Cinque celebri teorie su Pietro il Grande: quali sono vere e quali sono solo leggende metropolitane?

Ann Ronan Pictures/Print Collector/Getty Images; Sergey Kirillov
Il primo imperatore della Russia ha una biografia straordinaria. Verifichiamo alcune delle voci che girano spesso

1 / Pietro andò in Europa e fu sostituito da una spia straniera (FALSO)

Il duro e brusco allontanamento dalle tradizioni secolari della Russia che Pietro impose al Paese ha fatto credere ai russi che lo zar “originale” fosse stato sostituito da qualcun altro nel corso del suo celebre viaggio in Europa, la cosiddetta “Grande Ambasciata” (Velíkoe posólstvo”) del 1697-1698. I documenti della Cancelleria Privata (la sicurezza dello Stato ai tempi di Pietro) provano che molte persone in Russia diffondevano questa diceria: al posto del “vero”, pio zar russo, sostenevano che fosse tornata in Russia una qualche spia tedesca. 

Per quanto avvincente, questa leggenda non ha alcun fondamento, poiché tutti gli spostamenti e i viaggi di Pietro sono stati registrati da più testimoni del suo entourage, oltre che da persone straniere in Europa. Pjotr Romanov viaggiò in Europa e tornò tutto intero, solo deciso a introdurre varie riforme in Russia.

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2 / Pietro fu il primo a far tagliare la barba ai russi (FALSO)

Dopo il ritorno dalla Grande Ambasciata, Pietro riunì i suoi boiardi nel palazzo Preobrazhenskoe a Mosca e tagliò loro la barba, cosa che avvenne in più occasioni. Questa è nota in Russia come la “riforma della barba” di Pietro.

Tuttavia, tagliare o spuntare la barba non era una novità per i russi: i giovani alla moda di Mosca avevano imparato il taglio della barba dagli stranieri che venivano a lavorare e a commerciare in Russia, soprattutto dagli inglesi. Quindi, i russi avevano cercato di tagliarsi la barba già nel XVII secolo, ma le leggi non glielo permettevano, perché il taglio della barba era considerato anticristiano dalla Chiesa ortodossa! 

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Così, quando Pietro il Grande tagliò la barba ai boiardi, cambiò l’aspetto delle persone più conservatrici e tradizionali del Paese, rendendole più europee. Ma non fu il primo a scoprire la rasatura in Russia, naturalmente.

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3 / Pietro morì di una malattia venerea (PROBABILE)

Pietro sul letto di morte

Pietro fu promiscuo per tutta la vita, cosa che non nascose alla sua seconda moglie, Caterina I. Si conoscono più di sei “fidanzate” e, a giudicare dai documenti dell’epoca, innumerevoli “piccole avventure” in cui Pietro fu coinvolto.

Nel 1717, ad esempio, scrive alla moglie Caterina dalla città di Spa, dove si stava curando: “Siccome durante le procedure termali, i medici mi hanno proibito i miei ‘divertimenti’ domestici, allora ti mando la mia amante, perché non sarei in grado di trattenermi se lei mi fosse vicina”. Vista la vivacissima attività sessuale, non si può escludere che Pietro abbia contratto qualche malattia venerea nel corso della sua vita.

Le cause della morte di Pietro sono legate a problemi dell’apparato urinario, che si manifestarono intorno al 1722-1723. Alla fine morì per complicazioni dovute a una grave infiammazione della vescica. Ma non venne eseguita alcuna autopsia dopo la sua morte. 

I medici contemporanei che hanno studiato le conclusioni dei medici di Pietro sono unanimi: non si trattava di sifilide, ma poteva essere epatite cronica o uretrite gonococcica, un’infezione causata dalla gonorrea. Tuttavia, non è stato possibile trovare una risposta precisa.

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4 / Pietro soffriva di un disturbo mentale (FALSO)

Una scena tratta dal film

Qualcosa di sbagliato in Pietro dal punto di vista mentale era evidente ai suoi contemporanei. In Russia, così come durante i suoi viaggi in Europa, molte persone furono testimoni delle sue crisi. Juel Just, l’ambasciatore danese in Russia, le descrisse così: “Il suo volto era decisamente pallido, distorto e brutto. Faceva smorfie e movimenti… girava la testa, roteava gli occhi, contraeva le braccia e le spalle... Questo gli succede spesso, quando si arrabbia, riceve cattive notizie, è sconvolto o è immerso nei suoi pensieri”.

A parte queste crisi (o era solo un tic nervoso?), Pietro era famoso per il suo temperamento feroce, gli scoppi d’ira e la spietatezza verso chi disobbediva ai suoi ordini.

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Le convulsioni potrebbero anche essere un segno di epilessia. Tuttavia, l’epilessia progredisce con il tempo, causando disabilità intellettuali, cosa che sicuramente non accadde a Pietro, che governò quasi da solo un vasto Paese fino agli ultimi giorni della sua vita. Tuttavia, il suo tic nervoso e il suo temperamento violento furono molto probabilmente causati da un grave trauma subito all’età di dieci anni, quando assistette all’uccisione da parte degli streltsy, le guardie reali degli zar di Mosca, dei suoi zii e dei suoi parenti durante una rivolta.

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5 / Pietro era un alcolizzato (VERO)

“Aggravava la sua naturale irruenza bevendo brandy in grandi dosi”, scrisse di Pietro il Grande Gilbert Burnet, vescovo di Salisbury. Le abbondanti bevute di Pietro erano celebri in Russia e all’estero. Gli ambasciarori e i diplomatici stranieri sapevano che, se venivano inviati in Russia, dovevano sicuramente bere con lo zar Pietro, e questo era un compito difficile.

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“Sua Maestà si arrabbiò molto e ordinò a tutti i presenti di bere un’enorme coppa di vino ungherese in sua presenza come punizione”, scrisse Friedrich Wilhelm von Bergholz, un cortigiano tedesco che conosceva molto bene Pietro. Lo zar non si vergognava di bere e confessò personalmente che a volte beveva fino a perdere la ragione e la memoria: “Non ricordo come e quando me ne sono andato, perché ero molto rallegrato dal dono di Bacco. Detto questo, prego tutti coloro a cui ho causato fastidio di perdonarmi”, scrisse Pietro in una lettera a un suo parente, il conte Fjodor Apraksin.

Nell’estate del 1717, Pietro trascorse un mese nella città di Spa (oggi in Belgio), dove lo zar si curò bevendo acqua minerale dopo il lungo soggiorno in Francia (e molte cene luculliane). La particolarità è il modo in cui Pietro beveva l’acqua minerale. “A volte beveva una quantità eccessiva di acqua minerale, mescolandola sempre al vino”, scrive un testimone.   

A giudicare da questi numerosi resoconti, possiamo quasi certamente affermare che Pietro il Grande era ubriaco quasi tutti i giorni: da leggermente brillo a completamente ebbro. Il che, tuttavia, non gli impedì di essere un grande leader e di governare un grande Paese.

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