Pochi luoghi in Russia possono vantare origini preistoriche. Ma a Kerch gli archeologi hanno trovato fossili del Paleolitico, alcuni risalenti a 100.000 anni fa! Inoltre, hanno scoperto i resti di alcuni utensili in pietra, ipotizzando che gli uomini di Neanderthal avessero abitato la regione. Tra i reperti hanno trovato anche il dente di un mammut.
Il primo insediamento sorse qui nel 610-590 a.C., quando i greci provenienti dalla Caria (una regione storica nell'ovest dell'Anatolia) fondarono la città di Panticapeo. Gli studiosi ritengono che fosse una colonia greca abbastanza grande con un'imponente Acropoli dedicata ad Apollo. Nel V secolo a.C., la città divenne la capitale del regno ellenistico del Bosforo, e più tardi una colonia romana. Le rovine di Panticapeo sono visibili ancora oggi.
Intorno alla città furono costruite una necropoli e diversi tumuli con le tombe dei re sciti. Gli archeologi del XIX secolo hanno trovato nelle tombe un vasto giacimento di oro, oggi esposto nei più grandi musei della Russia e dell'Europa.
Nel VII secolo d.C. la Crimea cadde sotto l'ala della metà orientale dell'Impero Romano ormai diviso, Bisanzio. L'imperatore Giustiniano I costruì nuove città sulla penisola; Panticapeo fu ribattezzata Bosforo e riportata al suo antico splendore. Di questo periodo sopravvive la Cattedrale bizantina di San Giovanni Battista, uno dei più antichi luoghi di culto della Russia. La costruzione iniziò tra il VII e il X secolo e proseguì fino al XIX secolo.
Dopo l'indebolimento dell'Impero Bizantino, il controllo della città passò a varie tribù e khanati. Nel IX secolo, la penisola di Kerch fu brevemente occupata dai principi dell'antica Rus’, che stabilirono legami commerciali con l'allora capitale Kiev. E mentre i nomadi Khazar chiamavano la città Karsha (che significa "altra sponda"), i russi la ribattezzarono Korchev, termine che fu gradualmente ridotto in Korch o Kerch.
Dalla fine del XIII secolo, l'Orda d'Oro dominò la Crimea. I suoi capi militari e i governatori si assimilarono alla popolazione locale - i tatari di Crimea - e l'esercito dell'Orda fu costantemente rifornito di mercenari della Crimea. Quando questo enorme Stato alla fine si frammentò, emerse il Khanato di Crimea.
Nel XIV secolo, Kerch e la vicina Feodosia divennero colonie della Repubblica di Genova. Pagando tributi al Khanato, i mercanti genovesi stabilirono qui attività di pesca e commercio, convertendo la città in un fiorente porto.
Alla fine del XV secolo, l'Impero Ottomano conquistò tutte le colonie genovesi, seguito dall'intero Khanato di Crimea. Quando all'inizio del XVIII secolo i turchi cominciarono a temere l'ascesa militare dell'Impero russo, costruirono la fortezza di Yeni-Kale, che si trova ancora oggi a Kerch.
Dopo le estenuanti guerre russo-turche, l'esercito russo catturò senza combattere la fortezza di Yeni-Kale nel 1771. Il trattato di pace che ne seguì, consegnò la Crimea all'Impero russo. Nel XIX secolo, la Russia decise di fortificare lo stretto tra il Mar Nero e il Mar d'Azov, e costruì la Fortezza di Kerch. La città cominciò a svilupparsi attivamente come porto, parallelamente alle attività di estrazione di calcare e di ferro. Kerch soffrì molto durante la guerra di Crimea, che vide la Russia contrapporsi a un'alleanza tra Inghilterra, Francia e Turchia.
Una delle principali attrazioni della città è la Cava Adzhimushkaysky. Durante la Seconda guerra mondiale, Kerch fu occupata dalle forze tedesche e rumene e quasi completamente distrutta. La difesa partigiana della cava durò per diversi mesi; oggi ospita un museo.
In Russia, sono solo due i luoghi dove si può ammirare lo spettacolo naturale dei vulcani di fango attivi. Si trovano non lontani l'uno all'altro: in Crimea e nella vicina penisola di Taman. I vulcani di fango Bulganak, a nord di Kerch, sono costituiti da una valle con sette crateri che trasudano fango terapeutico ricco di boro, iodio e soda. Le "eruzioni" si verificano soprattutto in inverno, quando le fontane di fango possono raggiungere i 15 metri di altezza.
Nelle vicinanze si trova il lago salato Chokrak, anch'esso ricco di fango, che attira orde di turisti.
L'industria della pesca è forte in tutte le città della penisola, ma a Kerch rappresenta uno dei mestieri più antichi e importanti. Non a caso, la città è conosciuta come la "capitale del pesce" della Crimea. Chi si reca in viaggio in queste zone, non può non assaggiare le cozze, l'hamsa (acciughe), la rapana (lumache di mare), il katrana (squalo del Mar Nero) e le triglie fritte.
Kerch vanta un numero enorme di spiagge, molte delle quali sabbiose: una rarità per la Crimea, tendenzialmente rocciosa. E chi desidera prendere il sole, può scegliere tra il Mar Nero e il Mar d'Azov; quest'ultimo ha fondali bassi, quindi è il posto ideale per una vacanza con i bambini.
A Kerch troverete molti alberghi e case private, che offrono pernottamenti e prima colazione. I residenti locali consigliano di trascorrere le vacanze nei vicini villaggi di Geroyevskoye, Yurkino e Yakovenkovo, lontani dal porto e caratterizzati da un’acqua pulita.
Prima della costruzione del ponte, l'unico modo per raggiungere la Crimea dalla Russia continentale era in traghetto. Spesso, nella stagione estiva, l'attesa poteva essere di 24 ore o più. Dopo la costruzione del ponte di Kerch (o della Crimea) che attraversa lo stretto, il tempo di percorrenza è stato notevolmente ridotto. Con i suoi 19 km di lunghezza, è il ponte più lungo della Russia e uno dei più lunghi d'Europa.
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