Chi sono stati i “Falsi Dmitrij” della Russia?

Dipinto di Carl Wenig, “Gli ultimi minuti del Falso Dmitrij I“ (particolare), 1879

Dipinto di Carl Wenig, “Gli ultimi minuti del Falso Dmitrij I“ (particolare), 1879

Museo di Nizhnij Novgorod
Questo nome ci riporta al periodo più difficile della storia russa, il “Periodo dei Torbidi”, quando l’unità del Paese e la sua stessa esistenza erano minacciate. Fu allora che alcuni usurpatori, spalleggiati da potenze straniere, finsero di essere l’erede di Ivan il Terribile per assumere il potere

Chi era il vero Dmitrij?

Tutto ebbe inizio nella piccola città di Uglich, che oggi viene spesso citata come il luogo in cui ebbe inizio il famigerato “Periodo dei Torbidi”.

Siamo alla fine del XVI secolo. Ivan il Terribile è già, morto e suo figlio Fjodor, che non ha figli, governa il Paese. Si dice che Fjodor non fosse in grado di governare da solo, per problemi fisici e psicologici, e quindi Boris Godunov, il suo consigliere, gestiva molte questioni politiche.

Dipinto di Mikhail Nesterov, “Il principe Dmitrij”, 1899

L’unico erede rimasto della dinastia Rjurikide era il giovane principe Dmitrij, esiliato a Uglich con la madre e la sua potente famiglia. Improvvisamente, nel 1591, all’età di otto anni, morì a causa di una coltellata al collo. Le circostanze della sua morte, tuttavia, non sono chiare. La versione ufficiale, suffragata da alcuni testimoni, afferma che ebbe un attacco epilettico mentre giocava alla “svaika”, un gioco popolare in cui bisognava lanciare a terra un coltello o una lancia.

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Tuttavia, un’altra versione si diffuse immediatamente tra la gente: che fosse stato Boris Godunov a organizzare l’omicidio del principe per consolidare l’intero potere nelle sue mani.

Al posto giusto nel momento giusto

Il “Falso Dmitrij” (in italiano, spesso riportato come “Falso Dimitri I di Russia”; in russo: Лжедмитрий I; Lzhedmitrij I) , probabilmente non avrebbe avuto successo se le circostanze politiche non fossero state così complicate nella Russia dell’epoca. Le élite (i boiardi delle famiglie nobili) si contendevano il potere fin da quando lo zar Fjodor era salito al trono. E i loro scontri divennero ancora più aspri dopo la morte di Fjodor, nel 1598. Nello stesso anno, Boris Godunov fu eletto nuovo zar dall’assemblea della nobiltà e dei feudatari (“Zemskij Sobor”), perché molti lo sostenevano.

Il governo di Godunov ottenne alcuni successi in politica estera, ma dovette affrontare una profonda crisi economica e sociale. Di conseguenza, la grande carestia del 1601-1603 fu percepita dal religioso popolo russo come una punizione di Dio per i peccati del nuovo (e illegittimo?) zar, che non era “unto del Signore”, a differenza degli altri zar precedenti, ma era stato scelto dai mortali.

Così, in questo periodo turbolento, l’apparizione del principe “miracolosamente sopravvissuto”; del “vero” erede al trono che avrebbe salvato il Paese… era esattamente ciò di cui tutti avevano bisogno. Le voci secondo cui il Principe Dmitrij era in realtà vivo, ma tenuto prigioniero dai suoi nemici, si erano diffuse ancor prima della comparsa del “Falso Dmitrij”.

Chi c’era dietro il “Falso Dmitrij”?

Nel corso dei secoli, gli storici hanno formulato diverse ipotesi su chi fosse il vero uomo che fingeva di essere il il Principe Dmitrij. Alcuni hanno ritenuto che fosse davvero Dmitrij, altri che fosse un figlio illegittimo del re di Polonia Stefano Báthory. 

L’attore Aleksandr Solovjov nel ruolo del Falso Dmitrij nel film del 1986 “Boris Godunov” del regista Sergej Bondarchuk

Tuttavia, una delle versioni più diffuse (presente anche nel dramma “Boris Godunov” di Aleksandr Pushkin) è che il “Falso Dmitrij” fosse un monaco di nome Grigorij Otrepiev, del Monastero Chudov di Mosca. Avrebbe avuto origini lituane e, prima di diventare monaco, sarebbe stato al servizio di un membro della famiglia Romanov (quegli stessi Romanov che in seguito sarebbero diventati la dinastia regnante). E poiché Boris Godunov stava perseguitando i Romanov per evitare che si intromettessero nella lotta dinastica e prendessero il suo potere, Otrepiev decise di nascondersi in un monastero. Il monastero di Chudov era in effetti considerato prestigioso, con persone prevalentemente aristocratiche che vi servivano Dio.

Non sentendosi veramente al sicuro a Mosca, vicino a Boris Godunov, Otrepiev fuggì però a Kiev e poi in Polonia (all’epoca parte della Confederazione polacco-lituana). 

Come apparve il “Falso Dmitrij”

Dipinto di Nikolaj Nevrev, “Il falso Dmitrij I a casa di Adam Wiśniowiecki”, 1876

Nel 1603, un nobile polacco di nome Adam Wiśniowiecki “scoprì” che il suo nuovo monaco era in realtà il principe Dmitrij ancora in vita. Non è chiaro se qualcuno glielo abbia detto o se sia stato lo stesso “Falso Dmitrij” a confidarglielo.

Wiśniowiecki presentò il giovane al re Sigismondo III di Polonia (Zygmunt III Waza). Questi riconobbe la pretesa del “Falso Dmitrij” al trono russo e gli propose di aiutarlo se, in caso di successo, avesse concesso alla Polonia le terre della Russia occidentale.

Dipinto di Nikolaj Nevrev, “Il Falso Dmitrij I giura a Sigismondo III di introdurre il cattolicesimo in Russia”, 1874

Il “Falso Dmitrij” promise anche di sposare la figlia del comandante militare, Marina Mnishek (anche il loro amore e il suo ruolo nel “Periodo dei torbidi” sono elementi di primo piano nella cultura russa). Sostenuto da un esercito di mercenari polacchi e cosacchi, il “Falso Dmitrij” entrò in Russia. Diverse città si arresero a lui senza combattere, ma egli vinse anche alcune battaglie.

Come il Falso Dmitrij salì al trono russo

Mentre l’esercito dello zar combatteva contro le truppe del Falso Dmitrij, lo zar Boris Godunov morì. A quanto pare, molte persone già sostenevano Dmitrij e i seguaci di Godunov passarono dalla parte di Dmitrij, uccidendo l’erede e la famiglia di Godunov.

Dipinto di Klavdij Lebedev, “Il falso Dmitrij entra a Mosca il 20 giugno 1605”, 1890

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Di conseguenza, nel 1605, il “Falso Dmitrij” entrò nel Cremlino di Mosca accolto dal suono festoso delle campane. Ben presto Dmitrij fu incoronato zar di Russia. Poi sposò Marina Mnishek, che fu incoronata zarina. 

Il “Falso Dmitrij” governò la Russia per meno di un anno. Mentre le voci e i dubbi sulle origini di quest’uomo si diffondevano a Mosca, la madre del vero Dmitrij, che lo aveva riconosciuto in precedenza come suo figlio, ammise infine che si trattava di un impostore. Il boiardo Vasilij Shujskij organizzò quindi una cospirazione e l’assassinio del “Falso Dmitrij”.

Dipinto di Konstantin Makovskij, “L’assassinio del Falso Dmitrij”, 1906

Il corpo dell’uomo assassinato fu portato in giro per tutta Mosca e dileggiato. Alcuni moscoviti rimasero scioccati e piansero, perché molti lo avevano considerato il vero zar e avevano creduto in lui.

Fu proprio Vasilij Shujskij a diventare il successivo zar russo.

Chi era il “Falso Dmitrij II”

Con l’assassinio del “Falso Dmitrij”, i guai non finirono. Nel 1607 apparve un nuovo impostore che si faceva chiamare zar russo, e sosteneva di essere miracolosamente sopravvissuto all’omicidio di Mosca. La sua vera personalità era ancora più avvolta nel mistero rispetto al primo “Falso Dmitrij”. Molto probabilmente dietro di lui c’erano gli oppositori di Shujskij.

Dipinto di Sergej Ivanov, “Nel Periodo dei Torbidi”, 1886

Era sostenuto anche dal re polacco, e Marina Mnishek lo riconobbe come suo marito. Il secondo “Falso Dmitrij” e il suo esercito conquistarono città dopo città e finirono per assumere il controllo di un’enorme parte dello Stato russo. Costruì anche un gigantesco accampamento e un terem di legno vicino a Mosca, nel villaggio di Tushino (per questo il Falso Dmitrij II è spesso chiamato “il ribelle di Tushino”).

Tuttavia, tutti i suoi tentativi di conquistare Mosca non ebbero successo. Nel 1610, il Falso Dmitrij II fu ucciso in un agguato. 

Ci furono altri “falsi Dmitrij”

Ci furono diversi altri impostori che si fecero chiamare "Dmitrij" e cercarono di accaparrarsi il potere e di sollevare rivolte. Il “Falso Dmitrij III” e il “Falso Dmitrij IV” entrarono nell’arena politica nel 1611-1612, ma nessuno di loro ottenne successi significativi. Inoltre, c’erano impostori che fingevano di essere altre persone, come il figlio dello zar Fjodor (che in realtà di figli non ne aveva).

Il “Periodo dei torbidi” non era ancora finito. Si prospettava una guerra russo-polacca e solo nel 1613 salì al trono il nuovo zar Mikhail Romanov, Michele I di Russia.


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