Il nebbioso avamposto russo nel mezzo dell’Europa è una gemma spesso dimenticata, con un aspetto da Europa occidentale e un fascino molto germanico, che, ovviamente, sono dovuti al tempo in cui si chiamava ancora Königsberg ed era una città della Prussia orientale. Quando è avvolta dalla nebbia, Kaliningrad vanta un’atmosfera spettrale, come quelle che si vedono in certe passeggiate del New England. Questa città così poco russa deve essere vista per essere creduta.
Nell’ultima avventura della saga di “Alien”, del 2017, sulla strada verso la colonizzazione del pianeta Origae-6, il viaggio dei coloni viene interrotto da una trasmissione radio, e gli idioti decidono di atterrare su un pianeta sconosciuto con i 2.000 umani in stato di ipersonno. Fortunatamente, l’altopiano siberiano di Putorana è pieno di bellezze naturali e non contiene né neomorfi (antenati degli xenomorfi) né altre micidiali creature aliene, il che lo rende il luogo ideale per filmare potenzialmente molti altri film di fantascienza.
Un sacco di edifici spettrali e rustici sono sparsi in giro per la Russia. Da “Blair Witch” a “Non aprite quella porta” fino a “Haunting - Presenze” e alla sua rivisitazione del 2018 da parte di Netflix, “The Haunting”, abbiamo dimore abbandonate a bizzeffe per ogni tipo di horror. Il castello di Muromtsevo, risalente al XIX secolo, è situato vicino alla città di Vladimir ed è il risultato di una lite tra due nobili su quale Paese fosse migliore: se la Russia o la Francia. Il russo si stancò del francese che esaltava l’architettura ornata della sua terra e decise di costruire un castello altrettanto bello di quelli francesi, la Tenuta Khrapovitskij. I giorni di gloria sono lontani e tutto ciò che rimane è un pittoresco edificio in rovina dove non vorresti entrare da solo di notte neanche pagato!
Ok, se proprio volete fare i pignoli e il villaggio di minatori abbandonato di Pyramiden, sull’isola di Spitsbergen, non vi va bene perché non è più sul territorio russo (appartiene alla Norvegia, ma fino al 1991, in base al Trattato delle Svalbard, è stato di fatto un centro sovietico), prendete qualsiasi altro posto simile dell’Artico russo, come Kandalaksha, per esempio, nella Regione di Murmansk: ci sono un sacco di angoli appartati e ghiacciati, perfetti per avamposti di ricerca, ideali per riprodurre la base scientifica in Antartide del film del 1982, dove gli uomini si trovavano alle prese con una forma di vita extraterrestre parassita, capace di assumere le loro sembianze.
La maggior parte degli appassionati di cinema tra di voi avrà sicuramente visto l’ultima puntata del franchise “Mad Max”. Ma lo sapevate che anche la Russia ha un suo deserto? Sì, in Siberia, nel Territorio della Transbajkalia: Charskie Peskì, ovvero le Sabbie della Chara (un fiume locale). È un’area naturale protetta, situata vicino alle catene montuose Kodar e Udokan, e si estende per soli 54 chilometri quadrati, quindi gli inseguimenti in auto nel deserto dovrebbero essere filmati in modo molto efficiente. Qui non siamo nella sterminata Australia. Ma è pur sempre un vero deserto!
Ci sono sacco di cose da dire su questa piccola città termale del Territorio di Stavropol: c’è un parco, il giardino della Valle delle Rosee, una funivia che vanta alcune viste davvero panoramiche, una straordinaria formazione naturale ad arco e, naturalmente, la famosa Galleria delle acque minerali Narzan. Se siete nei paraggi di Kislovodsk, fate una sosta: questa piccola fetta di paradiso è la vera felicità!
Riuscite a sentire gli accordi della sigla de “Il Trono di Spade” mentre guardate questa maestosa formazione naturale? Qui non è necessaria nessuna computer-generated imagery. I pilastri (o “Stolbý” in russo) sono formazioni rocciose naturali sul fiume Lena, ancora una volta in Siberia. Con i suoi 150-300 metri di altezza, questi imponenti torrioni risalgono al periodo Cambriano: 500 milioni di anni fa! Per andare a vederle serve una barca d’estate. Ed è davvero un’esperienza che si ricorda tutta la vita.
Questo posto dà davvero i brividi, essendo una copia quasi perfetta del manicomio del film psicologico soprannaturale dell’orrore “Session 9”. Gli ospedali psichiatrici sono inquietanti già di per sé, e sono l’ambientazione perfetta per il peggior tipo di horror, di cui sia “Session 9” che “Shutter Island” sono ottimi esempi!
Situato nel centro di Mosca, vicino alla stazione della metropolitana Kurskaja, l’Istituto è off-limits per le telecamere ed è famoso per contenere il cervello di Lenin, quello di Stalin, quello del regista Sergej Eisenshtein e del poeta Vladimir Majakovskij.
Il luogo è notoriamente difficile da visitare per i giornalisti – sia stranieri che russi – per non parlare dei comuni turisti. Fondata nel 1928, con lo scopo di canonizzare Lenin (e come risposta al Pantheon di Parigi), la struttura in mattoni rossi appare stranamente gotica. Non perdete l’occasione di vederla quando passate nel centro di Mosca.
Chi non ama questo blockbuster della metà degli anni Novanta, “The Rock”, con Nicolas Cage e Sean Connery? Ah, quelli erano gli anni gloriosi di Cage, che ogni anno recitava in tre film d’azione! In questo, i due eroi protagonisti devono contrastare un attacco chimico a San Francisco e fuggire indenni. Dategli un’occhiata più tardi, se non l’avete già fatto!
Per quanto riguarda l’isola russa di Pjatak, amabilmente conosciuta anche come l’Isola di Fuoco (“Ognjonnij Ostrov”), è un luogo dove i sogni di libertà muoiono: rapinatori, stupratori e assassini lentamente marciscono tra le sue mura, separati dalle acque del Lago Novozero da Vologda, circa 650 km a nord di Mosca. L’isola era un monastero fino alla Rivoluzione d’Ottobre del 1917, quando fu trasformata dai bolscevichi per ospitare i “nemici della rivoluzione”.
Il personaggio di Javier Bardem si sentirebbe un po’ stretto qui, ma questo è un luogo appartato, perfetto per le riprese dell’incontro dello 007 Daniel Craig, nel ventitreesimo film della serie “James Bond”, con il cattivo di turno, Raoul Silva, interpretato da Bardem. L’originale location delle riprese è in realtà l’isola di Hashima, al largo delle coste del Giappone, mentre il Reparto №8 della fabbrica “Dagdizel” si trova a Kaspijsk, nella Repubblica russa del Daghestan, patria anche del campione di Ultimate Fighting Championship Khabib Nurmagomedov. Il Reparto №8 era un sito di test per le armi navali, ed era vietato non solo fotografarlo, ma anche parlarne! Il laboratorio fu costruito nel 1934-38 direttamente in mezzo al Mar Caspio, su una fondazione in pietra. È stato abbandonato nel 1966. Visitatelo se ne avete il coraggio!
Gli otto attori russi più celebri di Hollywood
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email