Come nacquero i rapporti diplomatici e commerciali tra la Russia e l’Inghilterra?

Ivan il Terribile mostra i suoi tesori all'ambasciatore inglese Horsey

Ivan il Terribile mostra i suoi tesori all'ambasciatore inglese Horsey

Aleksandr Litovchenko
Londra e Mosca non sono sempre state rivali inconciliabili sulla scena mondiale. Quando entrarono in contatto per la prima volta, ai tempi di Ivan il Terribile, restarono a lungo buoni partner

I contatti tra la Russia e l’Albione sono stati sporadici e di breve durata fino ai tempi moderni. Attorno al 1074, Vladimir II, detto Monomaco, sposò Gytha del Wessex, la figlia dell’ultimo re anglosassone, Aroldo II d’Inghilterra, ma poi nei secoli successivi non si verificarono più eventi così eclatanti.

Solo nel XVI secolo le potenze si conobbero finalmente da vicino. Nel 1525, l’ambasceria russa a Madrid, guidata dal principe Ivan Zasekin, fece tappa a Londra durante il viaggio verso la Spagna, e trent’anni dopo i marinai inglesi sbarcarono sul suolo russo. 

Ospiti inattesi

Tuttavia, la meta della flottiglia inviata da re Edoardo VI nel Mar Glaciale Artico nel 1553 non era affatto l’enigmatica Moscovia. Gli inglesi cercavano qui una via alternativa per l’India e la Cina.

La nave di Richard Chancellor vicino alla costa russa

La spedizione, tuttavia, fallì. Una tempesta lasciò le due navi bloccate sulla costa deserta della penisola di Kola, dove i loro equipaggi presero la fatale decisione di aspettare l’inverno, e presto morirono.

La nave Edward Bonaventure del comandante Richard Chancellor fu molto più fortunata. Il 24 agosto 1553 gettò l’ancora sulla foce della Dvina settentrionale, vicino al villaggio russo di Nenoks. I locali conoscevano bene i marinai scandinavi, ma era la prima volta che ne vedevano uno inglese.

Gli stranieri furono comunque accolti calorosamente e inviati dal voivoda Teofan Morozov nel villaggio di Kholmogory, che all’epoca era il principale avamposto russo nel Nord. Fu lui a organizzare il viaggio verso la capitale dello Stato.

“Mosca è molto grande”, scrisse in seguito Chancellor nelle sue memorie, “credo che la città nel suo complesso sia più grande di Londra e dei suoi sobborghi. Ma è costruita in modo molto rozzo e senza alcun ordine. Le case sono tutte in legno, il che è molto pericolosoper quanto riguarda gli incendi. A Mosca c’è un bel castello le cui alte mura sono costruite in mattoni. Si dice che siano spesse diciotto piedi, ma io non ci credo: non sembrano esserlo. Tuttavia, non lo so con certezza, perché a nessuno straniero è permesso di vederle da vicino…”.

Richard Chancellor e Ivan il Terribile

Lo zar Ivan IV (Ivan il Terribile) dette il benvenuto ai visitatori stranieri. La lontana Inghilterra suscitava il suo grande interesse, sia come partner commerciale che come possibile alleato politico. Alla fine, proprio l’Inghilterra divenne la prima potenza dell’Europa occidentale con cui la Russia ebbe la possibilità di avviare una forte cooperazione economica.

La Compagnia di Mosca

Anche Londra, dove Chancellor tornò l’anno successivo, era desiderosa di stabilire relazioni diplomatiche ed economiche con la Russia. A tale scopo, nel 1555 fu istituita la “Compagnia di Mosca” (nota anche come “Compagnia della Moscova” o “Muscovy Trading Company” in inglese) e lo stesso Richard Chancellor, che aveva scritto un libro intitolato “Sul grande e potente zar di Russia e il granduca di Mosca”, fu nominato ambasciatore del re e inviato nuovamente alla corte del sovrano moscovita.

Richard Chancellor arrivò nel Nord russo, accompagnato dagli agenti della Compagnia di Mosca George Killingworth e Richard Grey. Le stive delle navi erano piene di merci che andavano dai tessuti alla polvere da sparo, alle armi. La Russia poteva offrire loro legno, canapa, cuoio e pellicce.

Casa mercantile inglese a Mosca

Come nell’ultima occasione, l’incontro con Ivan il Terribile fu un successo. Agli inglesi fu concesso il diritto di commerciare in franchigia in alcuni porti della Russia settentrionale (all’epoca la Russia non aveva altre “finestre sull’Europa”). Per volere dello zar, la Compagnia di Mosca aprì presto un ufficio di rappresentanza nella capitale, la Corte inglese (l’edificio sopravvive tuttora).      

Gli stessi privilegi furono concessi dagli inglesi ai commercianti russi. Ma non potevano approfittarne: all’epoca la Russia non aveva una flotta mercantile.

Purtroppo, l’uomo che tanto aveva fatto per lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra le due potenze non vide i risultati del suo lavoro. Al ritorno in Russia, nel 1556, la sua nave si imbatté in una tempesta al largo della Scozia e affondò con il suo comandante. È interessante notare che l’inviato dello zar alla corte di Maria Tudor, Osip Nepeja, sopravvisse miracolosamente al naufragio e fu portato con successo a Londra, dove venne ricevuto con tutti gli onori dalla regina. 

Ivan IV invia Osip Nepeja in Inghilterra

Essendo riusciti a essere la prima nazione dell’Europa occidentale a penetrare sul mercato russo, gli inglesi godettero per decenni del diritto esclusivo di commerciare con questa potenza ricca di risorse, espandendo la loro rete di uffici nelle sue città e stabilendo persino delle vie di transito per le loro merci attraverso le terre russe fino all’Asia occidentale.

L’Inghilterra cercò il più a lungo possibile di mantenere questo stato delle cose. Solo all’inizio degli anni Ottanta del Cinquecento dovette ridimensionarsi un po’, con suo grande dispiacere, perché i mercanti olandesi e francesi riuscirono a penetrare con forza sul mercato russo.


LEGGI ANCHE: Come nacquero i rapporti diplomatici e commerciali tra la Russia e la Francia 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie