1 / Un palazzo per la prima imperatrice russa
Museo statale di Tsarskoe Selo
Durante la Grande guerra del nord, Pietro I riconquistò i territori sulle rive della Neva e del Golfo di Finlandia, che erano appartenuti agli svedesi, e nel 1703 fondò San Pietroburgo.
A sud della futura capitale c'era un piccolo maniero, segnato sulle mappe svedesi come Saaris moisio, cioè un luogo su una collina. In russo si chiamava maniero Sarskaja o Sarskoe Selo. Nel 1710 Pietro iniziò a costruire qui un palazzo per sua moglie, l'imperatrice Caterina I.
2 / Divenne un capolavoro barocco con la figlia di Pietro il Grande
Museo statale di Tsarskoe Selo
Tsarskoe Selo divenne la grande residenza estiva della famiglia imperiale. Il cuore della tenuta, nonché suo biglietto da visita, è il Gran Palazzo di Caterina. In un primo momento, negli anni ‘20 del Settecento, aveva un aspetto molto più modesto, fedele allo spirito ascetico di Pietro stesso, e acquisì il suo aspetto attuale nella metà del XVIII secolo.
La figlia di Pietro il Grande, l'imperatrice Elisabetta Petrovna, ricostruì il palazzo nel suo stile barocco preferito, usando per le decorazioni più di 100 kg d'oro!
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L’architetto che lavorò al progetto era l’italiano Bartolomeo Rastrelli, che ha realizzato diversi edifici e palazzi barocchi a San Pietroburgo, come il Palazzo d'Inverno e il Grande Palazzo a Peterhof.
Galleria Tretjakov
Anche gli interni sono altrettanto sontuosi: basti osservare la Sala Grande, con i suoi specchi e le dorature, o gli eleganti salotti e le sale da pranzo. Rastrelli costruì anche una chiesa privata, adiacente al palazzo.
Museo statale di Tsarskoe Selo
Con Caterina II, Sarskoe Selo fu chiamata Tsarskoe Selo. Questo luogo divenne la sua residenza estiva preferita, anche se lo considerava un po' antiquato, e apportò delle modifiche all'aspetto del palazzo. Prima di Caterina, il palazzo era chiamato Grande Palazzo.
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3 / Il parco del palazzo occupa quasi 200 ettari
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Il parco del palazzo, che copre un'area di 170 ettari, fu completamente ristrutturato sotto Caterina II: una parte è oggi un normale parco francese, l'altra è un parco naturale inglese.
Alex "Florstein" Fedorov (CC BY-SA 4.0)
Era ornato da stagni, sculture e numerosi padiglioni, tra cui la Grotta e l'Eremo di Rastrelli. Più tardi, nel 1780, fu costruita anche la “Cameron Gallery”, dal nome del suo architetto, lo scozzese Charles Cameron.
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4 / Tsarskoe Selo ha un altro palazzo e un parco
Johann Jakob Meyer
Tuttavia, Tsarskoe Selo non si limita al palazzo e al parco di Caterina. Su ordine della stessa Caterina II, nel 1790 un altro italiano - Giacomo Quarenghi - costruì il Palazzo di Alessandro in stile classico.
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Era destinato al nipote preferito di Caterina, il futuro imperatore Alessandro I. Il palazzo è circondato da un parco che porta lo stesso nome: è grande quasi 190 ettari, e confina con il Parco di Caterina, creando un'enorme area verde.
Museo statale di Tsarskoe Selo
5 / Aleksandr Pushkin ha studiato al Liceo di Tsarskoe Selo
Alex "Florstein" Fedorov (CC BY-SA 4.0)
Il Liceo Imperiale di Tsarskoe Selo fu aperto nell'ala del Palazzo di Caterina nel 1811. Pur essendo una delle istituzioni educative più prestigiose del Paese, non ebbe vita lunga: restò aperto solo fino al 1843, dopo di che fu trasferito a San Pietroburgo e rinominato Aleksandr Lyceum.
Museo "Pushkin"
In questa scuola si laurearono diverse decine di brillanti statisti, diplomatici e militari. Tra gli studenti più famosi ci fu anche il poeta Aleksandr Pushkin, che lodò il Liceo nelle sue poesie.
6 / La prima ferrovia russa è stata costruita qui
Karl Beggrov
Nel 1837 fu aperta la prima ferrovia in Russia, che collegava San Pietroburgo e Tsarskoe Selo. I primi passeggeri del treno furono l'imperatore Nicola I e alcuni suoi ospiti. Il treno coprì la distanza da San Pietroburgo in 35 minuti. All’epoca la strada era di uso pubblico e le locomotive a vapore si alternavano a quelle trainate dai cavalli. L'anno seguente il tragitto fu esteso fino a Pavlovsk, per una lunghezza totale di 27 km.
7 / Tsarskoe Selo divenne la residenza permanente di Nicola II
Museo statale di Tsarskoe Selo
Per la maggior parte dei sovrani Tsarskoe Selo era una semplice residenza estiva: vivevano principalmente nel Palazzo d'Inverno. Ma l'ultimo imperatore russo, Nicola II, che adorava Tsarskoe Selo, si trasferì con la sua famiglia nel Palazzo di Alessandro nel 1905, facendone la sua residenza principale. Una scelta dettata dalla prima rivoluzione russa, avvenuta in quello stesso anno: lo zar voleva un po’ di tranquillità per sé e sua moglie, l'imperatrice Aleksandra, che non godeva di grande popolarità nella società pietroburghese.
Dominio pubblico
Durante la Prima guerra mondiale, nel Palazzo di Caterina fu allestito un ospedale militare dove l'imperatrice e le sue figlie lavoravano come Sorelle della Misericordia. Dopo l'abdicazione, da febbraio a giugno 1917, Nicola fu tenuto agli arresti a Tsarskoe Selo, dopo di che lui e la sua famiglia furono mandati in esilio a Tobolsk e poi a Ekaterinburg, dove furono tragicamente assassinati.
8 / Fu gravemente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale
Ivan Shagin/MAMM/MDF/russiainphoto.ru
Tsarskoe Selo fu occupato dalle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale. Le residenze zariste furono distrutte e le sale dei palazzi usate come quartieri generali militari. E proprio di fronte al Palazzo di Alessandro fu allestito un cimitero per i tedeschi uccisi.
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Parte della collezione e gli interni vennero gravemente danneggiati dai bombardamenti o saccheggiati. Molte delle sculture del parco andarono irrimediabilmente perdute, e gli alberi e le altre piante vennero bruciati.
Foto d'archivio; Edgar El (CC BY 3.0)
Durante l'era sovietica, iniziò un ampio restauro degli interni. La maggior parte dei lavori è stata completata, ma alcune stanze del Palazzo di Alessandro sono ancora in fase di minuzioso restauro.
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9 / Il tesoro principale, la Camera d'Ambra, è andato perduto senza lasciare traccia
Andrei Zeest; Nikolai Naumenkov/TASS
Una delle storie più misteriose di Tsarskoe Selo è legata alla famosa stanza del Palazzo di Caterina che era stata interamente ricoperta d’ambra. I tedeschi in ritirata rimossero completamente l'ambra dalle pareti e la trasportarono in Germania; lì fu persa senza lasciare traccia.
Aleksej Danichev/Sputnik
Nel 2000 alcuni ricercatori trovarono un frammento, consegnato cerimoniosamente alla Russia.
10 / La città vicino al palazzo ha preso il nome di Pushkin in epoca sovietica
Alex "Florstein" Fedorov (CC BY-SA 4.0)
Il nome Tsarskoe Selo non indicava solo l’insieme del palazzo e del parco, ma anche la cittadina circostante. Nel 1808 Alessandro I ordinò di costruire una città intorno alla tenuta. Grazie al soggiorno della coppia imperiale a Tsarskoe Selo, la città godeva di tutte le comodità, compresa la ferrovia. Con Nicola II, Tsarskoe Selo fu dotato di una rete idrica, sistema fognario e elettricità.
Dopo la salita al potere dei bolscevichi, i palazzi e i parchi di Tsarskoe Selo furono nazionalizzati e al suo interno fu costruito un museo. Nel 1937, l'URSS celebrò il 100° anniversario della morte di Aleksandr Pushkin, e la città fu ribattezzata Pushkin per commemorare gli studi del poeta nel liceo locale.
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