La leggenda narra che la chiesa fu costruita su ordine di Basilio III in onore della nascita dell’erede tanto atteso, entrato poi nella storia come Ivan il Terribile. Lo zar aveva inviato i suoi messi in Italia a cercare il miglior architetto e già nel 1532 sulla ripida riva del fiume Moscova era apparso quell’edificio di inaudita bellezza. Era una delle prime chiese in pietra e dal tetto a tenda che diede il via a moltissime imitazioni, ma soltanto nell’antica Rus; in Europa infatti né prima né dopo non si costruì mai nulla di simile.
Caratteristiche della chiesa antico russa ortodossa
Zakomara: (Conca absidale), terminazione del muro a semicerchio che riprende per configurazione la volta interna.
Kokoshnik: una finta conca absidale che non riprende la forma della volta interna.
Tamburo “di luce”: terminazione cilindrica della cattedrale dalle cui finestre passa la luce che illumina l’interno. L’abside dell’altare è un aggetto della chiesa volto a Oriente.
Cupola: costruzione di copertura della chiesa, simile per forma a una semisfera.
L’architetto (presumibilmente l’italiano Petrok Malyj) rigettò senza esitazioni i canoni del monumentalismo bizantino e rivolse lo sguardo alla raffinata estetica del Rinascimento. Nella chiesa molte furono le novità: la mancanza di elementi architettonici tipici delle chiese russe del primo periodo, quali le conche absidali e i tamburi che facevano filtrare la luce, e gli interni di dimensioni modeste, 100 metri quadrati soltanto. Al posto della tradizionale cupola l’edificio terminava con un poliedro. Rifacendosi alla tradizione del suo Paese d’origine, l’architetto rese nondimeno omaggio all’esperienza dell’architettura antico russa, utilizzando elementi delle chiese lignee a tenda.
Una volta conclusa la costruzione, gente da ogni luogo andava ad ammirare la chiesa privata della dinastia dei Rjurikovich. Se ne parlava come di un miracolo. “C’era una chiesa molto alta, bella e luminosa e non c’era mai stata prima nella Rus una chiesa così”, si legge nelle cronache di un contemporaneo entusiasta.
Caratteristiche della chiesa a tenda
Vosmerik (chetverik): base poliedrica della shater (tenda o cupola a calotta)
Shater (tenda o cupola a calotta), piramide poliedrica utilizzata per la chiusura della chiesa.
Sorprendentemente, la fama dell’edificio non sarebbe scemata malgrado le leggi del tempo. Più di trecento anni dopo la sua costruzione, il compositore parigino Hector Berlioz scriveva, dopo la sua visita a Mosca: “Non c’è niente che mi abbia colpito più del monumento dell’architettura antico russa nel villaggio di Kolomenskoe. Ho visto molte cose e le ho ammirate, mi sono stupito di altre, ma i tempi antichi della Russia che hanno lasciato il memoriale in questo villaggio sono stati per me il miracolo più grande”.
Già da tempo Kolomenskoe è diventata parte di Mosca, la cattedrale è stata più volte restaurata e ricostruita, ma senza perdere una goccia del suo fascino.
All’inizio degli anni Novanta la chiesa è entrata nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, mentre nel 2007 è stata ripristinata l’antica iconostasi con le porte imperiali e la chiesa è stata riaperta al pubblico per le visite.
Ora le persone vengono a vedere gli oggetti del museo della chiesa e ad ascoltare le funzioni durante le feste più importanti. Sotto il campanile decorato a intagli si apriva un’ampia terrazza, trasformata in seguito in una galleria. Un tempo per le sue tre scale al chiuso passeggiavano i gran principi, mentre ora chi vuole può fermarsi a riposare.
Misteri e leggende della Chiesa dell’Ascensione
Il luogo
La cattedrale venne eretta sulla riva dove, secondo la leggenda, sgorgava una fonte ritenuta miracolosa. L’alta chiesa di Kolomenskoe doveva diventare il simbolo del Monte degli Ulivi, il luogo dove avvenne la resurrezione di Cristo. Non sarebbe quindi un caso che l’imponente e bianchissima cattedrale intagliata dia l’impressione di tendere verso il cielo. Inoltre nelle vicinanze della chiesa giacciono alcuni massi provenienti dal kapishe (spazio dietro l’altare di un tempio pagano, ndr), uno dei quali sarebbe servito a San Giorgio per uccidere il drago.
La chiesa di Kolomenskoe Guarda la nostra infografica |
L’epoca
Secondo la versione più diffusa la chiesa venne costruita per celebrare la nascita di Ivan IV. Alcuni storici tuttavia ritengono che una costruzione architettonica tanto complessa non si sarebbe potuta realizzare in appena due anni, dal 1530 al 1532. Secondo questo punto di vista la chiesa venne eretta qualche anno prima come preghiera per l’arrivo dei discendenti nella coppia di gran principi. Secondo un’altra versione la chiesa dell’Ascensione venne fondata come ringraziamento per la vittoria su Islam-Girej, discendente dei khan di Crimea.
La biblioteca
Esiste una leggenda secondo cui sotto la chiesa dell’Ascensione si trovasse la biblioteca di Ivan il Terribile. L’inestimabile collezione di manoscritti venne data in dote a Sofja Paleologa quando diventò moglie di Ivan III. Tra le carte si erano conservati rarissimi esemplari di autori antichi, trattati di magia e scienze naturali. Ora si pensa che la biblioteca sia scomparsa senza lasciare traccia.
Nella chiesa:
Ascoltare una funzione
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Anche se la chiesa praticamente non è in attività, ha comunque il prestigioso status di residenza patriarcale. Le cerimonie religiose si celebrano soltanto in occasione delle feste solenni.
Ammirare le decorazioni
Grazie ai lavori di restauro del 2007 nella chiesa è ricomparsa l’iconostasi con la tjabla (sbarra di legno per supportare l’iconostasi, ndr) e le porte imperiali, ricreate secondo il modello originale del Cinquecento.
Gli interni ammodernati dell’edificio ripetono in modo precisissimo le ricche decorazioni di una chiesa privata degli zar.
Una passeggiata per la galleria
La galleria della chiesa dell’Ascensione è il luogo migliore per una carrellata sugli sconfinati prati di Kolomenskoe. Si possono fare due passi sulle scale rinascimentali del gulbisha (una sorta di terrazza, ndr) a due piani, immaginandosi di essere antichi principi russi. In una guida del 1833 si dice che prima non era una scala a condurre alla croce, bensì una catena di ferro sulla quale, nei giorni delle feste religiose, i più temerari amavano arrampicarsi, scommettendo una bottiglia di vino o della birra.
Visitare il museo
Al podklet (piano terra, ndr) dell’edificio si trova l’esposizione dedicata alla costruzione della chiesa dell’Ascensione. Qui è esposta anche una copia dell’icona miracolosa “Madre di Dio sovrana”.
Per maggiori informazioni cliccare qui