I prototipi delle auto sovietiche che, se realizzati, avrebbero potuto cambiare il mondo dei motori

Un veicolo elettrico degli anni Settanta, il taxi perfetto, un autobus comodissimo, la speciale Lada Niva dei militari che poteva anche navigare ed essere paracadutata dal cielo…

1 / “Pony”

Il VAZ-2702 “Pony” fu il tentativo sovietico di creare un’auto elettrica. Purtroppo, però, si concluse con un completo fallimento. I primi esemplari di questa vettura, in miniatura ma molto pesante, apparvero nel 1979 e furono perfezionati fino al 1986.

Sfortunatamente, non ne venne fuori nulla di buono. Il “Pony” si rivelò troppo pesante a causa delle batterie, e persino i tentativi di aumentare la capacità di carico passando dall’acciaio all’alluminio o sviluppando batterie a sgancio rapido non ebbero successo. Il massimo di cui era capace era 400 kg di carico a bordo e 70 km di autonomia.

2 / “Ukraina-1”

Questo autobus sperimentale nacque nell’anno in cui Jurij Gagarin volò nello Spazio; il 1961. Futuristico, elegante, confortevole, lo si vede anche in un celebre film sovietico: “Koroleva benzokolonki” (ossia “La regina della pompa di benzina”). E, oltre al suo design straordinario, era ricco di soluzioni ingegneristiche innovative per l’epoca, come il servosterzo o le sospensioni pneumatiche. All’interno aveva sedili tipo aeroplano per 36 persone.

Le versioni successive dell’“Ukraina” non sembravano più così spaziali, ma erano ancora più comode: con una macchina per il caffè, un frigorifero, un fornello a gas, una toilette, una tv, un armadio e molto altro ancora all’interno. In effetti, “l’Ukraina” era una sorta di grande camper super confortevole, ma l’industria automobilistica sovietica non aveva bisogno di un simile lusso. Il progetto non arrivò alla produzione in serie.

3 / “Zarjà”

“La Zarjà” (ossia “Aurora”) era in fibra di vetro e fu questo a decretarne il destino. Il telaio in fibra di vetro si rivelò sia grezzo che complesso da produrre, e non adatto alla produzione di massa. La prima “Zarjà” apparve nel 1966 e, secondo varie fonti, furono prodotti solo da un a quattro esemplari, per i saloni dell’automobile. Non entrò in produzione di serie, perché si decise che i miglioramenti complessi che richiedeva non valevano la pena di essere affrontati.

4 / “Rekà”

La VAZ-2122 “Rekà” (ossia: “Fiume”) è un veicolo fuoristrada anfibio sviluppato su iniziativa dei militari sovietici. In base alla progettazione, era una copia esatta della celebre Lada “Niva”, ma trasformata in un veicolo militare multifunzionale. La Niva e la Rekà vennero progettate in parallelo, ma la versione militare rimase in fase di sviluppo per ulteriori 10 anni.

La “Rekà” poteva navigare, essere paracadutata, aveva una boa galleggiante in caso di allagamento, dispositivi per la visione notturna, poteva trasportare armi e feriti. Tuttavia, nel momento in cui il prototipo aveva superato tutti i test ed era stato approvato, venne abbandonato. Era iniziata la Perestrojka e il “net” fu giustificato con un cambiamento nelle dottrine militari degli Stati Uniti e dell’Urss. Inoltre, allora erano già in corso trattative con aziende straniere, la cui industria automobilistica era più avanzato. In poche parole, il ministero della Difesa dell’Urss chiuse i cordoni della borsa e la Rekà non nacque mai.

5 / VNIITE-PT

Questa concept-car di taxi con un nome impronunciabile apparve nel 1964, e sì, l’auto fu progettata sin dall’inizio esclusivamente come “taxi perfetto”. Il suo aspetto era futuristico, ma soprattutto, colpiva per la sua spaziosità.

Con una lunghezza di soli 4,2 m (poco più di una moderna auto di segmento B), si rivelava eccezionalmente spaziosa all’interno: sul sedile posteriore (dove si entrava attraverso una porta scorrevole automatica), potevano accomodarsi quattro persone, con bagagli ingombranti o un passeggino non pieghevole!

Il progetto non ebbe un futuro, perché il Ministero dell’Industria automobilistica decise di modernizzare lo stabilimento dove doveva essere costruito e con le nuove linee di produzione divenne impossibile mantenere le stesse dimensioni e il peso. Il taxi del futuro venne abbandonato.

6 / VAZ-X

Questo minivan a sette posti è un progetto poco conosciuto che nasce nel 1986 come “auto del Duemila” per tutta la famiglia. Si parlava di un’auto transformer all’interno (me non è chiaro come l’assetto dell’abitacolo si trasformasse). Aveva una carrozzeria aerodinamica e fari a scomparsa sotto il parabrezza. Secondo alcune indiscrezioni, la moglie di Mikhail Gorbachev si interessò in prima persona a quest’auto, ma con il crollo dell’Urss e l’inizio dei travagliatissimi anni Novanta nessun impianto produttivo fu più in grado di realizzare simili macchine innovative.


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