Che significato simbolico hanno i differenti colori nell’Ortodossia russa?

Sergej Pyatakov/Sputnik; Legion Media
Cupole, muri delle chiese, vesti liturgiche dei sacerdoti: niente è un caso quando si tratta delle tonalità scelte

Verde

All'interno della chiesa della Santa Trinità presso il convento di San Iverskij, Rostov sul Don

Il verde è il colore della vita eterna nell’Ortodossia russa, ed è anche associato allo Spirito Santo. Quando viene celebrata la festa di Pentecoste, il cinquantesimo giorno dopo Pasqua, i sacerdoti indossano vesti liturgiche verdi e le chiese sono decorate con rami e foglie. Inoltre, il mantello del Patriarca è tradizionalmente verde.

Rosso

Il patriarca russo Kirill celebra la messa pasquale nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca

Il rosso è il colore del fuoco e simboleggia il roveto ardente da cui Dio parlò a Mosè sul Monte Oreb (Sinai). Quindi, il rosso è anche associato a Dio Padre.

Il rosso è poi il colore del sangue di Cristo ed è anche associato alla Pasqua; alla risurrezione di Cristo. E, secondo la Bibbia, il rosso è poi il colore con cui romani vestirono Gesù prima di iniziare la crocifissione, in quanto “re dei Giudei”. Il rosso, infatti, è il colore dei re, ed è attribuito agli eventi dell’esecuzione e della risurrezione di Cristo in generale.

Blu

Bijsk, Cattedrale dell'Assunzione della Beata Vergine Maria

Il blu simboleggia il paradiso e la combinazione di blu e bianco sono i colori della Madre di Dio, la Madonna. Gesù Cristo e i santi sono spesso raffigurati in abiti blu, poiché sono abitanti del paradiso.

Bianco

La chiesa dell'Ascensione, Kolomenskoe, Mosca

Nell’Antico Testamento, il bianco è il colore di Dio: “La sua testa e i suoi capelli erano bianchi come la lana, bianchi come la neve; e i suoi occhi erano come una fiamma di fuoco.” Il bianco simboleggiava la luminosità estrema; la luce divina.

La chiesa di Odigitria a Vyaz'ma

Le pareti della Chiesa dell’Ascensione a Kolomenskoe, la prima chiesa in pietra con tetto a tenda, e della Chiesa di Santa Maria Odigitria a Vjazma, sono interamente bianche, il che amplifica la loro idea di purezza.

Giallo (Oro)

Colore della gloria e della dignità, il giallo non è associato all’oro come metallo prezioso o al denaro nell’Ortodossia russa. È il simbolo del calore e dell’amore di Dio. Sebbene nel XII-XIII secolo in Europa il giallo fosse associato al tradimento di Cristo da parte di Giuda, con Giuda che era tradizionalmente raffigurato con indosso abiti gialli, nell’ortodossia russa questa associazione non è mai esistita. I paramenti dorati sono usati dai sacerdoti ortodossi durante le messe domenicali, così come nella maggior parte dei giorni dell’anno, a meno che non si tratti di un funerale o di una commemorazione di un defunto. Se una chiesa ha cupole dorate, è una chiesa consacrata in onore di Cristo o in onore di una delle dodici grandi feste nella Chiesa ortodossa orientale.

Nero

La chiesa del monastero Pokrovskij, Mosca

Oltre ad essere un colore di lutto universale, il nero nell’ortodossia russa è associato al monachesimo. Dopo essere stato tonsurata come monaco, una persona evita le delizie mondane e così, “muore” per il mondo secolare. Le cupole nere di solito compaiono sulle chiese costruite nei monasteri. Inoltre, il nero è il colore delle vesti di vescovi, arcivescovi, metropoliti e patriarchi durante la Quaresima ortodossa. Nella moderna Chiesa ortodossa russa, c’è la tendenza ad abbandonare l’uso del nero e a sostituirlo con il viola scuro.


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