVIII secolo. A pochi passi di distanza si trova una tettoia decorativa che sovrasta la sorgente, dove i visitatori possono bere le acque sacre.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Parete ovest con rappresentazione di peccatori all’inferno, parte dell’affresco del Giudizio Universale. 29 maggio 1999

Anche se di aspetto modesto, sulla facciata occidentale della Cattedrale della Dormizione si trova un altro importante monumento: la cappella funeraria dello zar Boris Godunov, di sua moglie e dei loro due figli. Non è questa la sede per spiegare la complicata storia del suo breve regno (1598-1605), pieno di crisi e ribellioni o delle sue disastrose conseguenze.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cattedrale della Dormizione. Parete nord con affreschi raffiguranti i concili ecumenici (fila inferiore), motivi dell’inno Akathistos alla Vergine e scene della vita di Cristo. 29 maggio 1999

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Basti dire che, alla morte improvvisa di Boris nell’aprile del 1605, divenne zar il suo figlio sedicenne, Fjodor II, ma governò per circa sei settimane prima di essere rovesciato da intrighi di corte e ucciso in giugno, insieme alla madre Marija. Solo l’anno successivo i tre corpi vennero adeguatamente seppelliti nella Cattedrale della Dormizione del Monastero della Trinità di San Sergio.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cappella sul pozzo della Dormizione, vista ovest. 3 giugno 1992

Alla sorella di Fjodor, Ksenia, fu concesso di vivere, ma fu violentata e poi costretta a entrare in convento.

Monastero della Trinità di San Sergio. Baldacchino sulla fonte sacra (a sinistra) e cappella sul pozzo della Dormizione, vista ovest. Sullo sfondo: Cattedrale della Dormizione. 3 giugno 1992

Alla sua morte, avvenuta nel 1622, il suo corpo fu deposto nella stessa cripta. L’attuale piccola cappella fu costruita nel 1782 a seguito di modifiche alla parte occidentale della Cattedrale della Dormizione.

Monastero della Trinità di San Sergio. Cappella funeraria che si dice contenga i resti di Boris Godunov, di sua moglie Marija e dei loro due figli. Sfondo: Cattedrale della Dormizione, facciata ovest. 7 agosto 1987

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Prokudin-Gorskij, il suo metodo e la sua eredità

Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiò per l’Impero Russo e scattò oltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nell’agosto del 1918 lasciò la Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilì in Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Biblioteca del Congresso Usa. All’inizio del XXI secolo, la Biblioteca del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield (1944-) organizzò la prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Biblioteca del Congresso. In un lungo periodo di lavoro, cominciato agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto questi complessi architettonici a circa un secolo di distanza.

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