Re Carlo III del Regno Unito (nato il 14 novembre 1948), figlio maggiore della regina Elisabetta II e di Filippo di Edimburgo, è salito al trono l’8 settembre 2022
Ashley Crowden/AFPTutte le famiglie reali europee sono imparentate e hanno una lunga e intricata rete di legami, ma questo vale in special modo per gli Windsor e i Romanov. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la Regina Vittoria, conosciuta come la “Nonna d’Europa”.
Il bisnonno materno del nuovo re Carlo III, il re britannico Giorgio V, era nipote della regina Vittoria. E Nicola II, l’ultimo zar della Russia, era sposato con l’altra nipote di Vittoria, Alice Vittoria Elena Luisa Beatrice d’Assia e di Renania, più nota con il nome assunto dopo la conversione all’Ortodossia: Aleksandra Fjodorovna.
La regina Elisabetta II del Regno Unito (1926-2022) e il principe Filippo, duca di Edimburgo (1921-2021)
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Il re Giorgio V era poi anche cugino di Nicola II. Le loro madri, Alessandra di Danimarca e Dagmar di Danimarca (dopo la conversione: Marija Fjodorovna) erano infatti sorelle. E in effetti questi due sovrani si somigliavano incredibilmente. Erano molto legati e dopo che i bolscevichi uccisero Nicola II e tutta la sua famiglia, Giorgio V scrisse nel suo diario: “È stato un omicidio turpe. Ero affezionatissimo a Nicky, che era il più gentile degli uomini e un gentiluomo assoluto: amava il suo Paese e il suo popolo”.
Nicola II di Russia (1868-1918), l’ultimo zar, e re Giorgio V del Regno Unito (1865-1936). Erano figli di due sorelle e si assomigliavano molto
Getty ImagesE che dire della linea paterna di re Carlo III? Ha fortissime radici russe. La nonna paterna (la madre del principe Filippo) era la Principessa Alice di Battenberg, nipote dell’Imperatrice russa Aleksandra Fjodorovna. Allo stesso tempo Alice era cugina di secondo grado di Nicola II.
A sinistra: Olga Konstantinovna Romanova (1851-1926), cugina dello zar, regina consorte degli Elleni fino al 1913 (era la moglie di re Giorgio I di Grecia). A destra: il principe Andrea di Grecia (1882-1944), padre del principe Filippo di Edimburgo
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D’altra parte, anche il nonno paterno di Carlo, il principe Andrea di Grecia e Danimarca, era un discendente dei Romanov (e aveva persino prestato servizio nell’esercito russo!). Lo zar Nicola I di Russia era il nonno della madre di Andrea, Olga Konstantinovna, regina consorte di Grecia. Sì, è piuttosto intricato…
Molti rappresentanti della linea paterna di Carlo erano greco-ortodossi. Il principe Filippo, suo padre, era cristiano ortodosso fino al matrimonio con la regina Elisabetta. Carlo ha quindi una profonda simpatia per la Chiesa ortodossa ed è noto che si sia recato in pellegrinaggio sul Monte Athos, famoso per i monasteri, i santi e i miracoli.
Si diceva che Carlo fosse stato addirittura battezzato nell’Ortodossia, ma il suo status non gli permette di convertirsi dalla Chiesa anglicana ad altre religioni. Secondo alcuni media britannici, alle pareti della residenza di Carlo, Highgrove House, nel Gloucestershire, sono però appese varie icone ortodosse.
Nel 1994 Carlo si recò a San Pietroburgo su invito del sindaco della città, Anatolij Sobchak. Il principe visitò la fortezza di San Pietro e Paolo (dove sono sepolti molti Romanov) e passeggiò per la città.
Il principe Carlo (al centro) in visita alla Cattedrale di San Pietro e Paolo a San Pietroburgo, 1994
Sergej Kompaniychenko/SputnikIl principe Carlo (quarto da sinistra) accanto alla tomba della dinastia Romanov nella Cattedrale di San Pietro e Paolo, 1994
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Nel 2003 Carlo ha visitato la Russia. Si recò a San Pietroburgo e a Peterhof, l’antica dimora degli zar russi. Dopo un tour del Gran Palazzo di Peterhof, il Principe Carlo passeggiò per i viali alberati e si lasciò incantare dalle famose fontane.
Il principe Carlo (a destra) in visita al Museo dell’Acqua di San Pietroburgo, 2003
INTERPRESS/AFPIl principe Carlo in visita alla residenza degli zar di Peterhof, 2003
Sergei Smolskij/TASSSuccessivamente, Carlo si è recato alle isole russe Solovki nel Mar Bianco, dove si trova il famoso e antico monastero Solovetskij. Carlo confessò di aver sognato a lungo di visitare questo santuario ortodosso. Sul posto commemorò anche le vittime del Gulag delle Solovetskij, lo Slon, attivo in epoca sovietica tra le mura del monastero, piantando alberelli di pino siberiano nel Viale della Memoria.
Il principe Carlo all’ingresso del Monastero Solovetskij, 1994
John Stillwell/PA Images/Getty ImagesInfine, al matrimonio del principe William, i giornalisti hanno notato che alla cerimonia erano presenti diverse icone ortodosse. Un omaggio a tutti i parenti ortodossi del principe Filippo e, naturalmente, di Carlo.
Vista dell’interno dell’Abbazia di Westminster (a Londra) dal portale occidentale. A sinistra e a destra si notano delle icone ortodosse
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