Dieci regole non scritte degli abitanti dell’Estremo Oriente russo

Cyril Braga/Sputnik, Sayapin/TASS, dominio pubblico
Ecco com’è la vita in questa affascinante regione di frontiera, dove Tokyo e Pechino sono molto più vicine di Mosca, e ci sono zone con un orso ogni 15 persone

Hanno il volante a destra

Quasi tutti hanno un’auto nell’Estremo Oriente russo. E praticamente tutti con il volante a destra. Pensate alla Gran Bretagna? No, siete fuori strada. La ragione è la vicinanza del Giappone, altro Paese dove si guida a sinistra, e grande fornitore di auto usate a buon mercato, che i russi dell’Estremo Oriente acquistano volentieri e importano in massa, riempendo intere navi cargo. Le auto con volante a sinistra, più diffuse nella Russia europea, sono costose da trasportare per diverse migliaia di chilometri fin qui, quindi la gente del posto si è adattata da molto tempo alle auto “alla rovescia” dei loro vicini orientali. A essere particolarmente apprezzati sono i Suv. Con quelli si può andare fuori città agevolmente per riposare nella natura e pescare, anche perché sono poche le strade in questa immensa regione, e quelle asfaltate sono una vera rarità.

Commerciano in auto o dall’auto

Vent’anni fa l’intera Vladivostok commerciava in automobili. Non c’è praticamente famiglia che non l’abbia fatto. Oggi, dopo l’aumento dei dazi doganali, è diventato poco redditizio, e la gente del posto si è adattata alle nuove condizioni. Ora nel famoso mercato di auto “Zeljònyj ùgol” (“Angolo verde”) si possono acquistare non solo macchine, ma anche biciclette, caffè giapponese e altri beni, tra cui alcol di contrabbando. La mercanzia viene posizionata direttamente sui cofani delle auto, usati come bancarelle.

Se vogliono risparmiare, vanno dai cinesi

In Estremo Oriente, tutto costa caro, per motivi infrastrutturali e logistici, ma i cinesi sono un’opzione economica, come in molte altre parti del mondo. Ci sono molti cinesi che vivono qui a causa della vicinanza del confine e tutti sono abituati alla loro presenza. In un salone di bellezza russo, un taglio di capelli per donna costerà, ad esempio, dai 1.000 rubli (poco più di 12 euro) in su, mentre i cinesi offrono il servizio a 300 rubli (3,65 euro). Per la manicure russa dovete essere pronti a sganciare dai 1.500 rubli (18 euro) in su, per lo stesso servizio in un salone cinese, 500 rubli (6 euro). E questo vale per tutto!

Comprano tutto asiatico, non russo

I residenti della regione sono felici di acquistare tutto ciò che viene prodotto in Corea, Giappone o Cina. Cosmetici coreani (sempre più diffusi anche nel resto del Paese), prodotti per l’igiene della casa, scarpe, non importa cosa: le persone qui dipendono dal mercato asiatico più che da quello russo. E quando si verifica una causa di forza maggiore, come la pandemia da coronavirus che ha portato alla chiusura della frontiera con la Cina, i prodotti asiatici scompaiono prima di tutti gli altri dagli scaffali.

Non fanno mai una passeggiata al parco

I parchi cittadini li lasciano ai moscoviti e agli altri residenti delle soffocanti megalopoli. Qui l’idea di una passeggiata al parco semplicemente non esiste. Si va al mare, o sul lungofiume, sulle isole, nelle baie, ai fari o sui vulcani. La natura è la cosa migliore in Estremo Oriente. Tutti non vedono l’ora di prendere il Suv e andare fuori città. Nessuno è attratto da una passeggiata in un parco urbano.

Vivono in collina

La natura ha assegnato all’Estremo Oriente un insolito (per la Russia, abituata alle grandi pianure) rilievo collinare. È molto fotogenico, ma vivere in tali condizioni è una sfida. Molti qui vivono su enormi colline. È normale essere al nono piano e vedere dalla finestra il secondo piano della casa di fronte. Ma in inverno, quando tutto è coperto di neve e di ghiaccio, queste salite e discese diventano una gara per la sopravvivenza.

Incontrano un orso per strada

Altro che Siberia, qui le città sono ancora più sperse nel mezzo della natura selvaggia. E succede che gli orsi vengano in visita. Ogni anno, le notizie locali parlano delle loro apparizioni alle persone, degli attacchi al bestiame o delle corse lungo le strade delle città nel bel mezzo del traffico automobilistico. Questo è il luogo in cui lo stereotipo più famoso della Russia (“ci sono gli orsi per strada”) è vero. La Kamchatka, a proposito, ha il numero di orsi pro capite più alto: un orso ogni 15 persone. E ogni persona ha la sua particolare storia da bar su come ha incontrato l’orso. E comunque, sempre meglio che trovarsi di fronte una tigre dell’Amur…

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Mangiano prelibatezze

Quello che i residenti di altre regioni della Russia considerano una prelibatezza da gourmet, per i cittadini dell’Estremo Oriente… è pure una prelibatezza costosa! Ma loro queste delizie le mangiano più spesso, a differenza degli altri russi che se le concedono solo per Capodanno. Il caviale (rosso) e il famoso granchio della Kamchatka provengono da qui e i loro prezzi sono due volte inferiori rispetto a Mosca. Nei mercati locali, il caviale è venduto a secchi, cosa che può impressionare. Ma è ormai una leggenda che il caviale sia economico qui, e che gli abitanti dell’Estremo Oriente lo mangino ogni giorno con il pane a colazione. Quei tempi sono finiti. Un chilo di caviale di salmone rosso (nerka) costa 2.900 rubli (35 euro).

Non vanno mai in Europa, ma in Cina di continuo

L’Europa è troppo lontana e un volo per il Vecchio continente (ovviamente, con un cambio a Mosca o in una città degli Urali) costa il corrispettivo di diversi stipendi mensili. Pertanto, il fatto di non essere mai stati in Europa neanche una sola volta nella vita per la gente di qui è normale. Per i viaggi di piacere, c’è l’Asia a portata di mano: la Cina è già sulla riva opposta dell’Amur. E c’è persino un regime senza visti tra le città di confine.

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Mantengono viva la leggenda che qui si vive bene

Qui ettari di terra sono distribuiti gratuitamente a tutti da un programma statale. È vero, nel mezzo della taiga infinita, dove non ci sono comunicazioni, infrastrutture, niente di niente, o su un’isola disabitata. Tuttavia, la reputazione del posto resta positiva: natura incontaminata e montagne dorate. Anche se non è un paradiso come tutti pensano, gli abitanti dell’Estremo Oriente di solito non hanno fretta di sfatare questi miti.


I volti dell’Estremo Oriente: le facce di chi svolge i lavori più diversi là dove finisce la Russia 

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