Sette figli illegittimi di imperatori russi storicamente accertati

A sinistra, Aleksej Bobrinskij, figlio di Caterina la Grande, a 7 anni (C. L. Christinec, 1770 circa) // A destra, in senso antiorario: Georgij, Ekaterina e Olga, figli di Alessandro II, nati dalla principessa Ekaterina Jurievskaja, all'anagrafe Dolgorukova (di Konstantin Makovskij, 1881)

A sinistra, Aleksej Bobrinskij, figlio di Caterina la Grande, a 7 anni (C. L. Christinec, 1770 circa) // A destra, in senso antiorario: Georgij, Ekaterina e Olga, figli di Alessandro II, nati dalla principessa Ekaterina Jurievskaja, all'anagrafe Dolgorukova (di Konstantin Makovskij, 1881)

Hermitage/Dominio pubblico; Konstantin Makovskij/Collezione privata/Dominio pubblico
Ci sono state decine di presunti eredi, impostori e truffatori che hanno rivendicato la parentela con gli imperatori della dinastia Romanov, ma solo questi sette sono al cento per cento sicuri

Pietro il Grande (1672 -1725) ebbe molteplici amanti e sicuramente ebbe figli nati fuori dal matrimonio. Si sa che la sua amante Maria Hamilton ebbe due aborti, ma il padre era sconosciuto. Un’altra amante, Maria Kantemir, avrebbe invece avuto un figlio nato morto da Pietro.

In ogni caso, quasi per miracolo, Pietro non ebbe figli illegittimi di cui vi è certezza storica. Tuttavia, la società dell’epoca riteneva che un eccezionale comandante militare, il conte Pjotr Rumjantsev (1725-1796), fosse figlio di Pietro, perché Maria Rumjantseva, la madre del conte, era nota come amante del primo imperatore di Russia.

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Il primo figlio illegittimo comprovato della storia imperiale russa lo ebbe Caterina la Grande (1729-1796), ma il parto avvenne prima che diventasse imperatrice, quando era ancora granduchessa.

1 / Anna Petrovna

Ritratto di Caterina II, 1782, Richard Brompton // Stanisław August Poniatowski, 1786, Marcello Bacciarelli

“Dio solo sa da dove mia moglie ha preso la sua gravidanza, non so davvero se questo bambino sia mio e se dovrei prendere la questione sul personale”, disse il granduca Pjotr Fjodorovich, il futuro imperatore Pietro III, quando seppe della gravidanza della moglie. E lo disse pubblicamente, almeno così scrisse Caterina nelle sue memorie.

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La piccola Anna nacque a San Pietroburgo il 9 dicembre del 1757. Non ci fu un ricevimento ufficiale per gli ambasciatori stranieri il 17 dicembre, quando la bambina fu battezzata nella chiesa del palazzo. L’imperatrice Elisabetta, tuttavia, si recò in chiesa in via non ufficiale per fare da madrina ad Anna.

La bambina fu riconosciuta come figlia legittima dal granduca Pjotr Fjodorovich. Tuttavia, i pettegolezzi sostenevano che fosse dell’amante di Caterina, Stanisław Poniatowski, il futuro re di Polonia Stanislao II Augusto. Anna Petrovna morì poi durante il suo secondo anno di vita, nel marzo 1759.

2 / Aleksej Bobrinskij

Ritratto di Caterina II, 1745, Antoine Pesne // Grigorij Orlov, 1762, Fjodor Rokotov

Aleksej Bobrinskij nacque in segreto l’11 aprile 1762. Era il figlio di Caterina la Grande e del suo amante Grigorij Orlov e, questa volta, Caterina riuscì a nascondere la gravidanza al marito, l’imperatore Pietro III. Dovette indossare un corsetto e fare l’inchino a corte, il tutto con un bambino in grembo.

Quando nacque, Aleksej era molto debole e fu subito affidato a Vasilij Shkurin, un domestico di Caterina. Nella famiglia di Shkurin, Aleksej fu allevato fino all’età di 12 anni, quando fu inviato al Primo Corpo dei Cadetti e, dopo aver completato la sua educazione militare con una certa distinzione, intraprese un vasto viaggio attraverso la Russia e l’Europa.

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3 / Semjon Velikij (il Grande)

Ritratto di Paolo I, 1796, Vladimir Borovikovskij; Sophia Stephanova Razumovskij, 1780, Franz Ludwig Close

Semjon era il figlio del granduca Pavel Petrovich, e nacque nel 1772 da una dama di compagnia vedova, Sofia Ushakova. La storica Isabel de Madariaga scrive che “per assicurarsi di poter generare un erede, Pavel fu incoraggiato a legarsi a una certa vedova compiacente”, cioè la Ushakova. Caterina, che era donna molto pratica, voleva assicurarsi che suo figlio fosse in grado di generare un erede.

Semjon fu allevato nelle stanze del palazzo di Caterina la Grande. Nel 1780, all’età di otto anni, fu mandato alle scuole militari e, alla fine, si diplomò nel Corpo dei Cadetti della Marina. La prima nave su cui Semjon fu imbarcato fu un veliero di linea da 66 cannoni chiamato “Noli me tangere”. Dopo una battaglia navale nella baia di Vyborg il 22 giugno 1790, Semjon fu inviato a Caterina con un rapporto. Arrivato a San Pietroburgo, Semjon vide la nonna per la prima volta dopo 10 anni.

Nel luglio 1790, Semjon fu promosso capitano luogotenente. Esistono due versioni di ciò che accadde in seguito. Secondo la prima, nel 1793 fu inviato a Londra per servire nella Marina britannica. L’altra versione dice che Semjon doveva prendere parte alla spedizione di Mulovskij di circumnavigazione del globo (che fu cancellata), ma morì improvvisamente a Kronshtadt

I registri del Ministero della Marina dicono che Semjon Velikij morì il 13 agosto 1794, durante il naufragio della nave inglese Vanguard durante una terribile tempesta nelle acque di Antilla, vicino alle isole di Sint Eustatius e St Thomas.

Semjon fu soprannominato “Velikij” (“il Grande”) già in vita, a quanto pare a causa delle voci sulla sua origine. Alla sua morte, Aleksandr Khrapovitskij, il segretario di Caterina, scrisse: “È giunta la notizia della morte di Senjushka il Grande”.

4 / Marta Musina-Jureva

Il secondo figlio illegittimo di Pavel Petrovich nacque dopo il suo assassinio da imperatore Paolo I di Russia. Una settimana prima della sua morte, Paolo convocò il suo più alto funzionario civile, il vicecancelliere Aleksandr Kurakin. Paolo gli disse di persona che due donne erano incinte dei suoi figli. Se fossero stati maschi, si sarebbero chiamati Nikita e Filaret, se femmine, Eudoksia e Marfa. Il figlio di Paolo, Aleksandr, sarebbe diventato il padrino dei bambini.

Dopo la morte di Paolo, nacque però un solo figlio, tra maggio e giugno 1801: una bambina che fu chiamata Marta. La madre, secondo le fonti, era Mavra Jureva, dama di compagnia dell’imperatrice Maria Fjodorovna, moglie di Paolo.

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Secondo il testamento del defunto imperatore, il 1° agosto 1801 la piccola Marfa fu ammessa alla nobiltà e le furono assegnati diversi villaggi con un totale di 1000 contadini. Fu allevata a Pavlovsk da Maria Fjodorovna. Purtroppo la piccola visse solo poco più di due anni e morì il 17 settembre 1803. I proventi dei suoi villaggi furono dati alla madre.

5 / Georgij Aleksandrovich Jurievskij

Georgij Aleksandrovich Jurievskij, 1894

Da Alessandro II e dalla sua favorita Ekaterina Dolgorukova nacquero Georgij e altre due figlie, Olga ed Ekaterina. Dal 1866 i due erano amanti, mentre l’imperatrice Maria Aleksandrovna era ormai fuori dai favori dell’imperatore. Dopo la morte per meningite di Nicola, il figlio maggiore avuto con Alessandro II, l’imperatrice aveva perso ogni interesse per la vita. La relazione extraconiugale di Alessandro era evidente a tutti a palazzo, ma l’imperatrice rimase sempre in silenzio.

“Destinata al perdono, giorno dopo giorno, per molti anni, non ha mai espresso una lamentela o un’accusa. Il segreto della sua sofferenza e della sua umiliazione lo portò con sé nella tomba”, scrisse di lei la dama di compagnia della corte imperiale Aleksandra Tolstaja.

Georgij nacque il 30 aprile 1872 nel Palazzo d’Inverno. Nel 1874 fu elevato a principe per ordine di Alessandro II. A lui e alle sue sorelle fu dato il cognome Jurievskij, creato da uno dei nomi ereditari dei boiardi Romanov, Jurij. Nel 1880 morì l’imperatrice Maria Fjodorovna e, due mesi dopo, Alessandro II sposò Ekaterina Dolgorukova, alla quale fu dato il titolo di principessa Jurievskaja e lo status di Altezza Serenissima, così come a tutti i loro tre figli. Da questa unione nacque un altro bambino, Boris (1876), che però visse solo un mese.

Ekaterina Mikhailovna Jurievskaja (Dolgorukova) con i figli Georgij e Olga. 1881-1883

Dopo l’assassinio di Alessandro II nel 1881, Ekaterina Jurievskaja e tutti i suoi figli lasciarono la Russia per la Francia. Lì, Georgij studiò alla Sorbona, ma in seguito tornò in Russia, dove fu allievo del Corpo dei Cadetti della Marina. Sebbene il fratellastro Alessandro III non gli permettesse di arruolarsi nell’esercito imperiale russo per puro dispetto, Georgij riuscì a ottenere l’approvazione dell’altro fratellastro, il granduca Aleksej Aleksandrovich, che gli permise di servire nella Marina russa, nonostante la sua mancanza di qualifiche.

Georgij si comportò molto male. “Sia in servizio che a bordo durante la navigazione non ha semplicemente voglia di fare nulla, e né i consigli, né l’esempio degli altri hanno alcun effetto su di lui. La pigrizia, il disordine e la totale mancanza di autostima lo rendono lo zimbello dei suoi compagni e gli attirano l’insoddisfazione dei superiori, che non sanno cosa fare con lui”, scrisse il granduca Aleksej alla madre nel 1893. “Mi sembra che farebbe meglio a trasferirsi al servizio di terra, perché non sarà mai un buon marinaio!”, aggiunse.

Nel 1897, Georgij fu congedato dalla Marina e inviato a prestare servizio nel Reggimento delle Guardie del corpo degli Ussari di Sua Maestà. Alessandro III era ormai morto e il figlio e successore Nicola II non si oppose al servizio dello zio nell’esercito.

Nel 1900 Georgij sposò la contessa Aleksandra Konstantinovna von Zarnekau ed ebbe un figlio di nome Aleksander Jurievskij (1900-1988). I due andarono a vivere all’estero, dove il loro matrimonio si sgretolò e Aleksandra divorziò da Georgij. Morì a Marburgo nel 1913.

6 / Olga Aleksandrovna Jurievskaja

Olga Aleksandrovna Jurievskaja

Olga Aleksandrovna nacque, sempre dall’unione tra Alessandro II e Ekaterina Dolgorukava, nel 1873.

Dal 1891 visse con la madre e la sorella a Nizza, in una casa chiamata Villa Georges in onore del fratello Georgij. In Francia, la famiglia poteva permettersi una ventina di domestici e una carrozza ferroviaria privata.

Nel 1895, Olga sposò il conte George-Nicholas von Merenberg (1871-1948), nipote di Aleksandr Pushkin, diventando contessa Merenberg. Nicola II, divenuto zar, si rifiutò di patrocinare il matrimonio della zia, perché sua madre Maria Fjodorovna glielo aveva proibito, e Olga ne fu molto offesa.

Trascorse la maggior parte della sua vita in Germania ed ebbe tre figli, uno dei quali morì in tenera età. Lei stessa morì nel 1925 a Wiesbaden.

7 / Ekaterina Aleksandrovna Jurievskaja

Ekaterina Aleksandrovna Jurievskaja (Bariatinskij)

La figlia minore di Alessandro II e della principessa Ekaterina Jurievskaja (nata Dolgorukova) nacque il 9 settembre 1878 a Jalta, in Crimea, in una delle proprietà che Alessandro II aveva donato alla madre.

Dopo il 1881, Ekaterina, con la madre, il fratello e la sorella andò a vivere a Nizza. Nel 1901 sposò Aleksandr Barjatinskij, che aveva una delle più grandi fortune della Russia, ma era anche un donnaiolo e un gran spendaccione. Ebbero due figli, Andrej (1902-1944) e Aleksandr (1905-1992), che ereditarono una vasta fortuna dopo la morte del padre, avvenuta nel 1910 per meningite.

Durante la Prima guerra mondiale, Ekaterina tornò in Russia. Conduceva uno stile di vita sfarzoso e, nel 1916, sposò il principe Sergej Obolenskij (1890-1978). Tuttavia, anche questo matrimonio fu infelice. Dopo la Rivoluzione, Ekaterina e Sergej dovettero fuggire in Europa, dove vivevano a stento: Ekaterina dovette persino cantare nei bar per guadagnare qualcosa. Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1922, la figlia non ricevette quasi nulla in eredità, perché la madre aveva perso tutta la sua fortuna a causa del suo stile di vita sfarzoso e delle varie opere di beneficenza.

Lo zar Alessandro II, la duchessa Caterina Dolgorukova e i loro figli Georgij e Olga

Nel 1923, Sergej Obolenskij divorziò da Ekaterina, che divenne una cantante professionista, con un repertorio di circa duecento canzoni in inglese, francese, russo e italiano. Comprò una casa a Hayling Island, nell’Hampshire, e visse lì, sostenuta da un assegno della Regina Maria, vedova di Re Giorgio V, ma, dopo la morte della Regina nel marzo 1953, rimase quasi senza un soldo e iniziò a vendere i suoi beni.

Ekaterina morì in una casa di cura a Hayling Island il 22 dicembre 1959. Era l’ultima figlia sopravvissuta di Alessandro II, nonché l’ultima nipote di Nicola I.


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