L’architettura delle chiese ortodosse russe: ecco il nome e il significato dei vari elementi

Natalya Nosova
Gli edifici ecclesiastici russi a volte sembrano incredibilmente complessi, ma in realtà hanno una struttura precisa e ricorrente, in cui tutto ha un senso codificato, dalle forme ai colori. Abbiamo preparato per voi una guida completa con tanto di infografiche

La cupola

L’elemento più tipico e riconoscibile delle chiese ortodosse è la cupola (“kúpol”), coronata dalla croce ortodossa a otto estremità.

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Le cupole più comuni sono le cupole a cipolla (3). Oltre alla loro funzione puramente pratica (la neve non si accumula su questa superficie, il che è estremamente importante durante i nevosi inverni russi, quando tonnellate di neve possono semplicemente far crollare un edificio), hanno anche un significato simbolico: la forma a cipolla, rivolta verso l’alto, ricorda la fiamma di una candela.

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Si ritiene che le cupole a cipolla (“kúpol-lúkovitsa”) abbiano iniziato a essere ampiamente utilizzate dopo la costruzione della Cattedrale di San Basilio a Mosca, cioè a partire dalla metà del XVI secolo. Molte chiese più antiche, precedenti all’invasione tataro-mongola, risalenti cioè al XII-XIII secolo, avevano spesso cupole a elmo (2).

Dalla fine del XVI-XVII secolo si diffusero anche le chiese con tetto a “shatjór” (“a tenda”; “dalla forma piramidale”) (4) con piccole cupole dorate sulla sommità. Inoltre, le chiese erano spesso dotate di campanili a shatjór.

Più tardi, le chiese potevano anche avere cupole sferiche (1), che simboleggiano l’eternità.

Si può capire a chi è dedicata una chiesa dal colore delle sue cupole.

  • Le cupole dorate significano che la chiesa è dedicata a Cristo, 
  • le cupole blu punteggiate di stelle, alla Madre di Dio, 
  • le cupole verdi, alla Trinità o ai Santi,
  • le cupole argentate indicano i Santi,
  • le cupole nere sono frequenti nelle chiese dei monasteri.

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Anche il numero delle cupole è importante.

  • 3 simboleggiano la Santissima Trinità,
  • 5, Gesù Cristo e i quattro Evangelisti, 
  • 7 indicano i Sacramenti, 
  • 9, il numero degli ordini della gerarchia angelica (cori angelici), 
  • 13 rappresentano Cristo e gli Apostoli, 
  • 25, il numero dei profeti dell’Antico Testamento. 
  • 33 gli anni della vita di Cristo.

Si possono incontrare anche numeri diversi, come l’11 o il 15, ma sono piuttosto un’eccezione.

Il tamburo

La cupola poggia su un tamburo cilindrico, il “barabán” (di solito il diametro è più ampio della cupola stessa). La maggior parte dei tamburi è dotata di strette aperture per le finestre, che non sono solo un elemento di design ma anche un’importante fonte di luce per la chiesa. Un tamburo cieco senza finestre è chiamato invece “sheja” (“collo”).

Il cubo

Il “cubo” della chiesa (“kub”) è il volume principale dell’edificio sacro. Talora è un cubo non nel senso stretto del termine, poiché spesso non è regolare ma è allungato in larghezza su un lato o in altezza), nel qual caso si chiama “chetverík” (1).

Esistono anche chiese con un corpo a otto lati: una struttura di questo tipo è chiamata “vosmerík” (“ottagono”) (2).

Molte chiese, inoltre, hanno una struttura a più livelli, e un modello molto utilizzato era il “vosmerik na chetverike” (ottagono sul cubo).

L’abside

Il volume principale di una chiesa può avere diverse estensioni architettoniche. Una parte importante è l’abside (“apsída”), la sporgenza semicircolare dell’edificio che ospita l’altare (“altár”). L’abside è un po’ più bassa in altezza rispetto al volume principale della chiesa. Esistono chiese monoabsidate, ma anche chiese con tre o addirittura cinque absidi (ad esempio, la Cattedrale della Dormizione nel Cremlino di Mosca).

La zakomara e il kokoshnik

Un’importante caratteristica architettonica di una chiesa ortodossa è la zakomára (il timpano ad arco) (1), l’elemento semicircolare o a forma di chiglia che corona una delle sezioni della parete principale della chiesa. I frontoni ripetono le forme della struttura interna della chiesa. Se le zakomary sono presenti, significa che la chiesa ha un tetto a volta.

Esistono anche falsi timpani con funzione puramente decorativa, noti come kokóshnik (“arco a mensola” o “falso arco”) (2). Nelle chiese costruite in stile uzorochje (letteralmente “ornato”; la versione russa del barocco), possono essercene molti.

Prjaslo e lesène

La sezione verticale di una parete coronata da un timpano è chiamata prjaslo (1). I pilastri unicamente decorativi, cioè le lesene, sono dette “piljastry” (2). Sono spesso presenti tra prjasla (plurale di prjaslo) vicini, continuando le linee dei timpani ad arco (zakomary).

Il frontone

Alcune chiese in stile classico hanno il “frontón” (“frontone”) al posto dei timpani ad arco: elementi triangolari che coronano la facciata.

Il portico

Il “pápert” (“portico”; “terrazzino d’ingresso”) è un’ala chiusa o aperta all’ingresso della chiesa. Come antica tradizione, le persone afflitte da malattie o disabilità si riunivano qui per chiedere l’elemosina.

La cappella laterale

Il pridél (“cappella laterale”), è un’estensione della chiesa principale, o una sezione appositamente assegnata all’interno della chiesa dove si trova un “altare supplementare” per il culto. Ogni cappella laterale ha una cupola individuale. Per esempio, la Cattedrale di San Basilio ha otto cappelle laterali disposte intorno alla cappella principale della chiesa, per un totale di nove cappelle. La principale è la cappella dell’Intercessione della Madre di Dio e, di fatto, solo una delle cappelle laterali è dedicata a San Basilio.


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